Accordo di libero scambio tra l’Unione europea e Singapore

PUNTI CHIAVE

L’accordo di libero scambio Unione-Singapore stabilisce le condizioni affinché gli operatori economici dell’Unione traggano pieno vantaggio dalle opportunità create a Singapore garantendo:

• la completa liberalizzazione dei servizi e dei mercati di investimento, tra cui:
  • norme trasversali in materia di licenze e riconoscimento reciproco dei diplomi; e
  • norme settoriali destinate a garantire parità di condizioni per le imprese dell’Unione;
• nuove opportunità di appalto per gli offerenti dell’Unione, in particolare nel mercato dei servizi pubblici in cui vi sono molti fornitori leader dell’Unione;
• l’eliminazione degli ostacoli tecnici e normativi agli scambi commerciali di merci, come la duplicazione dei test, in particolare promuovendo l’uso di norme tecniche e regolamentari familiari nell’Unione nei seguenti settori:
  • autoveicoli;
  • prodotti elettronici;
  • prodotti farmaceutici e dispositivi medici;
  • tecnologie verdi;
• un regime più favorevole al commercio, basato su standard internazionali, per l’approvazione delle esportazioni di carne dell’Unione a Singapore;
• l’impegno di Singapore di non aumentare le sue tariffe (che sono attualmente, su base volontaria, di solito non applicate) sulle importazioni dall’Unione, oltre a un accesso più economico per le imprese e i consumatori europei ai prodotti fabbricati a Singapore;
• un elevato livello di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, compresa l’applicazione di tali diritti e dei controlli alle frontiere;
• un livello di protezione più elevato rispetto all’accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio per le indicazioni geografiche (IG) dell’Unione a seguito della loro registrazione a Singapore, attraverso il registro nazionale delle IG istituito il 1^o aprile 2019, a seguito dell’approvazione del Parlamento europeo all’accordo di libero scambio. Dall’entrata in vigore dell’accordo, il comitato commerciale Unione-Singapore ha adottato tre decisioni sulle IG (decisioni n. 1/2020 del 17 aprile 2020, 2/2020 del 27 aprile 2020 e 3/2022 del 19 aprile 2022);
• un capitolo completo sul commercio e lo sviluppo sostenibile, che mira a garantire che il commercio sostenga la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sociale e promuova la gestione sostenibile delle foreste e della pesca. Inoltre, illustra come le parti sociali e la società civile saranno coinvolte nella sua attuazione e nel suo monitoraggio;
• meccanismi rapidi per la risoluzione delle controversie tramite un collegio arbitrale o con l’aiuto di un mediatore; e
• un nuovo capitolo completo per promuovere nuove opportunità nel «settore della crescita verde», che soddisfi gli obiettivi stabiliti nel piano d’azione Green Deal europeo.

L’accordo prevede un protocollo relativo alla definizione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa. È stato modificato alla fine del 2022 per riflettere:

• le modifiche apportate alla convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e di codificazione delle merci dell’Organizzazione mondiale delle dogane (si veda la sintesi);
• la sostituzione del sistema di auto-certificazione dell’origine delle merci da parte di esportatori autorizzati dell’Unione con un sistema di auto-certificazione dell’origine delle merci da parte di esportatori registrati (noto come il sistema REX); e
• l’ampliamento dell’ambito di applicazione di tre contingenti di origine applicabili ai prodotti originari di Singapore e importati nell’Unione: carne in scatola, palline di pesce al curry e palline di seppia.