Nel centenario dalla nascita di
Antonio Pettinicchi, Palazzo Iacovone a Poggio Sannita (Isernia)
si prepara ad accogliere una mostra del celebre pittore, curata
dal giornalista Italo Marinelli, che segna un momento inedito
per l'arte italiana. Da sabato prossimo, 25 ottobre, al 9
novembre, l'avvocato Domenico Iacovone esporrà 22 opere inedite
degli anni '50, salvate dal macero a Napoli e custodite per
decenni in un cassetto dal padre Giovanni.
Pettinicchi si formò all'Accademia di Belle Arti di Napoli
negli anni Cinquanta, dove stabilì rapporti profondi con maestri
come Emilio Notte e Lino Bianchi Barriviera. La sua arte,
influenzata dall'espressionismo tedesco e da giganti come Renato
Guttuso, Paul Cézanne e Francis Bacon, raggiunse presto una
dimensione personale inconfondibile. Il legame con Guttuso
rappresentò per Pettinicchi una fonte di ispirazione
fondamentale nel suo percorso artistico, condividendo la stessa
passione per la rappresentazione della condizione umana
attraverso un linguaggio pittorico potente ed emotivo.
Le opere saranno esposte nel frantoio ipogeo di Palazzo
Iacovone, uno dei pochi rimasti integri nel centro-sud Italia e
risalente al 13/o secolo. "Quando ho scoperto queste opere nel
cassetto di mio padre, ho sentito l'emozione di chi si trova di
fronte a un tesoro perduto", ha spiegato Iacovone. "Mio padre -
ha aggiunto - le aveva salvate dal macero a Napoli, intuendo il
loro valore. Oggi, nel centenario di Pettinicchi, restituirle
alla comunità e agli appassionati d'arte rappresenta non solo un
dovere culturale, ma un atto d'amore verso il nostro territorio
e verso un maestro che ha saputo trasformare il Molise in arte
universale".
La conferenza di chiusura del 9 novembre sarà arricchita
dalla partecipazione del figlio dell'artista, che interverrà per
condividere ricordi e testimonianze sul padre e sulla sua opera.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni (ingresso 10 euro).
Proprio in questi giorni sono diverse le iniziative in Molise
per celebrare il centenario della nascita dell'artista che era
nato a Lucito (Campobasso) il 25 ottobre del 1925 ed è scomparso
nel 2014.
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