Durante la giornata inaugurale di ECOMONDO - ITALIAN EXHIBITION GROUP, il principale appuntamento europeo dedicato alla transizione ecologica e all’economia circolare, si è svolto l’incontro promosso dal CIB - Consorzio Italiano Biogas Italiano Biogas, realtà di riferimento nel panorama agroenergetico nazionale.
Un momento di confronto e approfondimento sul contributo del biogas e del biometano alla decarbonizzazione dell’economia e alla valorizzazione dei modelli agricoli sostenibili.
Al dibattito ha partecipato anche il vicepresidente di Confagricoltura Nicola Gherardi Ravalli Modoni, che nel suo intervento ha messo in evidenza due aspetti centrali legati alla prossima legge di bilancio, attualmente all’esame del governo e del Parlamento.
Il primo riguarda la necessità di rifinanziare in modo adeguato la misura “Transizione 4.0”, oggi dotata di risorse fortemente limitate (circa due milioni di euro, dato in corso di verifica).
Negli anni scorsi questo strumento ha consentito alle imprese agricole di realizzare investimenti per miliardi di euro in tecnologie avanzate, contribuendo alla digitalizzazione, all’efficienza e alla sostenibilità del sistema produttivo agricolo.
Ridurre ora la portata della misura significherebbe indebolire un percorso virtuoso di innovazione che ha già dato risultati concreti e che rappresenta una leva strategica per la competitività del settore primario.
Il secondo aspetto evidenziato da Gherardi riguarda la necessità di mantenere invariata la struttura del provvedimento, senza introdurre modifiche che ne compromettano l’efficacia o la certezza giuridica.
Nel disegno di legge di bilancio, infatti, è presente un’ipotesi di modifica normativa che vieterebbe – a partire dal 1° luglio 2026 – la compensazione dei crediti d’imposta con i contributi previdenziali, anche per i crediti già maturati in passato.
Una misura di questo tipo, oltre a incidere retroattivamente su diritti già acquisiti, metterebbe in discussione il principio del legittimo affidamento e creerebbe gravi difficoltà operative e finanziarie per le imprese che hanno pianificato gli investimenti in base alle regole vigenti.
Per Confagricoltura è fondamentale che la Transizione 4.0 resti coerente con il suo impianto originario, garantendo stabilità normativa e continuità agli strumenti che hanno sostenuto l’innovazione nelle aziende agricole.