🌐 “Tra luci e ombre. Il percorso dell’Italia e dell’UE nello sviluppo delle infrastrutture digitali” 📡 Dalla relazione UE sul decennio digitale emerge come solo il 64% delle famiglie europee ha accesso alla fibra e la crescita è troppo lenta per raggiungere gli obiettivi 2030. Sul fronte del mobile la copertura 5G di alta qualità si estende solo al 50% del territorio UE ed è costituita perlopiù da 5G non standalone. 📈 Un’analisi di I-Com rileva come al ritmo attuale la copertura FTTP in Europa raggiungerà l’89,9% del target entro il 2030 e il 100% non prima del 2051. La copertura VHCN completerà l’obiettivo nel 2047. Per le reti mobili, invece, il La copertura totale 5G è stimata entro il 2027. 📶 L’Italia è in ritardo sulla copertura FTTP e VHCN fermandosi al 59%. Nel mobile, invece, i dati sono molto positivi grazie all’ampia copertura 5G posizionandosi tra i best performer europei. La diffusione della fibra resta invece limitata: solo il 42% degli abbonamenti nell’area OCSE è in fibra pura e in Italia la quota scende al 24%. ⚙ Completare la copertura in fibra e garantire una copertura 5G standalone sono obiettivi irrinunciabili. Per farlo servono manodopera specializzata, semplificazione delle procedure autorizzative e maggiore consapevolezza dei benefici del digitale. Le nuove tecnologie possono supportare questa transizione, ma solo un quadro regolatorio stabile garantirà agli operatori certezza e fiducia negli investimenti. Per saperne di più leggi l'approfondimento della vicepresidente I-Com Silvia Compagnucci 👉 https://lnkd.in/d8ygyQnZ
I-Com, Istituto per la Competitività
Servizi di ricerca
L'Istituto per la Competitività (I-Com) è un think tank che promuove temi e analisi sulla competitività.
Chi siamo
I-Com, Istituto per la Competitività, è un think tank fondato nel 2005 da un gruppo di studiosi, professionisti e manager. La missione di I-Com è di influenzare il dibattito pubblico sul futuro del sistema Italia e del mercato europeo, concentrandosi su alcuni temi chiave per la crescita delle imprese, in particolare energia, comunicazioni, innovazione, health care e farmaceutica e istituzioni. Per raggiungere i suoi obiettivi I-Com promuove ricerche, convegni, seminari a porte chiuse e altre forme di dibattito e di studi, con il contributo di un vasto e qualificato network di collaboratori. La metodologia di ricerca si basa su analisi di benchmarking internazionale che consentano di individuare le criticità del sistema produttivo italiano nei settori di interesse e di proporre possibili soluzioni. I-Com ha sedi a Roma e Bruxelles. Il Presidente dell'Istituto per la Competitività è Stefano da Empoli.
- Sito Web
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https://www.i-com.it/
Link esterno per I-Com, Istituto per la Competitività
- Settore
- Servizi di ricerca
- Dimensioni dell’azienda
- 11-50 dipendenti
- Sede principale
- Roma
- Tipo
- Non profit
- Data di fondazione
- 2005
- Settori di competenza
- Comunicazioni, Energia, Finanza, Innovazione, Istituzioni e salute
Località
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Principale
Ottieni indicazioni
Piazza dei Santi Apostoli, 66
Roma, 00187, IT
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Ottieni indicazioni
Square de Meeûs 37
Brussels, Brussels Region 1000, BE
Dipendenti presso I-Com, Istituto per la Competitività
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Davide Mare
Economist at the World Bank and Honorary Fellow at the University of Edinburgh Business School
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Gianluca Sgueo
Digital Transformation, Democracy, Global Affairs
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Mario D'Angelo
Photographer, Founder / Chairman / Project Coordinator at Fotosintesi - APS; Film Producer / Director Of Photography / Film Editor at FADA
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Roberto Gagliardini
Segretario Generale e Direttore Comunicazione presso I-Com, Istituto per la Competitività
Aggiornamenti
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We are excited to host the event “#AI4Growth – How to Boost Sectoral #Competitiveness Across Europe” on November 12 in Brussels! 📍 I-Com, Avenue des Arts 50, Brussels 🕔 5:15–7:00 PM Join I-Com and Techno Polis, together with representatives from the European Commission, Parliament, industry leaders like Google, Meta, Microsoft and SAP, and representatives of industry associations as we discuss how #AIstrategies can drive #innovation and #productivity across Europe. Let’s shape the next chapter of Europe’s AI-powered growth together. 👉 RSVP at https://lnkd.in/dVBXKDWe
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🔊 Manca poco al convegno pubblico “𝑫𝒂𝒓𝒆 𝒆𝒏𝒆𝒓𝒈-𝑰𝑨 𝒂𝒍𝒍’𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂: 𝑫𝒂𝒕𝒂 𝑪𝒆𝒏𝒕𝒆𝒓 𝒆 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝑨𝒓𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀” organizzato da I-Com, Istituto per la Competitività. 🗓 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟑 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 🕙 Dalle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟎:𝟎𝟎 alle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟑:𝟎𝟎 📍𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐜𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 – 𝐒𝐚𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐝𝐨𝐫𝐢 in Via degli Uffici del Vicario, 21 a Roma. 🔎 Verranno presentati e discussi i risultati del progetto “𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠-𝐈𝐀 – 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐜𝐲 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨: 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐃𝐚𝐭𝐚 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫” realizzato nel 2025 con focus sul ruolo dei data center nel sistema elettrico nazionale e su transizione ecologica e digitalizzazione energetica ad alta intensità. Si discuterà anche dell'applicazione dell’intelligenza artificiale nel settore dell'energia e dell'ambiente e dei relativi benefici per la competitività e la sostenibilità del sistema economico italiano. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Amazon Web Services (AWS), Edison, GSE (Gestore dei Servizi Energetici), ING Nederland e Terna SpA. Non mancare registrati 👉🏻 https://lnkd.in/dxsnF9ha Visita la pagina dell'evento 👉🏻 https://lnkd.in/d-__sa6T
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🚗 “Auto elettrica, mercato sotto pressione. Il vantaggio competitivo della Cina e la corsa in salita di Europa e Stati Uniti”. 🌍 Europa e Stati Uniti rallentano nel mercato dell’auto elettrica, mentre la Cina avanza a ritmo serrato. La poca competitività dei produttori occidentali e il monopolio asiatico nella fornitura di componenti chiave frenano la decarbonizzazione del settore. 🇨🇳 Nel 2024 il 65% delle nuove immatricolazioni globali è avvenuta in Cina grazie ad un vantaggio competitivo costruito su ricerca e controllo della catena di approvvigionamento. Con oltre il 70% della produzione mondiale di veicoli elettrici e il 40% delle esportazioni globali il Paese asiatico domina il settore, sostenuto da innovazione, prezzi più bassi e ampia offerta di modelli. 📉 Nonostante il target del 2035 per l’immatricolazione di sole auto a zero emissioni, l’UE deve fare i conti con una domanda più bassa delle stime. Molte case automobilistiche hanno ridimensionato gli obiettivi per l’elettrico, mentre l’Europa valuta un allentamento degli standard di emissioni, scelta che potrebbe ritardare lo sviluppo in queste tecnologie. ➡ La capacità di UE e Stati Uniti di recuperare terreno dipenderà dalla capacità di rafforzare ricerca, filiere produttive e politiche industriali, evitando che l’attuale svantaggio si trasformi in una dipendenza strutturale dalla Cina. Per saperne di più leggi l'approfondimento della ricercatrice I-Com Giulia Rovai 👉 https://lnkd.in/d2s4eeC9
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📅 Mark your calendars! 📌 This Thursday, 6 November (17:00–18:15 CET, Brussels), our President, Stefano da Empoli, will join the Public Affairs Summit | Brussels 2025 for the session “EU Budget 2028–2034: Is Europe Ready to Thrive?” 🗣 The debate will focus on how the next EU budget can drive Europe’s competitiveness and resilience in a rapidly changing global landscape. 👉 Register here: https://lnkd.in/ebYDMpTn #EUBudget #MFF #EUCompetitiveness #PublicAffairs #Brussels #Policy #I-Com
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I-Com, Istituto per la Competitività ha diffuso questo post
Non si può certo dire che l’Italia sia rimasta ferma sull’impervia strada della digitalizzazione e anzi sembra aver accelerato negli ultimi anni la propria marcia ma il crescente utilizzo degli strumenti digitali non pare accompagnarsi a una conoscenza proporzionata. Ce lo dicono innanzitutto le statistiche ufficiali, anche se spesso le ignoriamo. Se l’88,1% dei cittadini italiani utilizza Internet tutti i giorni poco più della metà di questi, per l’esattezza il 45,8%, e’ in possesso di competenze digitali di base. Dall’ultimo rapporto I-Com, Istituto per la Competitività, che abbiamo presentato nei giorni scorsi (nel primo commento il link al quale poterlo scaricare), emerge un’altra evidente aporia che mi ha fatto riflettere. Nel capitolo dedicato all’intelligenza artificiale, abbiamo come di consueto analizzato insieme a Bytek | The martech of Datrix group i trend online, mettendo a confronto l’Italia con Francia, Germania, Spagna e USA. Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci in particolare su #utilizzo delle #tecnologie #IA e relativa #formazione. Ebbene, se prendiamo i valori pro capite, per sterilizzare le differenze in termini di popolazione, l’Italia si colloca a metà classifica nelle ricerche inerenti l’utilizzo dell’IA (nel 2024, 313,2 ogni cento mila abitanti contro 786,2 degli Stati Uniti, primi, e 12,5 della Spagna, fanalino di coda). Tuttavia, il nostro Paese diventa addirittura primo nelle ricerche sugli applicativi gratuiti dell’IA, superando di molto la Germania e surclassando nettamente gli altri paesi. Legittimo naturalmente che gli italiani si sforzino di risparmiare, almeno quando questo avviene nella legalità. Preoccupa però il dato su educazione e formazione a questo punto: l’Italia si piazza nettamente ultima laddove a primeggiare sono Stati Uniti e Spagna. Questo risultato appare peraltro coerente con quello che abbiamo trovato in un altro studio di qualche mese fa. Se l’87% delle aziende del campione di piccole imprese analizzato sull’adozione dell’IA affermava di valutarne molto positivamente o quantomeno positivamente gli impatti, dall’altro solo il 12% riportava di avere attivato corsi di formazione (anche se il 62% dichiarava di avere intenzione di farlo e un’ampia maggioranza ammetteva competenze inadeguate al proprio interno). La sensazione è che un’ampia fascia di italiani ancora oggi non ritenga utile investire nel digitale, a partire dalle competenze (ma anche dall’acquisto di servizi tecnologici qualificati ai quali non si attribuisce un valore premium). Nessuno contesta, sia chiaro, la volontà degli italiani di risparmiare a fronte di salari stagnanti o addirittura in diminuzione in termini di potere d’acquisto. Ma se guardiamo al futuro dell’Italia non può che preoccupare il circolo vizioso nel quale ci troviamo. Di fatto è come se rinunciassimo a investire in un avvenire migliore. Credendo erroneamente che la rivoluzione digitale sia un pasto gratis. Ne ho scritto per L'HuffPost 👇
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I-Com, Istituto per la Competitività ha diffuso questo post
Non si può certo dire che l’Italia sia rimasta ferma sull’impervia strada della digitalizzazione e anzi sembra aver accelerato negli ultimi anni la propria marcia ma il crescente utilizzo degli strumenti digitali non pare accompagnarsi a una conoscenza proporzionata. Ce lo dicono innanzitutto le statistiche ufficiali, anche se spesso le ignoriamo. Se l’88,1% dei cittadini italiani utilizza Internet tutti i giorni poco più della metà di questi, per l’esattezza il 45,8%, e’ in possesso di competenze digitali di base. Dall’ultimo rapporto I-Com, Istituto per la Competitività, che abbiamo presentato nei giorni scorsi (nel primo commento il link al quale poterlo scaricare), emerge un’altra evidente aporia che mi ha fatto riflettere. Nel capitolo dedicato all’intelligenza artificiale, abbiamo come di consueto analizzato insieme a Bytek | The martech of Datrix group i trend online, mettendo a confronto l’Italia con Francia, Germania, Spagna e USA. Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci in particolare su #utilizzo delle #tecnologie #IA e relativa #formazione. Ebbene, se prendiamo i valori pro capite, per sterilizzare le differenze in termini di popolazione, l’Italia si colloca a metà classifica nelle ricerche inerenti l’utilizzo dell’IA (nel 2024, 313,2 ogni cento mila abitanti contro 786,2 degli Stati Uniti, primi, e 12,5 della Spagna, fanalino di coda). Tuttavia, il nostro Paese diventa addirittura primo nelle ricerche sugli applicativi gratuiti dell’IA, superando di molto la Germania e surclassando nettamente gli altri paesi. Legittimo naturalmente che gli italiani si sforzino di risparmiare, almeno quando questo avviene nella legalità. Preoccupa però il dato su educazione e formazione a questo punto: l’Italia si piazza nettamente ultima laddove a primeggiare sono Stati Uniti e Spagna. Questo risultato appare peraltro coerente con quello che abbiamo trovato in un altro studio di qualche mese fa. Se l’87% delle aziende del campione di piccole imprese analizzato sull’adozione dell’IA affermava di valutarne molto positivamente o quantomeno positivamente gli impatti, dall’altro solo il 12% riportava di avere attivato corsi di formazione (anche se il 62% dichiarava di avere intenzione di farlo e un’ampia maggioranza ammetteva competenze inadeguate al proprio interno). La sensazione è che un’ampia fascia di italiani ancora oggi non ritenga utile investire nel digitale, a partire dalle competenze (ma anche dall’acquisto di servizi tecnologici qualificati ai quali non si attribuisce un valore premium). Nessuno contesta, sia chiaro, la volontà degli italiani di risparmiare a fronte di salari stagnanti o addirittura in diminuzione in termini di potere d’acquisto. Ma se guardiamo al futuro dell’Italia non può che preoccupare il circolo vizioso nel quale ci troviamo. Di fatto è come se rinunciassimo a investire in un avvenire migliore. Credendo erroneamente che la rivoluzione digitale sia un pasto gratis. Ne ho scritto per L'HuffPost 👇
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🔊 “𝑫𝒂𝒓𝒆 𝒆𝒏𝒆𝒓𝒈-𝑰𝑨 𝒂𝒍𝒍’𝑰𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂: 𝑫𝒂𝒕𝒂 𝑪𝒆𝒏𝒕𝒆𝒓 𝒆 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊𝒈𝒆𝒏𝒛𝒂 𝑨𝒓𝒕𝒊𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒔𝒐𝒔𝒕𝒆𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂̀” è il titolo del convegno pubblico organizzato da I-Com, Istituto per la Competitività che si terrà 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟑 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 dalle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟎:𝟎𝟎 alle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟑:𝟎𝟎 presso 𝐏𝐚𝐥𝐚𝐳𝐳𝐨 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐞𝐜𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 – 𝐒𝐚𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐝𝐨𝐫𝐢 in Via degli Uffici del Vicario, 21 a Roma. Durante l’incontro verranno presentati e discussi i risultati del progetto “𝐄𝐧𝐞𝐫𝐠-𝐈𝐀 – 𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐜𝐲 𝐬𝐮𝐥𝐥’𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨: 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐃𝐚𝐭𝐚 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫” realizzato nel corso del 2025. 🔎 Si approfondirà il ruolo dei data center nel sistema elettrico nazionale insieme alle sfide e le opportunità legate alla transizione ecologica e alla digitalizzazione energetica ad alta intensità. L'iniziativa è realizzata con la partnership di Amazon Web Services (AWS), Edison, GSE (Gestore dei Servizi Energetici), ING e Terna SpA. Per partecipare è necessario registrarsi 👉🏻 https://lnkd.in/dxsnF9ha Visita la pagina 👉🏻 https://lnkd.in/d-__sa6T
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📌Happening this week at the European institutions: 💊 04.11 ENVI Committee will vote on the Critical Medicine Act (#CMR) draft opinion 🩺 05.11 SANT Committee will discuss the EU #Cardiovascular Diseases Strategy in view of the forthcoming own-initiative report 🌱 06-07.11 The Council will participate in the #Climate Summit in Belém, Brasil, held in preparation for #COP30 this November Read more at 👉 https://lnkd.in/dkwVakQK
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I-Com, Istituto per la Competitività ha diffuso questo post
Velocità, scala e intensità sono tre elementi chiave che, secondo Draghi, l’Europa dovrebbe possedere per emergere nella sfida competitiva con USA e Cina ma che sono al momento tutti e tre assenti o quantomeno carenti sul fronte dell’intelligenza artificiale (#IA). Con queste parole da convinto fautore di quel federalismo pragmatico 🇪🇺 di cui l’ex premier ha parlato di recente inizia il mio commento apparso sull’ultimo numero di nuova energia, il periodico dello sviluppo sostenibile, che ha deciso di fare un punto a un anno di distanza sul #Rapporto #Draghi sulla #competitività per verificarne lo stato di attuazione. Ringrazio la direttrice Paola Chiara Sesti per avermi coinvolto su un tema sempre più centrale per il settore accanto ad autorevolissimi esperti di #energia come GUIDO BORTONI Giuseppe Gatti Lorenzo Parola Antonio Sileo. Qui per leggere il mio commento e per chi fosse interessato accedere agli altri contenuti dietro abbonamento 👉 https://lnkd.in/dQ67cYuf #intelligenzaartificiale #ai #europa #aicontinent #applyai #aiinscience
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