Post di Emanuele Venturoli

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Communication Manager, Marketing Consultant, Sponsorship Specialist

Sovente dimentichiamo che una delle più pericolose trappole della modernità -e del nostro mestiere- è il #bias di proiezione, ovvero la presunzione che gli altri condividano le nostre opinioni e comportamenti. Dall’interno delle nostre bolle, sempre più credibili ma anche sempre più sigillate, fatichiamo a vedere oltre alla nostra cultura e alla nostra abitudine. Nello #sport, che è linguaggio universale per eccellenza in continuo mutamento, questo è evidentissimo. Ne parlava Roberto Lamborghini, qualche giorno fa in un interessante spunto qui su Linkedin. E ce lo dicono i dati, che non mentono mai. La gara di Drag Racing della #NHRA andata in scena al Texas Motorplex ha fatto registrare 1,8 Milioni di spettatori americani su FOX. Più della CUP Series NASCAR dello stesso weekend (1,7Mln), e ben più del Gran Premio di Las Vegas di #F1 degli scorsi anni. Il drag racing per noi europei non esiste, ma per gli americani il quarto di miglio è ancora una religione. Come il rodeo e il baseball, che in qualche modo rimangono per noi due grandi misteri. Significa che la Formula 1 in America in realtà non funziona? Tutt’altro: il circus è lo sport che sta crescendo più velocemente dall’altra parte dell’oceano. Ma al contempo non bisogna cadere nella trappola della generalizzazione e degli assoluti. Solo così saremo, credo, professionisti migliori e consulenti più efficaci.

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Roberto Lamborghini

Presidente SG Plus

2 settimane

Ottima riflessione Emanuele, credo davvero che lo studio dei trend in atto e di quello che succede fuori dalla nostra bolla sia fondamentale sia per anticipare dei bisogni che emergeranno sia - da professionisti - per offrire prodotti sempre nuovi e in grado di generare un valore aggiunto

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