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Nella partita di ieri sera, Roberto De Zerbi è partito con un modulo che non aveva mai utilizzato contro l’Atalanta e che solo in questa stagione stiamo vedendo riproposto con maggiore frequenza rispetto al suo classico 4-2-3-1. Questo 3-4-2-1 (o 3-4-3, a seconda delle interpretazioni) proposto da De Zerbi ha finito per facilitare l’Atalanta, che non ha dovuto compiere scalate particolari in fase di non possesso, riuscendo così a recuperare molti palloni in zone pericolose del campo. L’OM ha infatti commesso diversi errori in fase di costruzione (rientrando nella top 3 delle peggiori percentuali di passaggi della propria stagione) e si è reso pericoloso pochissime volte nel primo tempo. L’unica vera occasione è arrivata dai piedi del suo uomo più rappresentativo, Mason Greenwood, che al 30’ ha rubato palla ad Ademola Lookman e ha attirato su di sé diversi giocatori della squadra orobica, creando la principale opportunità della prima frazione. Nel secondo tempo, l’OM è ripartito con un atteggiamento leggermente migliore rispetto al primo, costruendo un’azione praticamente perfetta — come mostrato nelle immagini — da utilizzare contro il pressing uomo-a-uomo di Ivan Juric, che si è poi conclusa con una grande copertura di Bellanova, ancora una volta su Greenwood. L’Atalanta vince e convince, offrendo una prestazione di alto livello. Da sottolineare la prova del giovane Ahanor, che a soli 17 anni si conferma tra i prospetti più interessanti del panorama calcistico europeo. Merito anche di Juric, che non teme di affidarsi ai giovani neanche nelle partite più importanti, schierandolo dal primo minuto per marcare Greenwood e riuscendo a limitarne in modo efficace molte azioni. Cosa ne pensate? 👇 #matchanalysis #OM #atalanta #championsleague #Juric #DeZerbi #Ahanor