Papers by Luciano Beolchi
Critica Marxista N° 3 Maggio-Giugno 2025, 2025
Le posizioni nel gruppo dirigente bolscevico
dopo la Rivoluzione del 1917 e di fronte alla Nep.... more Le posizioni nel gruppo dirigente bolscevico
dopo la Rivoluzione del 1917 e di fronte alla Nep.
L’evoluzione dei rapporti tra i capi del partito comunista russo
nel corso degli anni Venti e la progressiva perdita di potere di Bucharin. L’amicizia con Stalin, le divergenze politiche.

Nel 1917 l'esercito delle trincee era talmente disperato e malmesso che per operazioni che usciss... more Nel 1917 l'esercito delle trincee era talmente disperato e malmesso che per operazioni che uscissero anche di poco dalla routine lo Stato maggiore italiano dovette inventarsi un corpo speciale, quello degli Arditi. In tutto gli Arditi furono circa quarantamila. Erano meglio nutriti, meglio vestiti e calzati. Avevano armi migliori, potevano lavarsi e soprattutto erano esentati dai micidiali turni di trincea. Per questi e per altri privilegi quelli delle trincee li invidiavano, ma anche li odiavano. I reciproci rapporti non migliorarono neanche dopo la guerra tra l'Associazione Nazionale Combattenti (ANC) e l'Associazione nazionale Arditi d'Italia (ANAI) che era nata a Milano nel gennaio 1919. Anche all'interno della loro associazione le relazioni tra gli Arditi furono tumultuose, come lo erano spesso le loro vite personali; e tuttavia sarebbe un errore annetterli in massa all'ex combattentismo di stampo fascista 1 . Piuttosto, con il disordine ideologico che li caratterizzava, gli ex Arditi si spostavano facilmente tra futurismo, nazionalismo, dannunzianesimo, fascismo, socialismo, comunismo e anarchismo con furibonde liti intestine, duelli e resipiscenze. Con quegli Arditi, intesi come associazione di reduci, gli Arditi del popolo ebbero poco a che vedere, se non per il 1 Su questo punto concordano storici particolarmente rigorosi come Giorgio Rochat, Gianni Isola e Giovanni Sabatucci (Vedi Nota bibliografica) 1 uomini di tutte le età, vi sono giovani imberbi e vecchi coi capelli bianchi: tutti visi risoluti. I comizianti assistono alla sfilata e alla manovra dei plotoni, plaudendo e acclamando "Viva gli arditi del popolo!". Gramsci non era a Roma, ma la corrispondenza dalla capitale fu sicuramente approvata da lui come direttore del giornale 2 . La notizia si sparse per tutta Italia come per magia, anche se non fu proprio magia perché i ferrovieri diedero una gran mano a diffonderla, probabilmente più dell'Ordine Nuovo che stampava solo diecimila copie, per la maggior parte distribuite in Piemonte. Le adesioni fioccarono fulmineamente ancor prima della fondazione ufficiale dell'organizzazione che avvenne a Roma il 24 luglio. Da Roma e dal Lazio venne l'adesione più ampia, quasi 4.000 iscritti, cui sono da aggiungere i 3.000 della Toscana e gli altrettanti di Umbria -Marche. In totale tra luglio e agosto s'iscrissero nelle quasi 150 sezioni (ogni sezione corrispondeva grosso modo a un battaglione) tra venti e trentamila uomini, senza contare le migliaia di simpatizzanti e aderenti che si univano ai reparti in occasione di manifestazioni e combattimenti e che avevano negli Arditi del popolo il punto di riferimento. Per dare un'idea più precisa, nel solo Lazio, tra luglio e agosto i 5 battaglioni Romani contavano 1220 uomini, Genzano 500, Civitavecchia 600, Tarquinia 500, Orte 400. Appena fuori regione c'erano i 500 di Terni e poi c'erano gli Arditi del popolo di Viterbo, dell'alto Lazio e della bassa Toscana. Gli Arditi del popolo portarono nel movimento operaio tecniche nuove di organizzazione e di combattimento basate sulla disciplina, l'addestramento, la mobilità e il concentramento. Adottavano la tattica della ritorsione, ma anche quella dell'attacco preventivo. Furono strutturati fin dal loro nascere in battaglioni suddivisi in centurie o compagnie e in squadre di dieci uomini più il caposquadra. La centuria era formata da quattro squadre. Tre centurie formavano un battaglione, che dunque, con il comandante, contava 136 uomini, oltre a un reparto di sicurezza di dieci uomini. I collegamenti erano garantiti da unità di ciclisti. La struttura non era accentrata in modo eccessivo. Di fatto i vari Direttorii dei comandi regionali, nati con il primo congresso, agivano autonomamente, secondo criteri che dipendevano dalla realtà in cui si trovavano ad agire e anche dalla corrente politica dominante nella 2

Alternative per il socialismo. N° 47-48 Gennaio-febbraio, 2018
La Germania del primo dopoguerra fu il teatro di uno dei più formidabili scontri di classe in Eur... more La Germania del primo dopoguerra fu il teatro di uno dei più formidabili scontri di classe in Europa dopo la rivoluzione francese e a ridosso della rivoluzione russa . Avrebbe potuto essere il chiavistello che apriva la porta della rivoluzione socialista in Europa. Il presente saggio per le sue stesse dimensioni non può presumere di fornire una narrazione esaustiva e dettagliata di una vicenda estremamente complessa. Si propone però di dare risposta alle domande che ancora oggi si pongono sullo sviluppo di quelle vicende Ci fu davvero in Germania una situazione rivoluzionaria? Ci furono forze in grado di trasformare quella o quelle situazioni in un rovesciamento del sistema capitalistico? Quale fu, nella vicenda, il ruolo dei comunisti? E quello dei socialdemocratici, dei capitalisti, del proletariato e delle classi medie, dei partiti e del militarismo prussiano? La Repubblica di Weimar fu davvero un esempio di democrazia mite, idealista e debole? Fu davvero stretta nella morsa di opposti estremismi che la indebolirono a tal punto da consentire poi la vittoria di uno di essi? La socialdemocrazia, contraria all’abbattimento dello stato borghese, con-trappose a quel tentativo una politica democratica? Realizzò i suoi obiettivi di cambiamento di quello stesso stato? Fu spettatrice inerte delle violazioni di legalità o mandante di una repressione sanguinosa? Che rapporti ebbe con i pilastri dell’imperialismo tedesco e con le bande terroristiche di estrema destra e con i loro delitti, in primo luogo l’omicidio di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg? E chi furono alla fine gli sconfitti e i vincitori?
Arsenale- Officina di contributi marxisti N° 1 15.6.25, 2025
Il saggio segue il percorso della formazione intellettuale di Stalin dalla scuola parrocchiale al... more Il saggio segue il percorso della formazione intellettuale di Stalin dalla scuola parrocchiale al seminario alla scelta di diventare un rivoluzionario professionale. i suoi critici hanno descritto per oltre un secolo Stalin come un rozzo contadino analfabeta, C'è qualcosa di vero in questa descrizione? E nella migliore delle ipotesi Stalin fu solo un autodidatta di buona volontà o ci sono prove che fosse un intellettuale pienamente formato, a partire dall'eccellente padronanza della lingua russa?
Transform Italia 24 Maggio 2025, 2025
Dopo mesi di tragico stallo in cui le uniche voci erano quella delle armi e il lugubre silenzio d... more Dopo mesi di tragico stallo in cui le uniche voci erano quella delle armi e il lugubre silenzio dei morti, sembra che qualcosa stia cambiando in Palestina e tenue-poco più di un sussurro - ricomincia a sentirsi la voce politica del popolo palestinese e della sua Resistenza. Quella che per oltre 500 giorni pochi hanno voluto ascoltare, quasi che solo parlandone si giustificasse un aumento di ferocia del nemico. Evitare un boomerang! Era quanto suggerivano i più distaccati e prudenti sostenitori della causa palestinese. Non fate arrabbiare gli ebrei!
Transform.Italia 30 Aprile 2025, 2025
C'è chi fa apologia di fascismo raccontando frottole che giustificano criminali di guerra condann... more C'è chi fa apologia di fascismo raccontando frottole che giustificano criminali di guerra condannati da tribunali della repubblica italiana e chi fa apologia di guerra assorbendo e pubblicando la propaganda di una parte sola che è un invito a continuare indefinitamente una guerra guerra
Transform Italia, 23 Aprile 2025, 2025
Un governo fascista è sinonimo di dittatura più specificamente di dittatura terroristica aperta d... more Un governo fascista è sinonimo di dittatura più specificamente di dittatura terroristica aperta degli strati più reazionari, sciovinisti e imperialisti dei settori più aggressivi del capitale finanziario. Si tratta di una definizione persino antica e purtroppo attuale in cui Trump e i suoi emuli si reggono sulla versione aggiornata di vecchi metodi: il partito unico e il principio del capo. Un governo fascista trova naturale imporsi attraverso uno stato di polizia ed è quanto si afferma oggi negli Stati Uniti sull'onda di un'antica poco onorevole tradizione.
Transform.Italia 16 aprile 2025, 2025
In merito all'articolo Il buttafuori, recentemente pubblicato su questa stessa rivista , abbiamo ... more In merito all'articolo Il buttafuori, recentemente pubblicato su questa stessa rivista , abbiamo ricevuto qualche commento di lettori che chiedevano di chiarire il rapporto tra la politica del buttafuori e la definizione storica di fascismo cui abbiamo fatto riferimento: "il fascismo è la dittatura terroristica aperta dei settori più reazionari sciovinisti e imperialisti del capitale finanziario".

Transform Italia 2 aprile 2025, 2025
Una delle narrazioni correnti circa l'inizio della colonizzazione europea dell'Africa è che alle ... more Una delle narrazioni correnti circa l'inizio della colonizzazione europea dell'Africa è che alle esplorazioni ardite di avventurieri e missionari nelle regioni interne del continente-seconda metà del XIX secolo-seguì la penetrazione commerciale e religiosa, tutelata in una fase successiva dalla presenza istituzionale, militare e amministrativa, ma relativamente pacifica dello stato occupante. Salvo poi scoprire che le cose non andarono così lisce; che l'occupazione coloniale fu feroce e sanguinosa. Basti pensare alla perdurante e brutale azione militare francese in Algeria, iniziata nel 1830 e che finì per innestarsi un secolo dopo nella guerra di liberazione che portò all'indipendenza; alle stragi fatte in Libia dal generale Graziani nel primo dopoguerra che perdurarono fin quasi allo scoppio della Seconda guerra mondiale; alle quattro guerre inglesi contro l'Impero Ashanti, tutte nell'Ottocento; alle due guerre del Dahomey (francesi, 1890-1892); alla guerra dei sudafricani bianchi contro gli zulù; e alle guerre dei tedeschi contro i nomadi della Namibia, i contadini del Kenya e dell'Uganda; alle guerre nel Camerun e in Zimbabwe.
Alternative per il socialismo N° 75., 2025
La carta Manden o di Kurukan Fuga è, nella storia universale della civiltà, la prima dichiarazion... more La carta Manden o di Kurukan Fuga è, nella storia universale della civiltà, la prima dichiarazione storica dei diritti dell’uomo. Fu promulgata in Africa nel 1235 nel corso di una solenne assemblea di re e capi tenuta sull’altipiano di Kurukan Fuga - attuale Repubblica del Mali - sotto la presidenza del re imperatore Sundiata Keita. È stata tramandata invariata durante otto secoli. Solo recentemente è stata riaffermata la sua importanza che è stata ratificata dall’Unesco che la riconosce come parte del patrimonio immateriale dell’umanità.
Transform.Italia 26 Marzo 2025, 2025
La follia più grande in questa repentina follia collettiva provocata dall’irruzione del president... more La follia più grande in questa repentina follia collettiva provocata dall’irruzione del presidente Trump sulla scena politica mondiale, è che in Europa la posizione che viene fatta passare come di sinistra è quella della Linke ma anche del Partito Democratico Italiano la cui segretaria respinge con indignato furore l’idea di un riarmo à la carte, ogni stato per sé, e contrappone come alternativa democratica e di sinistra, un riarmo collettivo e coordinato sotto l’unica bandiera europea.
Transform.Italia 19 marzo 2025, 2025
L'irruzione di Trump sulla scena mondiale accelera il processo di fascistizzazione delle potenze ... more L'irruzione di Trump sulla scena mondiale accelera il processo di fascistizzazione delle potenze occidentali. Cosa sia il fascismo di Trump Vance e Musk e del loro scodinzolante seguito. Come evolvono all'epoca dell'Artificial Intelligence e il concetto del partito unico e il Fuehrerprinzip che hanno segnato i fascismi europei del secolo scorso
Transform.Italia 25 febbraio 2025, 2025
Fine dei giochi per l'Ucraina. Trump ha dichiarato finita la guerra. Le guerre della Nato cominci... more Fine dei giochi per l'Ucraina. Trump ha dichiarato finita la guerra. Le guerre della Nato cominciano e finiscono quando decide l'America. Tutti presentano i conti da pagare, l'unica cui si vieta di farlo è l'Ucraina medesima
Tramsform.Italia 19 Febbraio2025, 2025
Una breve sintesi della partecipazione dell'URSS, alla seconda guerra mondiale. Perché i russi la... more Una breve sintesi della partecipazione dell'URSS, alla seconda guerra mondiale. Perché i russi la chiamano grande guerra patriottica. Perché fu fu determinante per l'Europa. Quali furono le perdite russe tedesche, quante le vittime tra la popolazione civile.

transform-italia-12 Febbraio 2025, 2025
La Risoluzione approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo il 23 gennaio 2025 merita di ... more La Risoluzione approvata a larga maggioranza dal Parlamento Europeo il 23 gennaio 2025 merita di essere studiata e discussa dalla prima all’ultima riga. A differenza del documento licenziato dal precedente Parlamento quattro anni fa questa Risoluzione non è la riesumazione dei temi e degli argomenti della Guerra fredda. La Risoluzione del 23 gennaio 2025 è un documento fascista che segna il passaggio dell’Unione
Europea, rappresentata dal suo parlamento, nel novero dei moderni paesi fascisti. Non solo il tono intollerabile, ma il contenuto articolato di quel documento riprende, nella sua revisione della storia moderna e contemporanea, gli argomenti di quelle che fino ad ora erano minoranze nostalgiche e marginali e ora sono diventate minacciosa maggioranza nel Parlamento Europeo. Come criminali vengono denunciate la Resistenza europea, la Resistenza antigiapponese e la Repubblica Spagnola.
Transform.Italia. 15 gennaio 2025, 2025
Donald Trump irrompe nella politica continentale e non solo con la consueta minacciosa tracotanza... more Donald Trump irrompe nella politica continentale e non solo con la consueta minacciosa tracotanza. I commenti della stampa complice occidentale complice e connivente si dimenticano di dire che la sua è la linea maestra di una politica di espansione aggressiva che gli Stati Uniti attuano nel mondo, ma particolarmente nel continente americano da più di due secoli Gli stati dell'America del Nord e dell'America latina la conoscono e la temono come big stick and dollar policy, ossia politica del dollaro e del grosso bastone.
Transform.Italia 22.1.2025, 2025
Molti palestinesi diranno: io c'ero. Con sentimenti diversi, opposti, persino. Molti, persino tro... more Molti palestinesi diranno: io c'ero. Con sentimenti diversi, opposti, persino. Molti, persino troppi, fuori dalla Palestina, diranno di essersi schierati contro la strage, di averla riconosciuta da subito come tale e di aver capito presto che si trattava di un genocidio. Questo più di tante sottili disquisizioni ci fa dire chi ha vinto e chi ha perso fin qui questo conflitto, che di sicuro continua. Si cerca di capire che strada prenderà a questo punto dell'orrenda strage. Hamas è sopravvissuto moltiplicando i suoi aderenti e sostenitori nel mondo. Pochi saranno, tra i poco eroici soldati di Israele, quelli che si faranno un vanto di esserci stati e anche solo riconosceranno di aver incoraggiato la strage.
Transform!Italia 18 Dicembre 2024, 2024
Nel solo anno 1960. 17 stati africani su un totale di cinquantaquattro conquistarono l'indipenden... more Nel solo anno 1960. 17 stati africani su un totale di cinquantaquattro conquistarono l'indipendenza. Perché dopo aver riconquistato faticosamente la sovranità politica non fu mai restituita loro quella economica?. Come è avvenuto tutto ciò? Di chi la responsabilità e a chi i vantaggi se l'Africa, mantenuta a lungo nel limbo linguistico dei paesi in via di sviluppo è rientrata nella categoria delle semicolonie?
Transforn.Italia 11dicembre 2024, 2024
A Gaza non si commettono solo crimini di guerra e crimini contro l'umanità. A Gaza è in atto un v... more A Gaza non si commettono solo crimini di guerra e crimini contro l'umanità. A Gaza è in atto un vero genocidio contro un'intera comunità, a norma della legislazione internazionale sul crimine di genocidio. A doverne rispondere non sono solo gli esecutori materiali e chi consapevolmente ha organizzato il genocidio , ma tutti coloro che li hanno armati , aiutati e sostenuti. A tutti loro toccherà risarcire il popolo palestinese del danno tremendo che gli è stato inferto.
Transform.Italia, 27 novembre 2024, 2024
La storia dell’Africa occidentale non si riduce al periodo coloniale, come insigni studiosi bianc... more La storia dell’Africa occidentale non si riduce al periodo coloniale, come insigni studiosi bianchi hanno preteso che fosse. Eppure anche questo periodo è stato occultato e falsificato. Il Colonialismo bianco fu accolto
da una dura resistenza che si prolungò per tutta la sua durata e se il colonialismo più sfacciato abbandonò l'Africa non fu per un atto di compiacenza dei bianchi, ma perchéfu costretto ad andarsene.
Uploads
Papers by Luciano Beolchi
dopo la Rivoluzione del 1917 e di fronte alla Nep.
L’evoluzione dei rapporti tra i capi del partito comunista russo
nel corso degli anni Venti e la progressiva perdita di potere di Bucharin. L’amicizia con Stalin, le divergenze politiche.
Europea, rappresentata dal suo parlamento, nel novero dei moderni paesi fascisti. Non solo il tono intollerabile, ma il contenuto articolato di quel documento riprende, nella sua revisione della storia moderna e contemporanea, gli argomenti di quelle che fino ad ora erano minoranze nostalgiche e marginali e ora sono diventate minacciosa maggioranza nel Parlamento Europeo. Come criminali vengono denunciate la Resistenza europea, la Resistenza antigiapponese e la Repubblica Spagnola.
da una dura resistenza che si prolungò per tutta la sua durata e se il colonialismo più sfacciato abbandonò l'Africa non fu per un atto di compiacenza dei bianchi, ma perchéfu costretto ad andarsene.