"ESG Intelligence at Scale: Human-AI Hybrid Systems for Sustainable Hypercroissance in the Dual-Use & Geopolitical Fragmentation Era", così il nostro (Seed Capital Pro) corposo e lungo titolo per l'intervento a Nizza del 16 ottobre 2016. Ringrazio ancora chi ci ha così gentilmente ospitato e cioè Franck Scarlatti, e tutte le relatrici e relatori del panel: Farouk Raïs, Ulrike Mayrhofer, Elisabeth Walliser, Caroline LEHOUX, Nicole Dujany, oltre che Stefano Pirilli. E un sentito ringraziamento va anche a Simone De Ruosi, Marie Josée Tronchet, Yannis RAPHARD, Emanuele Sgariboldi, Gabriele Trani, Giovanni Usai, e a tutte coloro e tutti coloro che hanno mantenuto ben vivi sino ad oggi il confronto e la discussione proficua sui temi #ESG, #hypercroissance, #geopolitica#artificial_intelligence#energia#digital_twin ma anche #digital_divide#green_hushing, #finanziamenti e #progettazione e molti altri temi che hanno animato questo secondo appuntamento dei seminari di ESG TECH TALKS - Interreg France-Italia ALCOTRA. Ci vediamo a Torino a febbraio 2026 per il terzo appuntamento!
L'ESG è davvero ancora al centro dell'attenzione oggi? La domanda se l'è posta Stefano Pirilli, insieme a Giancarlo Puddu, ad apertura dell'intervento di Seed Capital Pro al secondo seminario ESG TECH TALKS (Interreg France-Italia ALCOTRA) tenutosi a Nizza il 16 ottobre 2025. Domanda retorica fino a un certo punto. Una risposta la avevamo già da giugno: un operatore istituzionale con 100+ miliardi AUM ci aveva detto durante una call: "ESG is dead as binding investment criterion, no longer interesting". BlackRock, Vanguard avevano detto lo stesso tra 2024 e 2025. Eppure l'intervento ha evidenziato che questa è una posizione, una delle possibili rispetto al quadro di 4 tipi di soggetti davanti a ESG. Il sistema ESG non è affatto morto. È anche vero che la sua "rilevabilità" non regge certi ritmi di crescita come l'ipercrescita. Una PMI che cresce al 30% annuo passa da 2 ore di lavoro ESG al mese a 20. I sistemi collassano se anche la valutazione ESG non accelera. E se poi tanto urta il greenwashing, che dire del greenhushing? Il 71% delle top 50 società USA ha tolto ESG dalle comunicazioni pubbliche. Il bello è che non hanno fermato gli investimenti in sostenibilità ma per timore o pudore hanno scelto il silenzio: hanno deciso di non "capitalizzare" ESG come comunicazione. E così a Nizza, nel bellissimo contesto offerto dalla CCI Nice Côte d'Azur, all'interno dei temi del seminario con partner di progetto quali Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Management Valter Cantino - Università di Torino, Université Côte d'Azur e La French Tech Côte d'Azur, noi di Seed Capital Pro abbiamo presentato EST4ESG: chiaro focus sulle sfide e sulle criticità e tre assi architetturali per rendere ESG scalabile durante la crescita. Prossima tappa febbraio 2026 a Torino. Leggi l'approfondimento completo (link in commento). #EST4ESG #TwinTransition #SME
ESG in una visione sistematica, estremamente interessante..
Human being. Unique as everyone.
2 giorniLeggevo ieri un articolo di Piketty di proposta su come usare i dazi in modo da equilibrare (e quindi spingere verso l'alto) le dinamiche sociali e ambientali. E' uno spunto interessante: sostanzialmente, anziché pensare solo al beneficio economico (protezionistico), con i dazi si dovrebbe colmare un gap sociale (es: salari, diritti) e un danno ambientale che l'acquisto da un determinato paese produce. E' filosoficamente in linea con quanto discusso a Nizza, in particolare nel vostro intervento e in quello di Nicole Dujany. https://www.lemonde.fr/en/opinion/article/2025/10/04/thomas-piketty-if-europe-does-not-urgently-give-up-its-love-of-free-trade-it-risks-an-unprecedented-social-and-industrial-disaster_6746082_23.html