a cura di Roberto Russo
AD Assiteca SIM
Limitare il proprio orizzonte temporale, lasciando che
l’emotività prenda il sopravvento sulla razionalità, è
uno degli errori più gravi che possa commettere un
investitore.
LA RAZIONALITÀ PAGA
Limitare il proprio orizzonte temporale, lasciando che
l’emotività prenda il sopravvento sulla razionalità, è
uno degli errori più gravi che possa commettere un
investitore.
L’INVESTITORE
RAZIONALE
Warren Buffett, universalmente riconosciuto come
uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, ha di
recente affermato che a suo parere l’indice azionario
Dow Jones, attualmente ai massimi storici a quota
22.800 punti circa, tra cento anni raggiungerà il
valore di 1 milione. Tale affermazione ha suscitato
molto scalpore, eppure il valore sopra indicato
corrisponderebbe a un rendimento medio composto
annuo dell’indice di “appena” il 3,9% rispetto alla
performance media del 5,9% realizzata dallo stesso
indice negli ultimi cento anni. La stima dell’Oracolo
di Omaha, dunque, è decisamente conservativa,
in quanto se l’indice Dow Jones replicasse nel
prossimo centennio il rendimento realizzato nel
precedente, il suo valore risulterebbe nell’anno
2117 addirittura di oltre 7 milioni!
Se spostiamo l’analisi tra le mura domestiche,
possiamo notare che l’indice Comit globale,
rappresentativo di tutti i titoli azionari quotati in
Borsa Italiana,ha realizzato nei suoi quarantaquattro
anni di vita una performance media annua del 6%
che, di fatto, è in linea con quanto realizzato dal
più famoso indice americano. Ripetendo queste
statistiche su numerosi altri indici borsistici, il
risultato è molto simile ai due precedenti, per cui
si può trarre la conclusione che, nel lungo termine,
i mercati azionari tendono ad allinearsi ai valori
dell’economia, ovvero tendono sempre a crescere
e a toccare periodicamente nuovi massimi storici.
Riducendo adesso l’orizzonte temporale di analisi,
si osserva che nell’ultimo ventennio l’indice Comit
globale ha realizzato una performance media
composta annua dell’1,1% e, nell’ultimo decennio,
una perdita media composta annua del 3,4%.
Questi dati rivelano che in Italia stiamo vivendo uno
dei peggiori cicli borsistici della nostra storia.
Passando dai numeri ai fatti, nel 2008 il mondo
ha vissuto la peggiore crisi finanziaria degli ultimi
settant’anni e nel 2011 la seconda peggiore crisi
economica della storia; l’onda lunga delle due crisi
ha causato la perdita di circa 10 milioni di posti
di lavoro all’interno del continente europeo, ad
esclusione della Germania che nello stesso periodo
ha visto crescere l’occupazione di circa un milione
di unità.
In Italia le due grandi crisi hanno lasciato il segno
sia nell’economia reale che nel mondo degli
investimenti: il PIL, dal 2007 a oggi, ha subito una
contrazionedel4,5%circa,toccandoilpuntominimo
nel 2013 (-8%); nello stesso periodo l’indice Comit
generale ha realizzato una performance negativa
del 30% circa, toccando il minimo nel 2011 (-56%).
Com’è spiegabile una tale divergenza tra ciò che
dicono i dati macroeconomici e ciò che accade nel
mondo degli investimenti?
Warren Buffett insegna che quando si studia
un’azienda occorre seguire due regole
fondamentali: la prima consiste nell’analizzare i
dati facendo riferimento a un orizzonte temporale
sufficientemente ampio al fine di non lasciarsi
ingannare da valori positivi o negativi di carattere
straordinario; la seconda è fare sempre attenzione
n.1 del 13 ottobre 2017
all’enorme differenza tra i concetti di prezzo e di
valore: il prezzo è ciò che il mercato attribuisce a
una società quotata, mentre il valore è il riflesso
dei risultati operativi dell’azienda e della sua
attività caratteristica.
Limitare il proprio orizzonte temporale a un
periodo breve, caratterizzato da una serie di eventi
economici fortemente negativi (come ad esempio
la crisi dei mutui subprime del 2008 e la crisi
dei debiti sovrani del 2011) o positivi (come ad
esempio la “bolla internet” del 2000), è dunque
uno degli errori più gravi che possa commettere
un investitore, lasciando che l’emotività prenda il
sopravvento sulla razionalità.
Viceversa, ampliare l’orizzonte temporale,
seguendo le regole auree di Warren Buffett,
consente all’investitore razionale di neutralizzare
gli effetti distorsivi tipici dell’andamento di breve
termine dei mercati finanziari, permettendogli
di acquistare business sottovalutati nelle fasi di
panico e di vendere business sopravvalutati nelle
fasi di generalizzata euforia.
Il Fondo Monetario Internazionale ha evidenziato
nel suo ultimo bollettino economico dello scorso
10 ottobre che l’economia mondiale sta crescendo
in modo sincronizzato per la prima volta dalla
crisi globale scoppiata nell’ultimo decennio,
rivedendo al rialzo le stime di crescita del PIL
mondiale al 3,6% nel 2017 e al 3,7% nel 2018;
l’Eurozona dovrebbe crescere del 2,1% nell’anno
in corso e dell’1,9% nell’anno successivo e l’Italia
rispettivamente dell’1,5% e dell’1,1% nello stesso
periodo. Il graduale processo di normalizzazione
delle politiche monetarie espansive delle due
principali Banche centrali mondiali (FED e BCE)
dovrebbe favorire un rialzo generalizzato dei tassi
di interesse con evidenti benefici per il settore
bancario, fortemente penalizzato nell’ultimo
decennio dal ciclo economico negativo e dalla
contrazione del margine di interesse, con effetti
positivi a cascata su tutti i settori economici.
Qual è allora il vero “valore” che un investitore
attento deve attribuire al nostro Paese?
Ragionando in modo razionale, in estrema sintesi
va evidenziato che stiamo attraversando una
congiuntura economica favorevole all’interno di
uno dei peggiori cicli borsistici della storia italiana.
Poichénellungotermineimercatiazionaritendono
sempre ad allinearsi ai valori dell’economia reale
raggiungendo periodicamente nuovi massimi
storici, è lecito concludere che siamo in presenza
di una forte sottovalutazione del mercato azionario
italiano, ovvero di una consistente discrepanza
tra valore intrinseco e corrispondente prezzo di
mercato di numerose aziende quotate a Piazza
Affari e che, quindi, il trend rialzista degli ultimi
dieci mesi potrebbe rappresentare il punto di
partenza di un ciclo positivo di lungo termine.
Agli investitori (razionali) l’ardua sentenza.
L’INVESTITORE
RAZIONALE
Le informazioni e le opinioni espresse in questa relazione sono state prodotte da Assiteca SIM S.p.A. al momento della pubblicazione e sono suscettibili di modifiche in ogni
momento successivo alla stessa.
Il presente documento è stato redatto unicamente a scopo informativo e non rappresenta pertanto né un’offerta né un invito, da parte o per conto di Assiteca SIM S.p.A., ad
acquistare o vendere un determinato titolo o strumenti finanziari collegati o a porre in essere eventuali strategie di trading in un determinato ordinamento giuridico.

More Related Content

PDF
COMMENTO MERCATI - Luglio 2017
PDF
CHI TROPPO VUOLE ...
PDF
Articolo Prima Pagina 2-11-15
PDF
L'investitore razionale n.6
PDF
L\'era di Kakistocracy
PDF
Lo spread in calo non guarisce tutti...
PDF
COMMENTO MERCATI - Giugno 2016
PDF
Articolo Prima Pagina 1-2-16
COMMENTO MERCATI - Luglio 2017
CHI TROPPO VUOLE ...
Articolo Prima Pagina 2-11-15
L'investitore razionale n.6
L\'era di Kakistocracy
Lo spread in calo non guarisce tutti...
COMMENTO MERCATI - Giugno 2016
Articolo Prima Pagina 1-2-16

What's hot (20)

PDF
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
PDF
Articolo Prima Pagina 2-3-15
PDF
Commento mercati Settembre 2018
PDF
TIME FOR CRASH ?
PDF
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital Management
PDF
Mercati obbligazionari al punto di svolta
PDF
Dentro la Matrice
PDF
L'ottobre nero del nostro debito
PDF
Brunetta l’unica vera notizia della settimana. la svalutazione dell’euro
PDF
Spread. Monti sbaglia i conti
PDF
Investire in valuta
PDF
La necessità di fare un grosso cambiamento
PDF
Commento mercati Ottobre
PDF
BNL Focus #19
PDF
Commento mercati Luglio 2018
PDF
Cfo mini guida_portafogli_200331
PPTX
Daniele Del Monte - Forex come asset class
PDF
Articolo Prima Pagina 26-1-15
PDF
La Stampa 04.02.2019
PDF
Euro pro-contro
'REDDE RATIONEM' PER I MERCATI
Articolo Prima Pagina 2-3-15
Commento mercati Settembre 2018
TIME FOR CRASH ?
Mercati Obbligazionari a cura di Raiffeisen Capital Management
Mercati obbligazionari al punto di svolta
Dentro la Matrice
L'ottobre nero del nostro debito
Brunetta l’unica vera notizia della settimana. la svalutazione dell’euro
Spread. Monti sbaglia i conti
Investire in valuta
La necessità di fare un grosso cambiamento
Commento mercati Ottobre
BNL Focus #19
Commento mercati Luglio 2018
Cfo mini guida_portafogli_200331
Daniele Del Monte - Forex come asset class
Articolo Prima Pagina 26-1-15
La Stampa 04.02.2019
Euro pro-contro
Ad

Similar to L'investitore razionale n.1 (20)

PPT
Salvatore Gaziano Rimini 2008
PDF
Articolo Prima Pagina 30-3-15
PPTX
Il Saggio Investire
PDF
Sta cominciando l\'Endgame
PDF
Il Saggio Investire
PDF
I Vostri Tre Avversari Nellinvestire
PDF
Presentazione libera consulenza_rev2013-10
PDF
Ruini banca generali-toscanain160212
PPTX
Comprendere l'economia e la finanza
PPTX
Comprendere l'economia e la finanza
PDF
Standard&Poor’s 500: L’apparenza inganna
PDF
Seminario FIMIT SGR - TAVOLA ROTONDA - Nuove regole e opportunita del mercato...
PDF
Considerazioni sui mercati 31.08.11
PDF
Diversificare e Pianificare.
PPT
Guadagnare con le azioni, i fondi, gli Etf comunque vada.
PDF
200807 Asset Allocation
PPT
Financial fitness per studenti
PDF
Articolo Prima Pagina 12-10-15
PDF
Articolo Prima Pagina 16-3-15
Salvatore Gaziano Rimini 2008
Articolo Prima Pagina 30-3-15
Il Saggio Investire
Sta cominciando l\'Endgame
Il Saggio Investire
I Vostri Tre Avversari Nellinvestire
Presentazione libera consulenza_rev2013-10
Ruini banca generali-toscanain160212
Comprendere l'economia e la finanza
Comprendere l'economia e la finanza
Standard&Poor’s 500: L’apparenza inganna
Seminario FIMIT SGR - TAVOLA ROTONDA - Nuove regole e opportunita del mercato...
Considerazioni sui mercati 31.08.11
Diversificare e Pianificare.
Guadagnare con le azioni, i fondi, gli Etf comunque vada.
200807 Asset Allocation
Financial fitness per studenti
Articolo Prima Pagina 12-10-15
Articolo Prima Pagina 16-3-15
Ad

More from Assiteca SIM S.p.A. (20)

PDF
Mercati € Mercanti n. 9
PDF
L'investitore razionale n.8
PDF
Mercati € Mercanti n. 8
PDF
L'investitore razionale n.7
PDF
Mercati € Mercanti n.7
PDF
Mercati € Mercanti n. 6
PDF
L'investitore razionale n. 5
PDF
Mercati € Mercanti n. 5
PDF
L'investitore razionale n. 4
PDF
Mercati € Mercanti n. 4
PDF
Mercati € mercanti n. 3
PDF
L'investitore razionale n.2
PDF
Mercati € Mercanti n. 2
PDF
Mercati € Mercanti n.1
PDF
Assiteca SIM
PDF
Il decalogo del perfetto investitore
PDF
I vantaggi della consulenza finanziaria a parcella
PDF
Lettera ai consulenti finanziari
PDF
Le false credenze della consulenza finanziaria in italia
PDF
Il countdown della consulenza finanziaria in italia
Mercati € Mercanti n. 9
L'investitore razionale n.8
Mercati € Mercanti n. 8
L'investitore razionale n.7
Mercati € Mercanti n.7
Mercati € Mercanti n. 6
L'investitore razionale n. 5
Mercati € Mercanti n. 5
L'investitore razionale n. 4
Mercati € Mercanti n. 4
Mercati € mercanti n. 3
L'investitore razionale n.2
Mercati € Mercanti n. 2
Mercati € Mercanti n.1
Assiteca SIM
Il decalogo del perfetto investitore
I vantaggi della consulenza finanziaria a parcella
Lettera ai consulenti finanziari
Le false credenze della consulenza finanziaria in italia
Il countdown della consulenza finanziaria in italia

L'investitore razionale n.1

  • 1. a cura di Roberto Russo AD Assiteca SIM Limitare il proprio orizzonte temporale, lasciando che l’emotività prenda il sopravvento sulla razionalità, è uno degli errori più gravi che possa commettere un investitore. LA RAZIONALITÀ PAGA Limitare il proprio orizzonte temporale, lasciando che l’emotività prenda il sopravvento sulla razionalità, è uno degli errori più gravi che possa commettere un investitore. L’INVESTITORE RAZIONALE Warren Buffett, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi investitori di tutti i tempi, ha di recente affermato che a suo parere l’indice azionario Dow Jones, attualmente ai massimi storici a quota 22.800 punti circa, tra cento anni raggiungerà il valore di 1 milione. Tale affermazione ha suscitato molto scalpore, eppure il valore sopra indicato corrisponderebbe a un rendimento medio composto annuo dell’indice di “appena” il 3,9% rispetto alla performance media del 5,9% realizzata dallo stesso indice negli ultimi cento anni. La stima dell’Oracolo di Omaha, dunque, è decisamente conservativa, in quanto se l’indice Dow Jones replicasse nel prossimo centennio il rendimento realizzato nel precedente, il suo valore risulterebbe nell’anno 2117 addirittura di oltre 7 milioni! Se spostiamo l’analisi tra le mura domestiche, possiamo notare che l’indice Comit globale, rappresentativo di tutti i titoli azionari quotati in Borsa Italiana,ha realizzato nei suoi quarantaquattro anni di vita una performance media annua del 6% che, di fatto, è in linea con quanto realizzato dal più famoso indice americano. Ripetendo queste statistiche su numerosi altri indici borsistici, il risultato è molto simile ai due precedenti, per cui si può trarre la conclusione che, nel lungo termine, i mercati azionari tendono ad allinearsi ai valori dell’economia, ovvero tendono sempre a crescere e a toccare periodicamente nuovi massimi storici. Riducendo adesso l’orizzonte temporale di analisi, si osserva che nell’ultimo ventennio l’indice Comit globale ha realizzato una performance media composta annua dell’1,1% e, nell’ultimo decennio, una perdita media composta annua del 3,4%. Questi dati rivelano che in Italia stiamo vivendo uno dei peggiori cicli borsistici della nostra storia. Passando dai numeri ai fatti, nel 2008 il mondo ha vissuto la peggiore crisi finanziaria degli ultimi settant’anni e nel 2011 la seconda peggiore crisi economica della storia; l’onda lunga delle due crisi ha causato la perdita di circa 10 milioni di posti di lavoro all’interno del continente europeo, ad esclusione della Germania che nello stesso periodo ha visto crescere l’occupazione di circa un milione di unità. In Italia le due grandi crisi hanno lasciato il segno sia nell’economia reale che nel mondo degli investimenti: il PIL, dal 2007 a oggi, ha subito una contrazionedel4,5%circa,toccandoilpuntominimo nel 2013 (-8%); nello stesso periodo l’indice Comit generale ha realizzato una performance negativa del 30% circa, toccando il minimo nel 2011 (-56%). Com’è spiegabile una tale divergenza tra ciò che dicono i dati macroeconomici e ciò che accade nel mondo degli investimenti? Warren Buffett insegna che quando si studia un’azienda occorre seguire due regole fondamentali: la prima consiste nell’analizzare i dati facendo riferimento a un orizzonte temporale sufficientemente ampio al fine di non lasciarsi ingannare da valori positivi o negativi di carattere straordinario; la seconda è fare sempre attenzione n.1 del 13 ottobre 2017
  • 2. all’enorme differenza tra i concetti di prezzo e di valore: il prezzo è ciò che il mercato attribuisce a una società quotata, mentre il valore è il riflesso dei risultati operativi dell’azienda e della sua attività caratteristica. Limitare il proprio orizzonte temporale a un periodo breve, caratterizzato da una serie di eventi economici fortemente negativi (come ad esempio la crisi dei mutui subprime del 2008 e la crisi dei debiti sovrani del 2011) o positivi (come ad esempio la “bolla internet” del 2000), è dunque uno degli errori più gravi che possa commettere un investitore, lasciando che l’emotività prenda il sopravvento sulla razionalità. Viceversa, ampliare l’orizzonte temporale, seguendo le regole auree di Warren Buffett, consente all’investitore razionale di neutralizzare gli effetti distorsivi tipici dell’andamento di breve termine dei mercati finanziari, permettendogli di acquistare business sottovalutati nelle fasi di panico e di vendere business sopravvalutati nelle fasi di generalizzata euforia. Il Fondo Monetario Internazionale ha evidenziato nel suo ultimo bollettino economico dello scorso 10 ottobre che l’economia mondiale sta crescendo in modo sincronizzato per la prima volta dalla crisi globale scoppiata nell’ultimo decennio, rivedendo al rialzo le stime di crescita del PIL mondiale al 3,6% nel 2017 e al 3,7% nel 2018; l’Eurozona dovrebbe crescere del 2,1% nell’anno in corso e dell’1,9% nell’anno successivo e l’Italia rispettivamente dell’1,5% e dell’1,1% nello stesso periodo. Il graduale processo di normalizzazione delle politiche monetarie espansive delle due principali Banche centrali mondiali (FED e BCE) dovrebbe favorire un rialzo generalizzato dei tassi di interesse con evidenti benefici per il settore bancario, fortemente penalizzato nell’ultimo decennio dal ciclo economico negativo e dalla contrazione del margine di interesse, con effetti positivi a cascata su tutti i settori economici. Qual è allora il vero “valore” che un investitore attento deve attribuire al nostro Paese? Ragionando in modo razionale, in estrema sintesi va evidenziato che stiamo attraversando una congiuntura economica favorevole all’interno di uno dei peggiori cicli borsistici della storia italiana. Poichénellungotermineimercatiazionaritendono sempre ad allinearsi ai valori dell’economia reale raggiungendo periodicamente nuovi massimi storici, è lecito concludere che siamo in presenza di una forte sottovalutazione del mercato azionario italiano, ovvero di una consistente discrepanza tra valore intrinseco e corrispondente prezzo di mercato di numerose aziende quotate a Piazza Affari e che, quindi, il trend rialzista degli ultimi dieci mesi potrebbe rappresentare il punto di partenza di un ciclo positivo di lungo termine. Agli investitori (razionali) l’ardua sentenza. L’INVESTITORE RAZIONALE Le informazioni e le opinioni espresse in questa relazione sono state prodotte da Assiteca SIM S.p.A. al momento della pubblicazione e sono suscettibili di modifiche in ogni momento successivo alla stessa. Il presente documento è stato redatto unicamente a scopo informativo e non rappresenta pertanto né un’offerta né un invito, da parte o per conto di Assiteca SIM S.p.A., ad acquistare o vendere un determinato titolo o strumenti finanziari collegati o a porre in essere eventuali strategie di trading in un determinato ordinamento giuridico.