ALGEBRA LINEARE VETTORI: definizioni, proprietà e operazioni
Vettori: definizioni e proprietà Si chiama  vettore  una n-pla ordinata di numeri reali, che si indica con: dove  i  sono le  componenti del vettore L’insieme di tutti i vettori con  n  componenti reali si indica con  , dato dal prodotto cartesiano di  considerato n volte, cioè si ha: Lo stesso vettore (che prende il nome di vettore colonna) può essere rappresentato nel modo seguente: Si parla allora di  vettore trasposto di x  (o vettore riga).
I numeri possono essere visti come un tipo particolare di vettori, con una sola componente e rappresentati su di una retta, che costituisce quindi l’immagine geometrica dell’insieme  . In modo analogo, i vettori a due componenti (coppie di numeri reali) possono essere rappresentati su un piano, che costituisce quindi l’immagine geometrica di  . x 1 x 2 0 x 0 x
I vettori a tre componenti (cioè le terne di numeri reali) possono essere rappresentati nello spazio tridimensionale, che costituisce quindi l’immagine geometrica di    . Per   non è possibile una rappresentazione di tipo geometrico.  x 2 x 1 x 3 0 x
Tra i vettori di  assumono particolare importanza i cosiddetti  vettori fondamentali  (o versori), denotati con  . Il generico vettore fondamentale ha tutte le componenti nulle tranne la  i -esima, che è uguale a 1, si ha cioè: Ad esempio, in  i vettori fondamentali sono:
Proprietà Due vettori con lo stesso numero di componenti sono uguali quando le componenti di posto uguale coincidono , cioè: Dati:   allora Ad esempio, i vettori: Sono uguali, mentre i vettori: Non lo sono (in quanto nei vettori  è importante l’ordine delle componenti ).
Proprietà Ad esempio i vettori: si ha  x<y ,  mentre considerando i vettori: si ha  x>y , se però si considerano i vettori In questo caso  x  e  y  non sono tra loro confrontabili. Tra i vettori è possibile introdurre un ordinamento (parziale),  per cui si ha: Dati:   allora (In modo analogo si introducono le relazioni di   ). L’ordinamento è parziale perché (a differenza di quanto accade con i numeri) dati  non è necessariamente vero che  x>y   (eventualmente  x≥y ) oppure  x<y  (eventualmente  x≤y ) oppure  x=y .
La nozione di  vettore positivo  si introduce nel seguente modo: Dato:   allora dove 0 è il vettore nullo (cioè il vettore con le componenti tutte nulle). In modo analogo si possono definire: vettori negativi  (x <0 ) vettori non negativi  (x≥0)  e  vettori non positivi  (x≤0)
OPERAZIONI TRA VETTORI Somma di vettori
Moltiplicazione di un vettore per uno scalare
Prodotto scalare tra vettori
SOMMA DI VETTORI Dati    con: si chiama somma il vettore   dato da: Cioè il vettore che si ottiene sommando ogni componente del primo vettore con la corrispondente componente del secondo vettore.
MOLTIPLICAZIONE DI UN VETTORE PER UNO SCALARE Dati    e    con: si chiama prodotto del vettore  x  per lo scalare  c  il vettore  dato da: Cioè il vettore che si ottiene moltiplicando ogni componente del vettore di partenza per lo scalare.
PRODOTTO SCALARE TRA VETTORI Dati    con: si chiama prodotto scalare (o prodotto interno) il numero dato da: Cioè il numero che si ottiene moltiplicando ogni componente del primo vettore per la corrispondente componente del secondo vettore e sommando tra loro i vari prodotti così ottenuti. Per il prodotto interno non vale la legge di annullamento (il prodotto scalare di  due vettori, di cui uno è il vettore nullo, è uguale a zero, ma il prodotto scalare può essere uguale a zero senza che nessuno dei fattori sia il vettore nullo). Due vettori il cui prodotto interno è nullo, si dicono ortogonali (si scrive  ).
Esempio 1 Dati i vettori   e   calcolare la loro somma. Si ha in questo caso: Che rappresenta la somma dei due vettori.
Esempio 2 Dato il vettore   e lo scalare  c=-3  calcolare il prodotto  c x . Si ha in questo caso: Che rappresenta il prodotto  -3 x .
Esempio 3 Dato i vettori  e  calcolare il prodotto scalare. Si ha in questo caso: Che rappresenta il prodotto scalare dei due vettori.
Esempio 4 Determinare per quale valore di   i vettori   e  sono ortogonali. Si ha in questo caso: E poi: Per cui per   =6 i vettori  x  e  y  sono ortogonali. Questo esempio da cui risulta evidente che non vale per il prodotto scalare la legge di annullamento del  prodotto, infatti (se   =6) il prodotto interno tra  x  e  y  è nullo senza che nessuno dei due vettori sia il vettore nullo.
Norma di un vettore
Combinazione lineare di vettori
Dipendenza e indipendenza lineare
NORMA DI UN VETTORE Dato    con: si chiama norma di  x  il numero dato da: cioè dalla radice quadrata del prodotto scalare di  x  con se stesso.
Geometricamente la norma di un vettore rappresenta la lunghezza del segmento che individua il vettore stesso, come risulta evidente nel caso di  n=2 : In cui applicando il Teorema di Pitagora, si ha che la lunghezza dell’ipotenusa del triangolo rettangolo che ha come vertici  0, x 1  e  x  è  appunto la norma del vettore in esame. x 1 x 2 0 x
COMBINAZIONE LINEARE DI VETTORI Dati  k  vettori   e  k  scalari (cioè numeri) , il vettore dato da: si chiama combinazione lineare dei vettori   con pesi (o coefficienti)   . Si può dimostrare che ogni vettore  x =(x 1 , x 2 , …, x n )  può essere espresso come combinazione lineare di vettori fondamentali (o versori)  e 1 ,  e 2 , …,  e n  con coefficienti uguali alle componenti  x 1 , x 2 , …, x n  del vettore, si ha infatti:
DIPENDENZA E INDIPENDENZA LINEARE I  vettori   sono linearmente dipendenti se uno (almeno) di essi può essere espresso come combinazione lineare degli altri, cioè se esistono degli scalari   tali che è possibile scrivere: (si può sempre pensare che sia l’ultimo vettore ad essere esprimibile come combinazione lineare degli altri, eventualmente cambiando l’ordine). Quando invece questa rappresentazione non è possibile, si dice che i vettori in esame sono linearmente indipendenti.
Una definizione equivalente (che viene usata in pratica per verificare la dipendenza o l’indipendenza lineare) è quella in base alla quale i vettori  sono linearmente dipendenti se e solo se esiste una loro combinazione lineare, con coefficienti non tutti nulli, uguale al vettore nullo, cioè:   con almeno un (si può notare che questa soluzione esiste sempre, poiché è evidente che una combinazione lineare di vettori a coefficienti tutti nulli è sempre uguale al vettore nullo). Mentre i risultano linearmente indipendenti se e solo se l’unica loro  combinazione lineare uguale al vettore nullo è quella con tutti i  I coefficienti nulli:
Esempio 5 Dato il vettore calcolare la sua norma. Si ha i questo caso: Che rappresenta la norma del vettore.
Esempio 6 Dati i vettori e  e gli scalari   =2 e   =-1 determinare la combinazione lineare   x +  y . Si ha i questo caso: Che rappresenta la combinazione lineare  2 x - y .
Esempio 7 Dati i vettori e   stabilire se essi sono linearmente  dipendenti o indipendenti. Si ha i questo caso:  c 1 x +c 2 y = 0   cioè si considera la generica combinazione lineare dei 2 vettori e la si uguaglia al vettore nullo.
Svolgendo i calcoli si ottiene poi: Per cui si deve avere: E poiché l’unica combinazione lineare dei 2 vettori che fornisce il vettore nullo è quella con coefficienti nulli, i vettori  x  e  y  sono linearmente indipendenti.

Algebra lineare

  • 1.
    ALGEBRA LINEARE VETTORI:definizioni, proprietà e operazioni
  • 2.
    Vettori: definizioni eproprietà Si chiama vettore una n-pla ordinata di numeri reali, che si indica con: dove i sono le componenti del vettore L’insieme di tutti i vettori con n componenti reali si indica con , dato dal prodotto cartesiano di considerato n volte, cioè si ha: Lo stesso vettore (che prende il nome di vettore colonna) può essere rappresentato nel modo seguente: Si parla allora di vettore trasposto di x (o vettore riga).
  • 3.
    I numeri possonoessere visti come un tipo particolare di vettori, con una sola componente e rappresentati su di una retta, che costituisce quindi l’immagine geometrica dell’insieme . In modo analogo, i vettori a due componenti (coppie di numeri reali) possono essere rappresentati su un piano, che costituisce quindi l’immagine geometrica di . x 1 x 2 0 x 0 x
  • 4.
    I vettori atre componenti (cioè le terne di numeri reali) possono essere rappresentati nello spazio tridimensionale, che costituisce quindi l’immagine geometrica di . Per non è possibile una rappresentazione di tipo geometrico. x 2 x 1 x 3 0 x
  • 5.
    Tra i vettoridi assumono particolare importanza i cosiddetti vettori fondamentali (o versori), denotati con . Il generico vettore fondamentale ha tutte le componenti nulle tranne la i -esima, che è uguale a 1, si ha cioè: Ad esempio, in i vettori fondamentali sono:
  • 6.
    Proprietà Due vettoricon lo stesso numero di componenti sono uguali quando le componenti di posto uguale coincidono , cioè: Dati: allora Ad esempio, i vettori: Sono uguali, mentre i vettori: Non lo sono (in quanto nei vettori è importante l’ordine delle componenti ).
  • 7.
    Proprietà Ad esempioi vettori: si ha x<y , mentre considerando i vettori: si ha x>y , se però si considerano i vettori In questo caso x e y non sono tra loro confrontabili. Tra i vettori è possibile introdurre un ordinamento (parziale), per cui si ha: Dati: allora (In modo analogo si introducono le relazioni di ). L’ordinamento è parziale perché (a differenza di quanto accade con i numeri) dati non è necessariamente vero che x>y (eventualmente x≥y ) oppure x<y (eventualmente x≤y ) oppure x=y .
  • 8.
    La nozione di vettore positivo si introduce nel seguente modo: Dato: allora dove 0 è il vettore nullo (cioè il vettore con le componenti tutte nulle). In modo analogo si possono definire: vettori negativi (x <0 ) vettori non negativi (x≥0) e vettori non positivi (x≤0)
  • 9.
    OPERAZIONI TRA VETTORISomma di vettori
  • 10.
    Moltiplicazione di unvettore per uno scalare
  • 11.
  • 12.
    SOMMA DI VETTORIDati con: si chiama somma il vettore dato da: Cioè il vettore che si ottiene sommando ogni componente del primo vettore con la corrispondente componente del secondo vettore.
  • 13.
    MOLTIPLICAZIONE DI UNVETTORE PER UNO SCALARE Dati e con: si chiama prodotto del vettore x per lo scalare c il vettore dato da: Cioè il vettore che si ottiene moltiplicando ogni componente del vettore di partenza per lo scalare.
  • 14.
    PRODOTTO SCALARE TRAVETTORI Dati con: si chiama prodotto scalare (o prodotto interno) il numero dato da: Cioè il numero che si ottiene moltiplicando ogni componente del primo vettore per la corrispondente componente del secondo vettore e sommando tra loro i vari prodotti così ottenuti. Per il prodotto interno non vale la legge di annullamento (il prodotto scalare di due vettori, di cui uno è il vettore nullo, è uguale a zero, ma il prodotto scalare può essere uguale a zero senza che nessuno dei fattori sia il vettore nullo). Due vettori il cui prodotto interno è nullo, si dicono ortogonali (si scrive ).
  • 15.
    Esempio 1 Datii vettori e calcolare la loro somma. Si ha in questo caso: Che rappresenta la somma dei due vettori.
  • 16.
    Esempio 2 Datoil vettore e lo scalare c=-3 calcolare il prodotto c x . Si ha in questo caso: Che rappresenta il prodotto -3 x .
  • 17.
    Esempio 3 Datoi vettori e calcolare il prodotto scalare. Si ha in questo caso: Che rappresenta il prodotto scalare dei due vettori.
  • 18.
    Esempio 4 Determinareper quale valore di i vettori e sono ortogonali. Si ha in questo caso: E poi: Per cui per  =6 i vettori x e y sono ortogonali. Questo esempio da cui risulta evidente che non vale per il prodotto scalare la legge di annullamento del prodotto, infatti (se  =6) il prodotto interno tra x e y è nullo senza che nessuno dei due vettori sia il vettore nullo.
  • 19.
    Norma di unvettore
  • 20.
  • 21.
  • 22.
    NORMA DI UNVETTORE Dato con: si chiama norma di x il numero dato da: cioè dalla radice quadrata del prodotto scalare di x con se stesso.
  • 23.
    Geometricamente la normadi un vettore rappresenta la lunghezza del segmento che individua il vettore stesso, come risulta evidente nel caso di n=2 : In cui applicando il Teorema di Pitagora, si ha che la lunghezza dell’ipotenusa del triangolo rettangolo che ha come vertici 0, x 1 e x è appunto la norma del vettore in esame. x 1 x 2 0 x
  • 24.
    COMBINAZIONE LINEARE DIVETTORI Dati k vettori e k scalari (cioè numeri) , il vettore dato da: si chiama combinazione lineare dei vettori con pesi (o coefficienti) . Si può dimostrare che ogni vettore x =(x 1 , x 2 , …, x n ) può essere espresso come combinazione lineare di vettori fondamentali (o versori) e 1 , e 2 , …, e n con coefficienti uguali alle componenti x 1 , x 2 , …, x n del vettore, si ha infatti:
  • 25.
    DIPENDENZA E INDIPENDENZALINEARE I vettori sono linearmente dipendenti se uno (almeno) di essi può essere espresso come combinazione lineare degli altri, cioè se esistono degli scalari tali che è possibile scrivere: (si può sempre pensare che sia l’ultimo vettore ad essere esprimibile come combinazione lineare degli altri, eventualmente cambiando l’ordine). Quando invece questa rappresentazione non è possibile, si dice che i vettori in esame sono linearmente indipendenti.
  • 26.
    Una definizione equivalente(che viene usata in pratica per verificare la dipendenza o l’indipendenza lineare) è quella in base alla quale i vettori sono linearmente dipendenti se e solo se esiste una loro combinazione lineare, con coefficienti non tutti nulli, uguale al vettore nullo, cioè: con almeno un (si può notare che questa soluzione esiste sempre, poiché è evidente che una combinazione lineare di vettori a coefficienti tutti nulli è sempre uguale al vettore nullo). Mentre i risultano linearmente indipendenti se e solo se l’unica loro combinazione lineare uguale al vettore nullo è quella con tutti i I coefficienti nulli:
  • 27.
    Esempio 5 Datoil vettore calcolare la sua norma. Si ha i questo caso: Che rappresenta la norma del vettore.
  • 28.
    Esempio 6 Datii vettori e e gli scalari  =2 e  =-1 determinare la combinazione lineare  x +  y . Si ha i questo caso: Che rappresenta la combinazione lineare 2 x - y .
  • 29.
    Esempio 7 Datii vettori e stabilire se essi sono linearmente dipendenti o indipendenti. Si ha i questo caso: c 1 x +c 2 y = 0 cioè si considera la generica combinazione lineare dei 2 vettori e la si uguaglia al vettore nullo.
  • 30.
    Svolgendo i calcolisi ottiene poi: Per cui si deve avere: E poiché l’unica combinazione lineare dei 2 vettori che fornisce il vettore nullo è quella con coefficienti nulli, i vettori x e y sono linearmente indipendenti.
  • 31.
    Esempio 8 Datii vettori e stabilire se essi sono linearmente dipendenti o indipendenti. Si ha i questo caso: c 1 x +c 2 y +c 3 z = 0 con E svolgendo i calcoli si ottiene:
  • 32.
    Per cui sideve avere: Tutte le combinazioni lineari dei 3 vettori con coefficienti ( -2c 3 , c 3 , c 3 ), dove , sono uguali al vettore nullo, e poiché ce ne sono anche con coefficienti non tutti nulli (basta prendere ) i vettori x , y e z sono linearmente dipendenti.
  • 33.
    Interpretazione Finanziaria Pensiamoai vettori come entrate ed uscite a certe scadenze
  • 34.
    Alla somma divettori come ai flussi generati da portafogli costituiti da più operazioni del genere
  • 35.
    Alla moltiplicazione perscalare come all’esecuzione di una data operazione descritta dal vettore su scala diversa.
  • 36.
    Sia il vettorex: Ci informa che: spendendo oggi 1000 acquistiamo un titolo che tra un anno pagherà 100 e tra due 1100, il vettore 5x contiene entrate e uscite derivanti dall’acquisto di 5 titoli e -4x descrive cosa accade se cediamo 4 titoli.