Il documento analizza la storia politica italiana tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, distinguendo tra destra e sinistra storica. La destra, erede delle idee di Cavour, sostenne uno stato centralista e attuò politiche economiche per risolvere il debito pubblico, mentre la sinistra, influenzata da Mazzini e Garibaldi, promosse riforme sociali e tentativi di espansione coloniale, ma affrontò gravi crisi interne e dissensi. Le elezioni del 1876 segnarono un cambiamento, ma la corruzione e le sconfitte militari portarono infine a una crisi di governo e a un calo dell'influenza della sinistra.