JOB SHADOWING A DÜSSELDORF Cristina Catellani 

Liceo Manfredo Fanti - Carpi
Una partenza molto
mattiniera (ore 2.45!!) e un
arrivo burrascoso (temporali e
vento), ma…
supplisce la simpatia e
l’affabilità della nostra ospite
e organizzatrice, Petra
Üffelmann, docente e
vicepreside del Gymnasium.
Io sono con una collega
perché il mio job
shadowing si svolge in
contemporanea con uno
scambio: io e Valeria
accompagniamo la 4^A.
IL MIO PROGRAMMA DI JOB SHADOWING
Siamo nella capitale della
Nord-Rhein-Westfalia
(NRW), il Land più popoloso
ed economicamente più
vivace della Germania.
In anni recenti ha
investito molte risorse,
economiche e non solo,
nella digitalizzazione
delle scuole del Land.
Friederich-Rückert-
Gymnasium
È la scuola più “digitalizzata” del
NRW. In un colloquio con il
responsabile Sebastian Horn mi
viene spiegato che a scuola si
trovano 

• 70 access point

• 1 Apple TV per ogni aula

• 360 iPad (ad uso personale per
i ragazzi della 6^ e 7^ classe)

• 60 Laptop

• connessione anche per BYOD
Herr Horn ci tiene
moltissimo a sottolineare
che tutti i dati della scuola
(sito, registro,
comunicazioni, attività
attraverso i devices a
disposizione degli alunni, …)
finiscono in server INTERNI
ALLA GERMANIA, anzi la
politica del NRW - mi dice -
è quella di utilizzare il più
possibile server situati
all’interno del Land.
Uno screenshot del sito della scuola:
ogni anno viene organizzata una settimana dedicata alla media
education. Il Land NRW ha elaborato - anche con la
collaborazione di altri enti pubblici o comunque no profit - un
accurato quadro delle competenze digitali e del curricolo
attraverso cui acquisirle.
L’ARTICOLATO CURRICOLO DELLE
COMPETENZE DIGITALI E NELL’USO DEI MEDIA
Alcuni elementi di
contesto
• Il Friederich-Rückert-Gymnasium
accoglie ca. 1200 studenti tra i
10 e i 19 anni.

• La classe più numerosa in cui mi
sono trovata constava di 20
alunni (era una 7^), ma tutte le
altre oscillavano tra 10 e 16
alunni.

• L’ambiente appare decisamente
multietnico e multiculturale: più di
1/3 degli alunni sono “nuovi”
cittadini.

• I docenti insegnano sempre due
discipline (spagnolo+informatica,
francese+inglese,
latino+religione, …).
DIDATTICA E
DEVICES
• Gli alunni delle classi più basse hanno
a disposizione a scuola un iPad
personale. Durante ÖLZ (tempo di
apprendimento aperto, parte
integrante dell’orario scolastico) i
ragazzi portano con sé il proprio iPad
nei corridoi, nella mensa o negli altri
spazi, senza sorveglianza. Per i più
grandi ci sono i laptop dei carrelli (non
personali).

• => nella gestione dei devices c’è
grande fiducia e responsabilizzazione
degli studenti;

• => il device è sempre usato in
relazione al libro o alla lezione del
docente
In particolare ho trovato
interessante il lavoro di un
docente di storia che ho
visto operare: 

1- in una classe 6^ (10
anni); 

2- personalmente in una
classe che si stava
preparando all’esame
finale; 

3- indirettamente
(attraverso una collega,
ma con la titolarità della
progettazione) in una
classe che lavorava su un
progetto (che, ho poi
scoperto, ha vinto un
concorso)
Classe 6^
Gli alunni avevano l’iPad personale ed hanno lavorato in
gruppo su una carta storica (online) sulle conquiste di
Alessandro Magno.

Considerazioni del docente: il linguaggio delle immagini e i
devices sono importanti, ma non rendono meno
determinante la mediazione didattica e non risolvono i
problemi di comprensione (in questo caso delle dinamiche
storiche e anche semplicemente della simbologia).
Classe finale
(preparazione
dell’esame)
Il docente assegna un approfondimento da fare a
coppie: l’industrializzazione in Germania.

Gli alunni obiettano che non hanno il computer per la
ricerca (=>poca abitudine a servirsi dei libri per cercare
informazioni); il docente li indirizza al manuale.

Restituzione del lavoro a coppie: presentazione orale
con “banali” fogli di carta scritti a pennarello appesi
alla lavagna.

Morale: prendersi i tempi per il low tech.
Progetto
360° Street Art
La docente (collaboratrice: i
docenti non hanno tutti lo stesso
livello di responsabilità nella
programmazione) consegna una
scheda e spiega gli elementi
fondamentali caratterizzanti la
street art. 

Ciascun alunno ha il compito di
approfondire la street art in uno dei
paesi dell’Unione Europea.

Gli alunni hanno a disposizione i PC
e lavorano parte in classe, parte
individualmente.
Le lezioni di lingue: 

latino, spagnolo, tedesco, inglese

• proiezione della correzione compiti
• avvio attività con Quizlet
• ricerca online di informazioni
• LearningApp
Cosa porto a casa
• la scuola italiana non è la “figlia
della serva”

• la responsabilizzazione nell’uso
dei devices è (sarebbe)
necessaria: perché noi abbiamo
bisogno di essere così occhiuti
coi nostri alunni?

• il digitale è una questione di
didattica che ha due facce:
quella della prassi in classe
(anche formazione docenti) e
quella del quadro pedagogico-
normativo (in NRW: il curricolo,
la modalità di svolgere le
verifiche e gli esami finali)

Dusseldorf

  • 1.
    JOB SHADOWING ADÜSSELDORF Cristina Catellani Liceo Manfredo Fanti - Carpi
  • 2.
    Una partenza molto mattiniera(ore 2.45!!) e un arrivo burrascoso (temporali e vento), ma… supplisce la simpatia e l’affabilità della nostra ospite e organizzatrice, Petra Üffelmann, docente e vicepreside del Gymnasium.
  • 3.
    Io sono conuna collega perché il mio job shadowing si svolge in contemporanea con uno scambio: io e Valeria accompagniamo la 4^A.
  • 4.
    IL MIO PROGRAMMADI JOB SHADOWING
  • 5.
    Siamo nella capitaledella Nord-Rhein-Westfalia (NRW), il Land più popoloso ed economicamente più vivace della Germania. In anni recenti ha investito molte risorse, economiche e non solo, nella digitalizzazione delle scuole del Land.
  • 6.
    Friederich-Rückert- Gymnasium È la scuolapiù “digitalizzata” del NRW. In un colloquio con il responsabile Sebastian Horn mi viene spiegato che a scuola si trovano • 70 access point • 1 Apple TV per ogni aula • 360 iPad (ad uso personale per i ragazzi della 6^ e 7^ classe) • 60 Laptop • connessione anche per BYOD
  • 7.
    Herr Horn citiene moltissimo a sottolineare che tutti i dati della scuola (sito, registro, comunicazioni, attività attraverso i devices a disposizione degli alunni, …) finiscono in server INTERNI ALLA GERMANIA, anzi la politica del NRW - mi dice - è quella di utilizzare il più possibile server situati all’interno del Land.
  • 8.
    Uno screenshot delsito della scuola: ogni anno viene organizzata una settimana dedicata alla media education. Il Land NRW ha elaborato - anche con la collaborazione di altri enti pubblici o comunque no profit - un accurato quadro delle competenze digitali e del curricolo attraverso cui acquisirle.
  • 9.
    L’ARTICOLATO CURRICOLO DELLE COMPETENZEDIGITALI E NELL’USO DEI MEDIA
  • 10.
    Alcuni elementi di contesto •Il Friederich-Rückert-Gymnasium accoglie ca. 1200 studenti tra i 10 e i 19 anni. • La classe più numerosa in cui mi sono trovata constava di 20 alunni (era una 7^), ma tutte le altre oscillavano tra 10 e 16 alunni. • L’ambiente appare decisamente multietnico e multiculturale: più di 1/3 degli alunni sono “nuovi” cittadini. • I docenti insegnano sempre due discipline (spagnolo+informatica, francese+inglese, latino+religione, …).
  • 11.
    DIDATTICA E DEVICES • Glialunni delle classi più basse hanno a disposizione a scuola un iPad personale. Durante ÖLZ (tempo di apprendimento aperto, parte integrante dell’orario scolastico) i ragazzi portano con sé il proprio iPad nei corridoi, nella mensa o negli altri spazi, senza sorveglianza. Per i più grandi ci sono i laptop dei carrelli (non personali). • => nella gestione dei devices c’è grande fiducia e responsabilizzazione degli studenti; • => il device è sempre usato in relazione al libro o alla lezione del docente
  • 12.
    In particolare hotrovato interessante il lavoro di un docente di storia che ho visto operare: 1- in una classe 6^ (10 anni); 2- personalmente in una classe che si stava preparando all’esame finale; 3- indirettamente (attraverso una collega, ma con la titolarità della progettazione) in una classe che lavorava su un progetto (che, ho poi scoperto, ha vinto un concorso)
  • 13.
    Classe 6^ Gli alunniavevano l’iPad personale ed hanno lavorato in gruppo su una carta storica (online) sulle conquiste di Alessandro Magno. Considerazioni del docente: il linguaggio delle immagini e i devices sono importanti, ma non rendono meno determinante la mediazione didattica e non risolvono i problemi di comprensione (in questo caso delle dinamiche storiche e anche semplicemente della simbologia).
  • 14.
    Classe finale (preparazione dell’esame) Il docenteassegna un approfondimento da fare a coppie: l’industrializzazione in Germania. Gli alunni obiettano che non hanno il computer per la ricerca (=>poca abitudine a servirsi dei libri per cercare informazioni); il docente li indirizza al manuale. Restituzione del lavoro a coppie: presentazione orale con “banali” fogli di carta scritti a pennarello appesi alla lavagna. Morale: prendersi i tempi per il low tech.
  • 15.
    Progetto 360° Street Art Ladocente (collaboratrice: i docenti non hanno tutti lo stesso livello di responsabilità nella programmazione) consegna una scheda e spiega gli elementi fondamentali caratterizzanti la street art. Ciascun alunno ha il compito di approfondire la street art in uno dei paesi dell’Unione Europea. Gli alunni hanno a disposizione i PC e lavorano parte in classe, parte individualmente.
  • 16.
    Le lezioni dilingue: latino, spagnolo, tedesco, inglese • proiezione della correzione compiti • avvio attività con Quizlet • ricerca online di informazioni • LearningApp
  • 17.
    Cosa porto acasa • la scuola italiana non è la “figlia della serva” • la responsabilizzazione nell’uso dei devices è (sarebbe) necessaria: perché noi abbiamo bisogno di essere così occhiuti coi nostri alunni? • il digitale è una questione di didattica che ha due facce: quella della prassi in classe (anche formazione docenti) e quella del quadro pedagogico- normativo (in NRW: il curricolo, la modalità di svolgere le verifiche e gli esami finali)