www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 L’Unione Europea Cosa ha fatto : Ha creato un  fondo di sostegno finanziario  per i paesi in crisi Cosa servirebbe : Eurobonds o loro varianti Un piano per la crescita e coordinamento delle politiche fiscali
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Fondo per l’Euro: a cosa serve Gli obiettivi di questo fondo sono: Alleviare la  crisi del debito : Prestando soldi agli stati dell’area euro in difficoltà finanziaria Comprando i titoli  di stato dei paesi in difficoltà Alleviare la  crisi finanziaria : Prestando soldi alle banche con problemi di liquidità
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Il Fondo ha una  disponibilità  effettiva di  750 mld € , così ripartiti: 440 mld € dai  Paesi dell’Euro Zona  attraverso l’ EFSF 250 mld € dal  Fondo Monetario Internazionale  (FMI) 60 mld € dalla  Commissione Europea  attraverso l’EFSM Finora sono stati stanziati: 67,5 mld €  per l’ Irlanda 78 mld €  per il  Portogallo   In corso di stanziamento: 130 mld €  per la  Grecia  (che ha già ricevuto il via libera per 100 mld € di prestiti al di fuori di questo fondo) Fino a  106 mld €  per aiutare le  banche  in difficoltà a ricapitalizzarsi Fondo per l’Euro: quanto, dove, come
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Fondo per l’Euro: è sufficiente? NO! Il  fondo  era stato creato come supporto per  paesi “piccoli” ma è  insufficiente  per  paesi “grossi”  come Italia e Spagna Si sta pensando ad un meccanismo in cui il fondo dia solo una  garanzia parziale  in modo da supportare debiti per  1000 mld€ , ma i mercati hanno già bocciato questa soluzione Fondo per l’Euro Debito totale  Italia + Spagna Debiti Grecia + Portogallo + Irlanda
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Si è spesso parlato dei cosiddetti ‘Eurobonds’…ma  cosa sono ?  (In un recente libro verde, pubblicato il 23 Novembre, la Commissione Europea li ha definiti  Stability Bonds ) Si tratta di  debito pubblico emesso  congiuntamente  da tutti gli stati dell’Euro A   cosa potrebbero servire ? Aiuterebbero ad  uscire dalla crisi  garantendo agli stati in difficoltà  accesso  al  credito  ad un costo  sostenibile Ridurrebbero gli  attacchi speculativi  e i  movimenti di capitali  che penalizzano i paesi periferici in momenti di crisi Ridurrebbero la fragilità del  sistema finanziario  limitando l’esposizione delle banche ai debiti pubblici dei singoli stati Come  titolo di riferimento sicuro  per gli investitori mondiali (come alternativa ai titoli americani) Immagine da internet
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Allora perché non si fa subito?!  Ecco quali sono gli  ostacoli : Probabile necessità di  modificare  i  trattati  europei: tempi molto lunghi! Possibile  incremento  del  costo del debito  per i paesi più virtuosi Presenza di una  garanzia implicita  per cui  i paesi virtuosi  si dovrebbero accollare le perdite in caso di fallimento di un altro stato Minori incentivi  a ridurre il debito per i paesi meno virtuosi Per superare questi problemi sono state fatte molte  proposte ,  chiamiamole  Eurobonds ++ , alcune realizzabili  in tempi brevi  (potrebbero non richiedere la modifica dei trattati) Possibile soluzione immediata per  uscire dalla crisi ++ Per approfondire:  Commissione Europea ,  Baglioni e Cherubini (2011) ,  Euro-nomics ,  Muellbauer (2011) ,  Beck et al. (2011)
www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Gli  Eurobonds allevierebbero la crisi ? E come si potrebbero implementare?  La stessa  Commissione Europea ,   o un’entità simile all’ EFSF , potrebbe inziare ad emettere gli Eurobonds in tempi brevi, con l’obiettivo di: Acquistare  nuovi titoli di stato  emessi dai singoli paesi, dando così agli stati in difficoltà una fonte di accesso al credito ad un costo sostenibile e per un tempo sufficientemente lungo da permettere loro di implementare le riforme necessarie Acquistare  titoli  sul  mercato secondario  (cioè già esistenti), in particolare dalle banche, limitando così la loro esposizione ai debiti pubblici e abbassando i tassi di interesse comunemente pubblicati sui giornali MA  si tratterebbe comunque di una soluzione per il  breve periodo  perché la mancanza di crescita nel lungo periodo rimane una delle cause principali della crisi
I mercati stanno mettendo in discussione la capacità di alcuni stati di ripagare il debito: le  prospettive di crescita  sono troppo  basse!   In particolare l’ Italia  negli ultimi 15 anni   è cresciuta dello 0,75% all’anno La responsabilità è in primo luogo dei singoli stati ma anche a livello europeo si potrebbe: Proporre  politiche  rivolte maggiormente alla  crescita   di lungo periodo e non solamente all’austerità nel breve Aumentare il  coordinamento  delle politiche sia  economiche che fiscali Questo permetterebbe di  evitare squilibri  all’interno della zona Euro Molti economisti ritengono che per la  soppravvivenza  dell’ Euro  nel lungo periodo si debba arrivare ad una vera e propria  politica fiscale unitaria  (e.g.:  De Grauwe 2010 ) www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Ottobre 2011 Crescita e politica fiscale
La crisi dell’Euro. Parte prima: la crisi del debito – Novembre 2011 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Ringraziamo Francesco Caselli (London School of Economics) e Francesco Daveri (Università di Parma) per i commenti ricevuti. Presentazione a cura di Giuseppe Berlingieri e Fadi Hassan Se hai apprezzato la presentazione, inoltra il link ai tuoi amici e  sostieni il nostro progetto ! Per commenti, domande, informazioni scrivici a  [email_address]   www.quattrogatti.info

La crisi dell'euro: Parte seconda (le politiche di salvataggio)

  • 1.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 L’Unione Europea Cosa ha fatto : Ha creato un fondo di sostegno finanziario per i paesi in crisi Cosa servirebbe : Eurobonds o loro varianti Un piano per la crescita e coordinamento delle politiche fiscali
  • 2.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Fondo per l’Euro: a cosa serve Gli obiettivi di questo fondo sono: Alleviare la crisi del debito : Prestando soldi agli stati dell’area euro in difficoltà finanziaria Comprando i titoli di stato dei paesi in difficoltà Alleviare la crisi finanziaria : Prestando soldi alle banche con problemi di liquidità
  • 3.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Il Fondo ha una disponibilità effettiva di 750 mld € , così ripartiti: 440 mld € dai Paesi dell’Euro Zona attraverso l’ EFSF 250 mld € dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) 60 mld € dalla Commissione Europea attraverso l’EFSM Finora sono stati stanziati: 67,5 mld € per l’ Irlanda 78 mld € per il Portogallo In corso di stanziamento: 130 mld € per la Grecia (che ha già ricevuto il via libera per 100 mld € di prestiti al di fuori di questo fondo) Fino a 106 mld € per aiutare le banche in difficoltà a ricapitalizzarsi Fondo per l’Euro: quanto, dove, come
  • 4.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Fondo per l’Euro: è sufficiente? NO! Il fondo era stato creato come supporto per paesi “piccoli” ma è insufficiente per paesi “grossi” come Italia e Spagna Si sta pensando ad un meccanismo in cui il fondo dia solo una garanzia parziale in modo da supportare debiti per 1000 mld€ , ma i mercati hanno già bocciato questa soluzione Fondo per l’Euro Debito totale Italia + Spagna Debiti Grecia + Portogallo + Irlanda
  • 5.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Si è spesso parlato dei cosiddetti ‘Eurobonds’…ma cosa sono ? (In un recente libro verde, pubblicato il 23 Novembre, la Commissione Europea li ha definiti Stability Bonds ) Si tratta di debito pubblico emesso congiuntamente da tutti gli stati dell’Euro A cosa potrebbero servire ? Aiuterebbero ad uscire dalla crisi garantendo agli stati in difficoltà accesso al credito ad un costo sostenibile Ridurrebbero gli attacchi speculativi e i movimenti di capitali che penalizzano i paesi periferici in momenti di crisi Ridurrebbero la fragilità del sistema finanziario limitando l’esposizione delle banche ai debiti pubblici dei singoli stati Come titolo di riferimento sicuro per gli investitori mondiali (come alternativa ai titoli americani) Immagine da internet
  • 6.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Allora perché non si fa subito?! Ecco quali sono gli ostacoli : Probabile necessità di modificare i trattati europei: tempi molto lunghi! Possibile incremento del costo del debito per i paesi più virtuosi Presenza di una garanzia implicita per cui i paesi virtuosi si dovrebbero accollare le perdite in caso di fallimento di un altro stato Minori incentivi a ridurre il debito per i paesi meno virtuosi Per superare questi problemi sono state fatte molte proposte , chiamiamole Eurobonds ++ , alcune realizzabili in tempi brevi (potrebbero non richiedere la modifica dei trattati) Possibile soluzione immediata per uscire dalla crisi ++ Per approfondire: Commissione Europea , Baglioni e Cherubini (2011) , Euro-nomics , Muellbauer (2011) , Beck et al. (2011)
  • 7.
    www.quattrogatti.info La crisidell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Novembre 2011 Eurobonds Gli Eurobonds allevierebbero la crisi ? E come si potrebbero implementare? La stessa Commissione Europea , o un’entità simile all’ EFSF , potrebbe inziare ad emettere gli Eurobonds in tempi brevi, con l’obiettivo di: Acquistare nuovi titoli di stato emessi dai singoli paesi, dando così agli stati in difficoltà una fonte di accesso al credito ad un costo sostenibile e per un tempo sufficientemente lungo da permettere loro di implementare le riforme necessarie Acquistare titoli sul mercato secondario (cioè già esistenti), in particolare dalle banche, limitando così la loro esposizione ai debiti pubblici e abbassando i tassi di interesse comunemente pubblicati sui giornali MA si tratterebbe comunque di una soluzione per il breve periodo perché la mancanza di crescita nel lungo periodo rimane una delle cause principali della crisi
  • 8.
    I mercati stannomettendo in discussione la capacità di alcuni stati di ripagare il debito: le prospettive di crescita sono troppo basse! In particolare l’ Italia negli ultimi 15 anni è cresciuta dello 0,75% all’anno La responsabilità è in primo luogo dei singoli stati ma anche a livello europeo si potrebbe: Proporre politiche rivolte maggiormente alla crescita di lungo periodo e non solamente all’austerità nel breve Aumentare il coordinamento delle politiche sia economiche che fiscali Questo permetterebbe di evitare squilibri all’interno della zona Euro Molti economisti ritengono che per la soppravvivenza dell’ Euro nel lungo periodo si debba arrivare ad una vera e propria politica fiscale unitaria (e.g.: De Grauwe 2010 ) www.quattrogatti.info La crisi dell’Euro. Parte seconda: le politiche di salvataggio – Ottobre 2011 Crescita e politica fiscale
  • 9.
    La crisi dell’Euro.Parte prima: la crisi del debito – Novembre 2011 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Ringraziamo Francesco Caselli (London School of Economics) e Francesco Daveri (Università di Parma) per i commenti ricevuti. Presentazione a cura di Giuseppe Berlingieri e Fadi Hassan Se hai apprezzato la presentazione, inoltra il link ai tuoi amici e sostieni il nostro progetto ! Per commenti, domande, informazioni scrivici a [email_address] www.quattrogatti.info