La seconda rivoluzione industriale, iniziata nella metà dell'ottocento, ha portato a una crescita esponenziale dell'economia europea, ma ha anche esacerbato le disuguaglianze tra paesi industrializzati e arretrati, oltre ad aver generato crisi economiche strutturali. Innovazioni tecnologiche e scientifiche in vari settori, come l'elettricità e la medicina, hanno trasformato la società, dando impulso a nuove industrie, mentre il capitalismo finanziario ha cambiato le dinamiche tra banche e imprese. La crescente industrializzazione ha favorito anche la formazione di movimenti sociali e politiche di emancipazione, inclusa la lotta per i diritti delle donne e l'educazione di massa.