SHUNT DEI PENTOSI
FOSFATO
G-6-P
Med lez 9 shunt dei pentosi
FASE OSSIDATIVA
Med lez 9 shunt dei pentosi
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Solo Pentosi
Med lez 9 shunt dei pentosi
Solo NADPH
Med lez 9 shunt dei pentosi
Med lez 9 shunt dei pentosi
Med lez 9 shunt dei pentosi
Med lez 9 shunt dei pentosi
ROS
CYP
CITOCROMO
P450
REDUTTASI
Med lez 9 shunt dei pentosi
GLUCOSIO 6P DEIDROGENASI
 DIFETTO ENZIMATICO Più COMUNE (1/10000-50000)
 AFRICA, ASIA, AREA MEDITERRANEA
NO NORD DELLA GERMANIA
FAVISMO
STORIA del Favismo
 Pitagora di Samo nel V secolo d.c. ipotizzò che le fave potessero essere
pericolose e persino letali per gli esseri umani
 Nel 1905 Fermi-Martinetti e nel 1941 Luisada ne descrivevano le
caratteristiche
 Nel 1956 si scoprì che questi soggetti avevano in realtà il deficit di un enzima,
la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD)
• FAVISMO
• ANEMIA EMOLITICA INDOTTA da FARMACI
• ITTERO NEONATALE SEVERO
Le fave
 La pianta delle fave (Vicia faba) non necessitando dell’uso di
fertilizzanti molto probabilmente è stata una delle prime piante ad
essere coltivate dall’uomo in Asia e in Medioriente
 Contengono proteine per più del 25% del peso secco e alte
concentrazioni di due β-glucosidi (fino al 2% del peso secco): vicina
e convicina
 La vicina e convicina vanno incontro a idrolisi mediata dalle glucosidasi
presenti sia nella fave stesse sia nel tratto gastrointestinale,
rilasciando i rispettivi agliconi: divicina e isouramile
 Questi composti redox altamente sono reattivi e scatenano un attacco
di favismo
FAVISMO
 Il favismo è stato segnalato in 35 paesi e negli ultimi 40 anni sono stati
pubblicati articoli di più di 3000 casi, riguardanti perlopiù bambini, con 12
pubblicazioni riportanti ciascuna serie di 50 o più casi di favismo.
 Considerato che in Europa e negli USA l’incidenza di anemia emolitica acuta
autoimmune è stimata nell’ordine di 1 caso su 50 000 abitanti, il favismo
rimane uno dei più comuni tipi di anemia emolitica, specialmente tra i bambini.
 Sovrapposizione d’incidenza con quella
della Malaria:
FARMACI Primachina (antimalarico)
Dapsone (antibatterico, polmoniti)
Chinine antimalariche, aspirina
INFEZIONI epatite A-B, CMV,
polmoniti e febbre tifoide
ACIDOSI DIABETICA
FAVISMO
X-LINKED (200 MUTAZIONI)
NON RECESSIVO
In tutti i casi si tratta di un difetto derivante da un aumentato ritmo di
degradazione dell’enzima, infatti la G6PD normale ha una vita media stimata di 62
giorni e l’attività dell’enzima decresce rapidamente man mano che la cellula
invecchia.
La variante A- ha un’emivita di 13 giorni, mentre quella mediterranea di 1 ora.
L’anemia indotta nella variante mediterranea, vista la brevissima emivita
dell’enzima, insorge più rapidamente, è più severa e può essere precipitata da più
basse dosi della sostanza scatenante.
Inoltre nel favismo la G6PD presenta una minore affinità per il NADP+ rispetto
alla G6PD dei soggetti normali.
FAVISMO
 Una volta fatta la diagnosi di favismo, il suo management solitamente non è
difficile. Nei casi lievi una pronta idratazione e il trattamento sintomatico
sono sufficienti mentre i casi più severi possono richiedere l’ospedalizzazione.
 L’adulto o il bambino affetto da crisi emolitica severa rappresenta, come ogni
altra anemia emolitica acuta, un’emergenza medica che richiede un’azione
immediata, come una trasfusione di sangue. Fortunatamente, diversamente
dalle altre forme di anemia emolitica, quella indotta da favismo tende ad
autolimitarsi (se il soggetto non ingerisce più fave).
FAVISMO
Med lez 9 shunt dei pentosi
G-6-P

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Med lez 9 shunt dei pentosi

  • 25. ROS
  • 28. GLUCOSIO 6P DEIDROGENASI  DIFETTO ENZIMATICO Più COMUNE (1/10000-50000)  AFRICA, ASIA, AREA MEDITERRANEA NO NORD DELLA GERMANIA FAVISMO
  • 29. STORIA del Favismo  Pitagora di Samo nel V secolo d.c. ipotizzò che le fave potessero essere pericolose e persino letali per gli esseri umani  Nel 1905 Fermi-Martinetti e nel 1941 Luisada ne descrivevano le caratteristiche  Nel 1956 si scoprì che questi soggetti avevano in realtà il deficit di un enzima, la glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD) • FAVISMO • ANEMIA EMOLITICA INDOTTA da FARMACI • ITTERO NEONATALE SEVERO
  • 30. Le fave  La pianta delle fave (Vicia faba) non necessitando dell’uso di fertilizzanti molto probabilmente è stata una delle prime piante ad essere coltivate dall’uomo in Asia e in Medioriente  Contengono proteine per più del 25% del peso secco e alte concentrazioni di due β-glucosidi (fino al 2% del peso secco): vicina e convicina  La vicina e convicina vanno incontro a idrolisi mediata dalle glucosidasi presenti sia nella fave stesse sia nel tratto gastrointestinale, rilasciando i rispettivi agliconi: divicina e isouramile  Questi composti redox altamente sono reattivi e scatenano un attacco di favismo
  • 31. FAVISMO  Il favismo è stato segnalato in 35 paesi e negli ultimi 40 anni sono stati pubblicati articoli di più di 3000 casi, riguardanti perlopiù bambini, con 12 pubblicazioni riportanti ciascuna serie di 50 o più casi di favismo.  Considerato che in Europa e negli USA l’incidenza di anemia emolitica acuta autoimmune è stimata nell’ordine di 1 caso su 50 000 abitanti, il favismo rimane uno dei più comuni tipi di anemia emolitica, specialmente tra i bambini.  Sovrapposizione d’incidenza con quella della Malaria:
  • 32. FARMACI Primachina (antimalarico) Dapsone (antibatterico, polmoniti) Chinine antimalariche, aspirina INFEZIONI epatite A-B, CMV, polmoniti e febbre tifoide ACIDOSI DIABETICA
  • 34. In tutti i casi si tratta di un difetto derivante da un aumentato ritmo di degradazione dell’enzima, infatti la G6PD normale ha una vita media stimata di 62 giorni e l’attività dell’enzima decresce rapidamente man mano che la cellula invecchia. La variante A- ha un’emivita di 13 giorni, mentre quella mediterranea di 1 ora. L’anemia indotta nella variante mediterranea, vista la brevissima emivita dell’enzima, insorge più rapidamente, è più severa e può essere precipitata da più basse dosi della sostanza scatenante. Inoltre nel favismo la G6PD presenta una minore affinità per il NADP+ rispetto alla G6PD dei soggetti normali. FAVISMO
  • 35.  Una volta fatta la diagnosi di favismo, il suo management solitamente non è difficile. Nei casi lievi una pronta idratazione e il trattamento sintomatico sono sufficienti mentre i casi più severi possono richiedere l’ospedalizzazione.  L’adulto o il bambino affetto da crisi emolitica severa rappresenta, come ogni altra anemia emolitica acuta, un’emergenza medica che richiede un’azione immediata, come una trasfusione di sangue. Fortunatamente, diversamente dalle altre forme di anemia emolitica, quella indotta da favismo tende ad autolimitarsi (se il soggetto non ingerisce più fave). FAVISMO
  • 37. G-6-P