Il documento analizza il movimento della scapigliatura in Italia, evidenziando la sua reazione al romanticismo classico e alle strutture borghesi, attraverso un linguaggio innovativo e tematiche provocatorie. Milano è individuata come centro culturale chiave dopo l'unità d'Italia, mentre gli scapigliati si delineano come figure di artisti ribelli e poliedrici. Si sottolinea la scarsità di organicità nel movimento e la sua eredità verso il futurismo.