Social media, comunicazione
e nuove relazioni sociali
Marco Vagnozzi
Educatore – CeIS Genova
Dottore di ricerca in Lingue, Culture e Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione
Nativi digitali ?
• In un articolo del 2001 Prensky definisce
digital natives i nati dopo il 1990, attribuendo
loro queste caratteristiche:
- Facilità d’uso delle nuove tecnologie
- Velocità di esecuzione
- Pensiero non sequenziale ma multitasking
Siamo sicuri che sia così? E’ solo una questione
anagrafica? Ed è il digitale a trasformare così le
nuove generazioni?
Aspetti interessanti
• Tempo impiegato sulla Rete e nell’uso dei
media. Questi strumenti occupano il nostro
tempo di lavoro come il cosiddetto “tempo
libero”
• Relazioni
• Pubblico vs. privato
• Aspetti sociali vs. individualismo
• Upload e download: quali conseguenze?
Tempo
• Perdita di tempo (Borgato et al., 2009)
• Horror vacui: non c’è più un tempo libero dai
media
• Velocità e multitasking
• Aspetti legati alla riflessione critica e alla
metaconoscenza. C’è tempo per riflettere sulla
qualità delle informazioni?
Relazioni
• Nuovo modo di rapportarsi al lavoro [ES: aziende che
controllano profili su Facebook o selezionano tramite
Linkedin]
• Nuova economia? Sempre più attenzione all’interesse
del consumatore. Si va verso un consumo on demand.
Ruolo centrale della fiducia tra pari (peer trust).
• Ci si conosce e ci si incontra anche grazie ai social
network
• Non c’è più una distinzione tra “reale” e “virtuale” ma
una sorta di perenne virtualità reale.
• Comunicazione diretta o indiretta?
• Comunicazione impersonale ?
Pubblico e privato
• Esiste ancora una dimensione privata?
• Dal blog come diario in Rete al tutto sulla Rete
• E’ possibile, da questo punto di vista, l’esercizio
del controllo? E, inoltre, è utile il controllo o
piuttosto la responsabilizzazione?
• Immagine di sé, auto-rappresentazione
(spesso fedele alla realtà, ma non sempre)
• Costruzione identitaria
Network sociali ?
• Moltissime comunità d’interesse. Che tipo di
partecipazione veicolano?
• Nella partecipazione sociale viene prima la
Rete? [ES: Popolo Viola; Movimento 5 Stelle]
• Il Web 2.0 (blog, social network, wiki ecc.) è
realmente così animato da spinte sociali? O
piuttosto è fortemente individualista ? C’è
davvero un’economia del dono (Aime e
Cossetta, 2010) e questo donare è così
disinteressato?
Upload e download
• Download legale o illegale: necessità di
mutamenti a livello legislativo
• Qualità dei contenuti: veridicità, originalità,
valore intellettuale.
• Comportamenti a rischio sulla Rete:
cyberbullismo, sostituzione o furto di identità,
sexting, diffamazione o minaccia, Internet
addiction.

Social media, comunicazione e nuove relazioni sociali

  • 1.
    Social media, comunicazione enuove relazioni sociali Marco Vagnozzi Educatore – CeIS Genova Dottore di ricerca in Lingue, Culture e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
  • 2.
    Nativi digitali ? •In un articolo del 2001 Prensky definisce digital natives i nati dopo il 1990, attribuendo loro queste caratteristiche: - Facilità d’uso delle nuove tecnologie - Velocità di esecuzione - Pensiero non sequenziale ma multitasking Siamo sicuri che sia così? E’ solo una questione anagrafica? Ed è il digitale a trasformare così le nuove generazioni?
  • 3.
    Aspetti interessanti • Tempoimpiegato sulla Rete e nell’uso dei media. Questi strumenti occupano il nostro tempo di lavoro come il cosiddetto “tempo libero” • Relazioni • Pubblico vs. privato • Aspetti sociali vs. individualismo • Upload e download: quali conseguenze?
  • 4.
    Tempo • Perdita ditempo (Borgato et al., 2009) • Horror vacui: non c’è più un tempo libero dai media • Velocità e multitasking • Aspetti legati alla riflessione critica e alla metaconoscenza. C’è tempo per riflettere sulla qualità delle informazioni?
  • 5.
    Relazioni • Nuovo mododi rapportarsi al lavoro [ES: aziende che controllano profili su Facebook o selezionano tramite Linkedin] • Nuova economia? Sempre più attenzione all’interesse del consumatore. Si va verso un consumo on demand. Ruolo centrale della fiducia tra pari (peer trust). • Ci si conosce e ci si incontra anche grazie ai social network • Non c’è più una distinzione tra “reale” e “virtuale” ma una sorta di perenne virtualità reale. • Comunicazione diretta o indiretta? • Comunicazione impersonale ?
  • 6.
    Pubblico e privato •Esiste ancora una dimensione privata? • Dal blog come diario in Rete al tutto sulla Rete • E’ possibile, da questo punto di vista, l’esercizio del controllo? E, inoltre, è utile il controllo o piuttosto la responsabilizzazione? • Immagine di sé, auto-rappresentazione (spesso fedele alla realtà, ma non sempre) • Costruzione identitaria
  • 7.
    Network sociali ? •Moltissime comunità d’interesse. Che tipo di partecipazione veicolano? • Nella partecipazione sociale viene prima la Rete? [ES: Popolo Viola; Movimento 5 Stelle] • Il Web 2.0 (blog, social network, wiki ecc.) è realmente così animato da spinte sociali? O piuttosto è fortemente individualista ? C’è davvero un’economia del dono (Aime e Cossetta, 2010) e questo donare è così disinteressato?
  • 8.
    Upload e download •Download legale o illegale: necessità di mutamenti a livello legislativo • Qualità dei contenuti: veridicità, originalità, valore intellettuale. • Comportamenti a rischio sulla Rete: cyberbullismo, sostituzione o furto di identità, sexting, diffamazione o minaccia, Internet addiction.