CORSO DI STORIA  DELLA PEDAGOGIA Prof.ssa Eleonora Guglielman SSIS LAZIO 2007-2007 Indirizzi Tecnologico, Economico-Giuridico Pedagogia e Scienze  dell’Educazione nella cultura contemporanea
02. Dall’Attivismo alle pedagogie contemporanee
La crisi della pedagogia attivista La crisi dell’attivismo negli Stati Uniti si verifica quando l’URSS mette in orbita lo  Sputnik   (1957): la corsa allo spazio registra un arresto, tutto il sistema scolastico ed educativo viene messo in crisi
La conferenza di Woods Hole Nel 1959 a  Woods Hole , USA, matematici, fisici, biologi, chimici, psicologi e pedagogisti si riuniscono per studiare i sistemi più efficaci per rinnovare l’insegnamento scientifico
Rifondare la pedagogia Le istanze comuni: Ridurre l’emarginazione Migliorare la vita scolastica Migliorare la qualità dell’educazione e dell’istruzione ottimizzare insegnamento  e apprendimento
Le procedure Programmazione e progettazione Individuazione degli obiettivi, degli strumenti, dei metodi Strutturazione dei contenuti Messa a punto di strumenti di controllo e valutazione Conoscenza della personalità degli allievi
Il fine da raggiungere Pedagogia del Novecento: scuola dell’inclusione Tutti devono essere in grado di ottenere le stesse prestazioni in termini di risultati scolastici  Annullamento delle differenze sociali, economiche, culturali Pedagogia dell’Ottocento:  scuola dell’alfabetizzazione Tutti devono avere accesso alla cultura di base Lotta all’analfabetismo che coinvolgeva l’80% della popolazione
Il Bureau International d’ É ducation Fondato nel 1925 dall’educatore Claparède a Ginevra, a partire dal 1947 organizza insieme all’ONU delle conferenze sull’educazione Da queste conferenze nasce una serie di  raccomandazioni  indirizzate ai Ministeri dell’istruzione di tutti i paesi
Jerome Bruner e  il superamento dell’attivismo È l’educatore di punta presente a Woods Hole; polemizza con Dewey sostenendo che l’educazione non va vista come adattamento alla vita sociale, ma come mezzo di trasformazione della cultura e della società
Lo studio del comportamento Il comportamentismo prende il nome dall’attenzione allo studio del comportamento umano, inteso come studio dei processi e dei fenomeni direttamente osservabili e quantificabili. Finalità  = spiegare in maniera scientifica i  comportamenti individuali e i fattori    ambientali che li condizionano
Il rifiuto del mentalismo Il comportamento umano  può essere descritto solo in termini di dati osservabili: non è possibile alcuna forma di introspezione o indagine interiore, poiché la mente non è conoscibile. L’unico metodo per studiare il comportamento è quindi quello  osservativo , che si serve di strumenti scientifici di misurazione.
Il comportamento si apprende Il comportamento manifesto dell’individuo non è autoprodotto, ma si acquisisce dall’esterno:  S R stimolo risposta Si riceve dall’esterno Si apprende: non è il prodotto interno dell’organismo
Tutti i comportamenti sono appresi   Apprendimento  = insieme di modificazioni del comportamento dell’individuo provocate dalla sua interazione con l’ambiente. Tutti i comportamenti sono appresi, anche quelli verbali e motori.
La risposta Ogni comportamento deriva da un’associazione tra la percezione di uno stimolo e l’attuazione di una risposta comportamentale ;  S R la risposta è una manifestazione comportamentale osservabile.
Il condizionamento secondo Pavlov Riflesso incondizionato  = è il riflesso spontaneo, frutto di una reazione fisiologica Riflesso condizionato  = una risposta associata a uno stimolo che in origine non la provocava
Dopo diversi rinforzi si stabilisce  la risposta condizionata Stimolo condizionato Stimolo incondizionato Risposta condizionata Suono del campanello Cibo   Salivazione
Ivan Pavlov (1849-1936) Il condizionamento può modellare il comportamento grazie alla ripetizione nel tempo dello stimolo; per Pavlov educazione e istruzione sono il risultato dello stabilirsi di nuove connessioni nervose.
Edward L. Thorndike (1874-1949)   Secondo Thorndike l’apprendimento è un processo meccanico, che non necessita del pensiero o del ragionamento.
Thorndike Secondo Thorndike: 1. la connessione tra stimolo e risposta si consolida con la  ripetizione 2. le connessioni tra stimolo e riposta vengono rinforzate se producono un  effetto soddisfacente  per il soggetto
Sul piano dell’apprendimento:   Apprendiamo determinate risposte anziché altre a seconda dell’ effetto  che possono avere, in una serie di prove ed errori; l’esercizio contribuisce all’apprendimento. La  punizione  non serve a scoraggiare i comportamenti scorretti se una connessione stimolo-risposta è consolidata con effetto soddisfacente.
Due modelli di condizionamento Condizionamento classico  = risposta involontaria e automatica Condizionamento operante  = risposta volontaria e controllata dal soggetto
Il condizionamento classico Ciascun soggetto impara a rispondere all’ambiente: il comportamento dipende dalla  ripetizione  dello stimolo, dalla  frequenza  dell’associazione S-R, dall’ intensità  dello stimolo (es. eventi traumatici).
Il condizionamento operante Il soggetto ha un ruolo attivo nella selezione e organizzazione delle risposte, quindi il comportamento non è solo un fattore esterno. Il rinforzo consiste nella  soddisfazione  che segue la risposta appropriata.
Burrhus Frederic Skinner  (1904-1990) Professore di psicologia ad Harvard, applica le scoperte di Thorndike al campo dell’apprendimento e individua nel  rinforzo positivo  la chiave per acquisire con successo nuove conoscenze S R Rinforzo positivo Rinforzo negativo
L’importanza del rinforzo La cultura può essere definita come una serie di  rinforzi  contingenti e contestualizzati; la  motivazione  è una conseguenza dell’apprendimento, non qualcosa che lo precede.
L’apprendimento è sequenziale E’ un processo dal semplice al complesso, secondo una modalità di insegnamento e apprendimento di tipo trasmissivo e imitativo.
L’istruzione programmata E’ una tecnologia didattica elaborata da Skinner nel 1954, consistente  nell’articolare il percorso formativo in  unità minime , ciascuna delle quali è seguita da un rinforzo positivo. Le unità minime sono step elementari sotto forma di domanda e risposta, disposti in ordine progressivo .
Ciascuno degli step include: L’ unità  di informazione Il  controllo , ossia la verifica che la  prestazione dell’allievo risponda  all’obiettivo Il  feedback  dell’allievo La sequenza del percorso
Un esempio
Caratteristiche di un percorso  di istruzione programmata È  interattivo : è presente il feedback È strutturato in maniera  verticale È  individualizzato : risponde ai ritmi del singolo allievo
Un percorso individualizzato Ciascun allievo risponde attivamente a domande e problemi e riceve un feedback immediato: quindi l’intervento formativo è  individualizzato . L’insegnamento è una forma di  condizionamento progressivo  e di modellaggio, con l’uso del rinforzo positivo; l’allievo ha un ruolo autonomo.
Le macchine per insegnare L’istruzione programmata trova una sua applicazione didattica nelle macchine per insegnare, dispositivi che si diffondono negli USA intorno agli anni ‘60
La prima macchina per insegnare Risale al 1924, ad opera dello psicologo Sidney Pressey: è una pulsantiera che gli studenti usano per rispondere ai quesiti e avere un feedback immediato
Una sequenza di istruzione programmata su una macchina per insegnare
L’associazionismo L’istruzione programmata si basa sull’idea dell’ associazionismo : l’apprendimento deriva da associazioni di elementi semplici. Questi elementi possono essere descritti come obiettivi comportamentali, quindi connessioni stimolo-risposta.
L’apprendimento è una  modifica del comportamento Associazioni tra elementi Connessioni stimolo-risposta Creazione di abitudini, da quelle senso-motorie a quelle superiori
La scienza dell’istruzione Insegnare significa condizionare l’apprendimento con la pianificazione dei contenuti didattici e degli obiettivi; per ogni tipo di apprendimento si possono individuare le condizioni più idonee. Nasce la  programmazione didattica .
Gli effetti dell’insegnamento Il docente programma l’intervento didattico e verifica tramite osservazione e quantificazione gli effetti sull’allievo, che costituiscono un suo comportamento manifesto.
Funzionalità dell’errore Il pedagogista americano Crowder aggiunge alle macchine di Pressey e Skinner un ruolo chiave per la  risposta errata , che diventa occasione per fornire supplementi di informazione.
 
Diffusione delle  macchine per insegnare Paesi che hanno fatto uso di queste tecnologie: USA URSS Germania Regno Unito UNIVERSITA’ INDUSTRIE ESERCITO
Il Mastery Learning Il  Mastery Learning  è una tecnica di formazione che si prefigge di far raggiungere a tutti gli allievi un elevato livello di apprendimento.  Letteralmente significa “apprendimento per la padronanza”: ossia padroneggiare le conoscenze e le abilità complesse.
Benjamin S. Bloom  (1913-1999) Pedagogista statunitense, uno dei maggiori teorizzatori e sostenitori del Mastery Learning, elabora questa tecnica per elaborare percorsi in cui tutti gli allievi raggiungano gli stessi traguardi
I vantaggi del Mastery Learning Insegnamento tradizionale Mastery  Learning Percentuale di allievi migliori 20% - 30% 90%
Il percorso di Mastery Learning Definizione degli obiettivi Unità didattiche (circa 2 settimane di lavoro) Materiali didattici Strumenti di valutazione Strategie di recupero Prova di valutazione sommativa
La valutazione Il Mastery Learning prevede procedure specifiche di verifica e valutazione degli apprendimenti: Valutazione formativa Valutazione sommativa Per   adattare le azioni didattiche alle esigenze degli allievi Per verificare e certificare le conoscenze al termine del percorso
La valutazione formativa Il  Mastery Learning prevede una serie di momenti di valutazione in itinere finalizzata a fornire informazioni circa lo stato di avanzamento del processo apprenditivo; se l’allievo non supera le prove di verifica vengono messe in atto delle  strategie di recupero .
Unità  didattica Unità  successiva Recupero verifica Se la prova di verifica viene superata si procede all’unità successiva, altrimenti si mettono in atto le modalità di recupero. Questa verifica intermedia prende il nome di  valutazione formativa  .
Il presupposto del Mastery Learning Il presupposto è che l’attività del soggetto possa essere regolata, programmata e incanalata:  il Mastery Learning è quindi  una forma di modellaggio e condizionamento .
Da notare: Il rinforzo è sistematico e il feedback è immediato  L’apprendimento è individualizzato
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Storia della Pedagogia 02

  • 1.
    CORSO DI STORIA DELLA PEDAGOGIA Prof.ssa Eleonora Guglielman SSIS LAZIO 2007-2007 Indirizzi Tecnologico, Economico-Giuridico Pedagogia e Scienze dell’Educazione nella cultura contemporanea
  • 2.
    02. Dall’Attivismo allepedagogie contemporanee
  • 3.
    La crisi dellapedagogia attivista La crisi dell’attivismo negli Stati Uniti si verifica quando l’URSS mette in orbita lo Sputnik (1957): la corsa allo spazio registra un arresto, tutto il sistema scolastico ed educativo viene messo in crisi
  • 4.
    La conferenza diWoods Hole Nel 1959 a Woods Hole , USA, matematici, fisici, biologi, chimici, psicologi e pedagogisti si riuniscono per studiare i sistemi più efficaci per rinnovare l’insegnamento scientifico
  • 5.
    Rifondare la pedagogiaLe istanze comuni: Ridurre l’emarginazione Migliorare la vita scolastica Migliorare la qualità dell’educazione e dell’istruzione ottimizzare insegnamento e apprendimento
  • 6.
    Le procedure Programmazionee progettazione Individuazione degli obiettivi, degli strumenti, dei metodi Strutturazione dei contenuti Messa a punto di strumenti di controllo e valutazione Conoscenza della personalità degli allievi
  • 7.
    Il fine daraggiungere Pedagogia del Novecento: scuola dell’inclusione Tutti devono essere in grado di ottenere le stesse prestazioni in termini di risultati scolastici Annullamento delle differenze sociali, economiche, culturali Pedagogia dell’Ottocento: scuola dell’alfabetizzazione Tutti devono avere accesso alla cultura di base Lotta all’analfabetismo che coinvolgeva l’80% della popolazione
  • 8.
    Il Bureau Internationald’ É ducation Fondato nel 1925 dall’educatore Claparède a Ginevra, a partire dal 1947 organizza insieme all’ONU delle conferenze sull’educazione Da queste conferenze nasce una serie di raccomandazioni indirizzate ai Ministeri dell’istruzione di tutti i paesi
  • 9.
    Jerome Bruner e il superamento dell’attivismo È l’educatore di punta presente a Woods Hole; polemizza con Dewey sostenendo che l’educazione non va vista come adattamento alla vita sociale, ma come mezzo di trasformazione della cultura e della società
  • 10.
    Lo studio delcomportamento Il comportamentismo prende il nome dall’attenzione allo studio del comportamento umano, inteso come studio dei processi e dei fenomeni direttamente osservabili e quantificabili. Finalità = spiegare in maniera scientifica i comportamenti individuali e i fattori ambientali che li condizionano
  • 11.
    Il rifiuto delmentalismo Il comportamento umano può essere descritto solo in termini di dati osservabili: non è possibile alcuna forma di introspezione o indagine interiore, poiché la mente non è conoscibile. L’unico metodo per studiare il comportamento è quindi quello osservativo , che si serve di strumenti scientifici di misurazione.
  • 12.
    Il comportamento siapprende Il comportamento manifesto dell’individuo non è autoprodotto, ma si acquisisce dall’esterno: S R stimolo risposta Si riceve dall’esterno Si apprende: non è il prodotto interno dell’organismo
  • 13.
    Tutti i comportamentisono appresi Apprendimento = insieme di modificazioni del comportamento dell’individuo provocate dalla sua interazione con l’ambiente. Tutti i comportamenti sono appresi, anche quelli verbali e motori.
  • 14.
    La risposta Ognicomportamento deriva da un’associazione tra la percezione di uno stimolo e l’attuazione di una risposta comportamentale ; S R la risposta è una manifestazione comportamentale osservabile.
  • 15.
    Il condizionamento secondoPavlov Riflesso incondizionato = è il riflesso spontaneo, frutto di una reazione fisiologica Riflesso condizionato = una risposta associata a uno stimolo che in origine non la provocava
  • 16.
    Dopo diversi rinforzisi stabilisce la risposta condizionata Stimolo condizionato Stimolo incondizionato Risposta condizionata Suono del campanello Cibo Salivazione
  • 17.
    Ivan Pavlov (1849-1936)Il condizionamento può modellare il comportamento grazie alla ripetizione nel tempo dello stimolo; per Pavlov educazione e istruzione sono il risultato dello stabilirsi di nuove connessioni nervose.
  • 18.
    Edward L. Thorndike(1874-1949) Secondo Thorndike l’apprendimento è un processo meccanico, che non necessita del pensiero o del ragionamento.
  • 19.
    Thorndike Secondo Thorndike:1. la connessione tra stimolo e risposta si consolida con la ripetizione 2. le connessioni tra stimolo e riposta vengono rinforzate se producono un effetto soddisfacente per il soggetto
  • 20.
    Sul piano dell’apprendimento: Apprendiamo determinate risposte anziché altre a seconda dell’ effetto che possono avere, in una serie di prove ed errori; l’esercizio contribuisce all’apprendimento. La punizione non serve a scoraggiare i comportamenti scorretti se una connessione stimolo-risposta è consolidata con effetto soddisfacente.
  • 21.
    Due modelli dicondizionamento Condizionamento classico = risposta involontaria e automatica Condizionamento operante = risposta volontaria e controllata dal soggetto
  • 22.
    Il condizionamento classicoCiascun soggetto impara a rispondere all’ambiente: il comportamento dipende dalla ripetizione dello stimolo, dalla frequenza dell’associazione S-R, dall’ intensità dello stimolo (es. eventi traumatici).
  • 23.
    Il condizionamento operanteIl soggetto ha un ruolo attivo nella selezione e organizzazione delle risposte, quindi il comportamento non è solo un fattore esterno. Il rinforzo consiste nella soddisfazione che segue la risposta appropriata.
  • 24.
    Burrhus Frederic Skinner (1904-1990) Professore di psicologia ad Harvard, applica le scoperte di Thorndike al campo dell’apprendimento e individua nel rinforzo positivo la chiave per acquisire con successo nuove conoscenze S R Rinforzo positivo Rinforzo negativo
  • 25.
    L’importanza del rinforzoLa cultura può essere definita come una serie di rinforzi contingenti e contestualizzati; la motivazione è una conseguenza dell’apprendimento, non qualcosa che lo precede.
  • 26.
    L’apprendimento è sequenzialeE’ un processo dal semplice al complesso, secondo una modalità di insegnamento e apprendimento di tipo trasmissivo e imitativo.
  • 27.
    L’istruzione programmata E’una tecnologia didattica elaborata da Skinner nel 1954, consistente nell’articolare il percorso formativo in unità minime , ciascuna delle quali è seguita da un rinforzo positivo. Le unità minime sono step elementari sotto forma di domanda e risposta, disposti in ordine progressivo .
  • 28.
    Ciascuno degli stepinclude: L’ unità di informazione Il controllo , ossia la verifica che la prestazione dell’allievo risponda all’obiettivo Il feedback dell’allievo La sequenza del percorso
  • 29.
  • 30.
    Caratteristiche di unpercorso di istruzione programmata È interattivo : è presente il feedback È strutturato in maniera verticale È individualizzato : risponde ai ritmi del singolo allievo
  • 31.
    Un percorso individualizzatoCiascun allievo risponde attivamente a domande e problemi e riceve un feedback immediato: quindi l’intervento formativo è individualizzato . L’insegnamento è una forma di condizionamento progressivo e di modellaggio, con l’uso del rinforzo positivo; l’allievo ha un ruolo autonomo.
  • 32.
    Le macchine perinsegnare L’istruzione programmata trova una sua applicazione didattica nelle macchine per insegnare, dispositivi che si diffondono negli USA intorno agli anni ‘60
  • 33.
    La prima macchinaper insegnare Risale al 1924, ad opera dello psicologo Sidney Pressey: è una pulsantiera che gli studenti usano per rispondere ai quesiti e avere un feedback immediato
  • 34.
    Una sequenza diistruzione programmata su una macchina per insegnare
  • 35.
    L’associazionismo L’istruzione programmatasi basa sull’idea dell’ associazionismo : l’apprendimento deriva da associazioni di elementi semplici. Questi elementi possono essere descritti come obiettivi comportamentali, quindi connessioni stimolo-risposta.
  • 36.
    L’apprendimento è una modifica del comportamento Associazioni tra elementi Connessioni stimolo-risposta Creazione di abitudini, da quelle senso-motorie a quelle superiori
  • 37.
    La scienza dell’istruzioneInsegnare significa condizionare l’apprendimento con la pianificazione dei contenuti didattici e degli obiettivi; per ogni tipo di apprendimento si possono individuare le condizioni più idonee. Nasce la programmazione didattica .
  • 38.
    Gli effetti dell’insegnamentoIl docente programma l’intervento didattico e verifica tramite osservazione e quantificazione gli effetti sull’allievo, che costituiscono un suo comportamento manifesto.
  • 39.
    Funzionalità dell’errore Ilpedagogista americano Crowder aggiunge alle macchine di Pressey e Skinner un ruolo chiave per la risposta errata , che diventa occasione per fornire supplementi di informazione.
  • 40.
  • 41.
    Diffusione delle macchine per insegnare Paesi che hanno fatto uso di queste tecnologie: USA URSS Germania Regno Unito UNIVERSITA’ INDUSTRIE ESERCITO
  • 42.
    Il Mastery LearningIl Mastery Learning è una tecnica di formazione che si prefigge di far raggiungere a tutti gli allievi un elevato livello di apprendimento. Letteralmente significa “apprendimento per la padronanza”: ossia padroneggiare le conoscenze e le abilità complesse.
  • 43.
    Benjamin S. Bloom (1913-1999) Pedagogista statunitense, uno dei maggiori teorizzatori e sostenitori del Mastery Learning, elabora questa tecnica per elaborare percorsi in cui tutti gli allievi raggiungano gli stessi traguardi
  • 44.
    I vantaggi delMastery Learning Insegnamento tradizionale Mastery Learning Percentuale di allievi migliori 20% - 30% 90%
  • 45.
    Il percorso diMastery Learning Definizione degli obiettivi Unità didattiche (circa 2 settimane di lavoro) Materiali didattici Strumenti di valutazione Strategie di recupero Prova di valutazione sommativa
  • 46.
    La valutazione IlMastery Learning prevede procedure specifiche di verifica e valutazione degli apprendimenti: Valutazione formativa Valutazione sommativa Per adattare le azioni didattiche alle esigenze degli allievi Per verificare e certificare le conoscenze al termine del percorso
  • 47.
    La valutazione formativaIl Mastery Learning prevede una serie di momenti di valutazione in itinere finalizzata a fornire informazioni circa lo stato di avanzamento del processo apprenditivo; se l’allievo non supera le prove di verifica vengono messe in atto delle strategie di recupero .
  • 48.
    Unità didatticaUnità successiva Recupero verifica Se la prova di verifica viene superata si procede all’unità successiva, altrimenti si mettono in atto le modalità di recupero. Questa verifica intermedia prende il nome di valutazione formativa .
  • 49.
    Il presupposto delMastery Learning Il presupposto è che l’attività del soggetto possa essere regolata, programmata e incanalata: il Mastery Learning è quindi una forma di modellaggio e condizionamento .
  • 50.
    Da notare: Ilrinforzo è sistematico e il feedback è immediato L’apprendimento è individualizzato
  • 51.
    Attribuzione - Noncommerciale - Condividi allo stesso modo http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/deed.it