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Alessio Zazzarini
La mission di un’azienda che aspiri a diventare leader nel
settore di competenza sia di garantire all’utente la miglior
esperienza mai provata: prima, dopo e durante la
fruizione. Per raggiungere tale obiettivo l’organizzazione
non può fare a meno di porre al centro del suo sistema
l’utente e la “user research” come elemento coordinatore
dei vari reparti.

 Quest’approccio “user driven corporation compenetrato
                   user        corporation”,
nella cultura aziendale, suffragato da un sistema di
“knowledge management” evoluto e applicato ad uno
sviluppo del prodotto iterativo, ritengo sia il più
                                              l
performante possibile.
Ux research olistica
Se l’azienda si sta affacciando ad un nuovo e poco
conosciuto mercato dovrà indagare i competitor
            mercato,
per intercettare l’utenza e definire il problema
oggetto d’analisi

Alla fine e all’inizio di ogni task di ricerca tutto il
team che si occupa dell’user experience si
confronterà con il resto dei reparti aziendali
il primo passo, ammesso di conoscere già lo stato dell’arte del
settore in analisi, è di mettersi in ascolto degli spazi sociali del web
                                                                     web.
In questo modo analizzando le “mentions” si avrà:

 una prima idea del sentiment verso il servizio che si intende fornire
suggerimenti interessanti sul target verso cui rivolgersi
 una prima infarinatura sui bisogni da soddisfare
delle informazioni sui competitor



Ritengo che l’ascolto del web sia parte essenziale della strategia da
attuare prima durante e dopo il “go to market”
Il primo round di ricerca, di approccio
etnografico,
etnografico servirà per avere un’idea precisa
dell’utilizzo del servizio dei competitor in
contesti reali.

La tecnica impiegata sarà la “contextual inquiry
                              contextual inquiry”
perché malgrado il grande dispendio di risorse
produrrà un pattern di informazioni difficilmente
raccoglibili in altro modo.

Infine concluderei la visita con un’intervista non
strutturata di durata non eccessiva per acquisire
informazioni aggiuntive.
A questo punto l’azienda dovrebbe avere un’idea
del concept che si appresta a sviluppare, ma ha
bisogno di discernere tra “must have” e “nice to
have”: si organizzeranno a tale scopo dei focus
group.
group



I dati raccolti e i numerosi “profili utenti
                              profili utenti”
dovrebbero consentire di sviluppare, in
collaborazione con gli altri team aziendali, una
prima versione di “personas e “scenarios
                      personas”
                      personas    scenarios”:
                                  scenarios
Raggiunta una buona conoscenza degli utenti e dei loro
bisogni si dovrebbe essere in grado di descrivere con
certezza le key features che il prodotto/servizio dovrà
avere. Saranno proprio queste l’oggetto dei “competive
                                              competive
usability tests successivi.
          tests”



 Lo scopo di questo task produrre per ogni key feature
un insieme di requisiti che garantiranno all’utente la
miglior esperienza di fruizione mai esperita.
La metodologia che ritengo sia più appropriata in
questo momento è l’approccio agile “feature driven
development” che essendo, nel caso in esame,
totalmente immersa nell’user experience design,
definirei “user needs driven development”.

Inoltre accompagneranno lo sviluppo di template
problematici degli “open card sorting .
                    open      sorting”

Contemporaneamente continui test con paper
prototypes su piccoli gruppi di utenti di 2-4 elementi
assicureranno una sperimentazione continuata sui
percorsi di interazione.
L’indagine svolta fino a questo momento dovrà
incentrarsi anche sull’emisfero mobile.

Inoltre va sottolineato come in questa fase sia
necessaria anche una strettissima collaborazione
con i SEO perché anche i robots dei motori di
ricerca hanno delle esigenze

Alla fine di questa fase si dovrebbe avere pronti
uno o più prototipi, desktop e mobile da raffinare
nelle sperimentazioni successive.
Diversi round di usability test sui prototipi
serviranno per il lavoro di labor limae su di essi.

Per indagare dei template particolari si potrebbero
impiegare, in aggiunta, delle tecniche indirette di
sperimentazione allo scopo di tagliare fuori
dall’analisi il controllo cosciente degli users, come
per esempio l’eye tracking.
In primo luogo vanno impostati i tracciamenti tramite i
software di web analytics avendo già delineato conversioni e
                 analytics,
KPI. Poi si dovranno impostare i dati che il web server dovrà
collezionare nei suoi file di log
                              log.

Insieme a questi dati freddi si andranno anche ad analizzare
continuativamente le opinioni degli utenti derivanti da :
il customer care services,
i programmi di social listening
propri spazi sociali presidiati.

Infine ritengo di grande importanza attivare un programma di
survey cicliche per comprendere l’effettiva composizione
della propria user base e le eventuali modificazioni all’interno
di essa.
Durante quest’ultima fase si continuano a
collezionare dati e si pianificano ulteriori ricerche per
rispondere e anticipare i cambiamenti dell’ambiente :

Evoluzione del mercato e cambiamento dei bisogni
degli utenti
Emergere di problemi non preventivati
Aggiunta di interessanti caratteristiche nei servizi dei
competitor

Inoltre si focalizzeranno gli sforzi nell’evoluzione e
nel potenziamento del proprio prodotto/servizio web,
a partire da una serie di sperimentazioni per
aumentare il “conversion rate”.
Contatti
Alessio Zazzarini
SEO e UX specialist

Mail:
Alessio.zazzarini@gmail.com

linkedIN:
it.linkedin.com/pub/alessio-zazzarini/40/648/aa4

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Ux research olistica

  • 2. La mission di un’azienda che aspiri a diventare leader nel settore di competenza sia di garantire all’utente la miglior esperienza mai provata: prima, dopo e durante la fruizione. Per raggiungere tale obiettivo l’organizzazione non può fare a meno di porre al centro del suo sistema l’utente e la “user research” come elemento coordinatore dei vari reparti. Quest’approccio “user driven corporation compenetrato user corporation”, nella cultura aziendale, suffragato da un sistema di “knowledge management” evoluto e applicato ad uno sviluppo del prodotto iterativo, ritengo sia il più l performante possibile.
  • 4. Se l’azienda si sta affacciando ad un nuovo e poco conosciuto mercato dovrà indagare i competitor mercato, per intercettare l’utenza e definire il problema oggetto d’analisi Alla fine e all’inizio di ogni task di ricerca tutto il team che si occupa dell’user experience si confronterà con il resto dei reparti aziendali
  • 5. il primo passo, ammesso di conoscere già lo stato dell’arte del settore in analisi, è di mettersi in ascolto degli spazi sociali del web web. In questo modo analizzando le “mentions” si avrà: una prima idea del sentiment verso il servizio che si intende fornire suggerimenti interessanti sul target verso cui rivolgersi una prima infarinatura sui bisogni da soddisfare delle informazioni sui competitor Ritengo che l’ascolto del web sia parte essenziale della strategia da attuare prima durante e dopo il “go to market”
  • 6. Il primo round di ricerca, di approccio etnografico, etnografico servirà per avere un’idea precisa dell’utilizzo del servizio dei competitor in contesti reali. La tecnica impiegata sarà la “contextual inquiry contextual inquiry” perché malgrado il grande dispendio di risorse produrrà un pattern di informazioni difficilmente raccoglibili in altro modo. Infine concluderei la visita con un’intervista non strutturata di durata non eccessiva per acquisire informazioni aggiuntive.
  • 7. A questo punto l’azienda dovrebbe avere un’idea del concept che si appresta a sviluppare, ma ha bisogno di discernere tra “must have” e “nice to have”: si organizzeranno a tale scopo dei focus group. group I dati raccolti e i numerosi “profili utenti profili utenti” dovrebbero consentire di sviluppare, in collaborazione con gli altri team aziendali, una prima versione di “personas e “scenarios personas” personas scenarios”: scenarios
  • 8. Raggiunta una buona conoscenza degli utenti e dei loro bisogni si dovrebbe essere in grado di descrivere con certezza le key features che il prodotto/servizio dovrà avere. Saranno proprio queste l’oggetto dei “competive competive usability tests successivi. tests” Lo scopo di questo task produrre per ogni key feature un insieme di requisiti che garantiranno all’utente la miglior esperienza di fruizione mai esperita.
  • 9. La metodologia che ritengo sia più appropriata in questo momento è l’approccio agile “feature driven development” che essendo, nel caso in esame, totalmente immersa nell’user experience design, definirei “user needs driven development”. Inoltre accompagneranno lo sviluppo di template problematici degli “open card sorting . open sorting” Contemporaneamente continui test con paper prototypes su piccoli gruppi di utenti di 2-4 elementi assicureranno una sperimentazione continuata sui percorsi di interazione.
  • 10. L’indagine svolta fino a questo momento dovrà incentrarsi anche sull’emisfero mobile. Inoltre va sottolineato come in questa fase sia necessaria anche una strettissima collaborazione con i SEO perché anche i robots dei motori di ricerca hanno delle esigenze Alla fine di questa fase si dovrebbe avere pronti uno o più prototipi, desktop e mobile da raffinare nelle sperimentazioni successive.
  • 11. Diversi round di usability test sui prototipi serviranno per il lavoro di labor limae su di essi. Per indagare dei template particolari si potrebbero impiegare, in aggiunta, delle tecniche indirette di sperimentazione allo scopo di tagliare fuori dall’analisi il controllo cosciente degli users, come per esempio l’eye tracking.
  • 12. In primo luogo vanno impostati i tracciamenti tramite i software di web analytics avendo già delineato conversioni e analytics, KPI. Poi si dovranno impostare i dati che il web server dovrà collezionare nei suoi file di log log. Insieme a questi dati freddi si andranno anche ad analizzare continuativamente le opinioni degli utenti derivanti da : il customer care services, i programmi di social listening propri spazi sociali presidiati. Infine ritengo di grande importanza attivare un programma di survey cicliche per comprendere l’effettiva composizione della propria user base e le eventuali modificazioni all’interno di essa.
  • 13. Durante quest’ultima fase si continuano a collezionare dati e si pianificano ulteriori ricerche per rispondere e anticipare i cambiamenti dell’ambiente : Evoluzione del mercato e cambiamento dei bisogni degli utenti Emergere di problemi non preventivati Aggiunta di interessanti caratteristiche nei servizi dei competitor Inoltre si focalizzeranno gli sforzi nell’evoluzione e nel potenziamento del proprio prodotto/servizio web, a partire da una serie di sperimentazioni per aumentare il “conversion rate”.
  • 14. Contatti Alessio Zazzarini SEO e UX specialist Mail: [email protected] linkedIN: it.linkedin.com/pub/alessio-zazzarini/40/648/aa4