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Document 52022IE1524
Opinion on the European Economic and Social Committee on The EU Youth Test (own-initiative opinion)
Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani (parere d’iniziativa)
Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani (parere d’iniziativa)
EESC 2022/01524
GU C 486 del 21.12.2022, pp. 46–52
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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21.12.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 486/46 |
Parere del Comitato economico e sociale europeo sulla valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani
(parere d’iniziativa)
(2022/C 486/07)
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Relatrice: |
Katrīna LEITĀNE |
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Decisione dell’Assemblea plenaria |
24.2.2022 |
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Base giuridica |
Articolo 32, paragrafo 2, del Regolamento interno |
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Parere d’iniziativa |
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Sezione competente |
Occupazione, affari sociali e cittadinanza |
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Adozione in sezione |
6.9.2022 |
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Adozione in sessione plenaria |
21.9.2022 |
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Sessione plenaria n. |
572 |
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Esito della votazione (favorevoli/contrari/astenuti) |
158/0/5 |
1. Conclusioni e raccomandazioni
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1.1 |
La partecipazione politica è il fondamento di ogni democrazia funzionante. La risorsa principale di cui dispone l’UE per i giovani europei è il rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto (1). È essenziale fare in modo che i giovani abbiano voce in capitolo nelle decisioni che influiscono sul loro futuro, poiché anche un effetto indiretto può comunque avere un forte impatto sui giovani e sulle generazioni future. Le politiche che non si rivolgono direttamente ai giovani o che non sono considerate parte dell’ambito tradizionale delle politiche giovanili possono comunque incidere profondamente sulla vita dei giovani. È importante mettere a disposizione dei meccanismi ben funzionanti che integrino i meccanismi partecipativi esistenti e che siano in linea con i principi democratici e siano concepiti su misura per le esigenze dei giovani. Questo può contribuire a migliorare e rendere più efficace l’elaborazione delle politiche. |
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1.2 |
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ritiene che l’istruzione sia uno dei canali più efficaci per raggiungere i giovani e informarli sull’intero ventaglio delle possibili forme di partecipazione e sui valori che il progetto europeo rappresenta. I programmi in vigore a sostegno dell’istruzione formale e non formale, quali Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà, hanno registrato ottimi risultati nel migliorare l’opinione dei giovani per quel che riguarda la partecipazione democratica e i valori e i principi dell’Unione europea. |
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1.3 |
Il CESE sottolinea che è espressamente necessario coinvolgere i giovani nel processo di elaborazione delle politiche attraverso una loro significativa partecipazione, nella maniera a loro più consona, facendo poi seguire il relativo monitoraggio, la valutazione e l’analisi dell’impatto al fine di garantire che i punti di vista dei giovani siano stati tenuti in considerazione nelle decisioni sulle politiche. Il coinvolgimento lungo tutto l’arco del processo di elaborazione delle politiche instaura la fiducia tra le giovani generazioni e anche al di là di queste, permettendo loro di essere considerate rilevanti e importanti durante tale processo. I risultati di questo coinvolgimento dovrebbero essere comunicati in maniera visibile e trasparente: tale aspetto è fondamentale per instillare nei giovani la fiducia nel processo di elaborazione delle politiche (2). Grande importanza assumono anche l’inclusione sociale e il coinvolgimento di gruppi con esigenze diverse. |
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1.4 |
Il CESE concorda sul fatto che le organizzazioni della società civile possono svolgere un ruolo cruciale nel coinvolgere i giovani nelle sfide sociali e quindi nella loro partecipazione al processo democratico e di elaborazione delle politiche. Tali organizzazioni possono fungere da ponte e da rete di sostegno per aiutare i giovani a dialogare con gli organismi pubblici formali e per consentire loro di diventare cittadini attivi. Il CESE sostiene queste organizzazioni e i giovani cittadini nella messa in campo di azioni e chiede misure che consentano loro di agire in questa direzione. |
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1.5 |
Il CESE incoraggia le istituzioni dell’UE e gli Stati membri ad attuare provvedimenti e meccanismi volti a garantire che la prospettiva giovanile sia tenuta in conto in tutti gli ambiti d’intervento politico, creando al tempo stesso uno spazio che consenta ai giovani di apportare un contributo coerente e basato su specifiche competenze in merito alle sfide che hanno di fronte. Queste strutture dovrebbero essere dotate anche di meccanismi di seguito e monitoraggio trasparenti e visibili ed essere complementari agli strumenti esistenti di partecipazione dei giovani senza comportare una riduzione dei finanziamenti. Dovrebbero essere messe a disposizione risorse adeguate per consentire ai giovani di partecipare in maniera significativa al processo di definizione delle politiche. |
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1.6 |
La partecipazione dei giovani ai processi politici e decisionali può concorrere a migliorare la regolamentazione e le politiche attraverso la mappatura e la comprensione delle tendenze attuali e future che hanno un impatto sulla vita dei giovani e delle generazioni future. Tale partecipazione può anche facilitare il compito di chi presenta una proposta, in quanto può fruire di contributi qualitativi per integrare i dati secondari. |
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1.7 |
Il CESE sottolinea che mentre la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani è basata sugli obiettivi principali della strategia dell’UE per la gioventù (3) e dell’Anno europeo dei giovani, entrambe queste iniziative insistono sull’importanza di integrare sistematicamente la questione della gioventù nel processo di elaborazione delle politiche, il che richiede un approccio intersettoriale. È, questa, anche una delle misure presentate nella relazione sul risultato finale della Conferenza sul futuro dell’Europa (4), che è stata approvata da tutte le componenti con diritto di voto nella sessione plenaria della Conferenza e dai cittadini. Per ottenere un impatto duraturo e proseguire le azioni sulla scia dell’Anno europeo loro dedicato, i giovani devono vedersi conferire le capacità di guidare il cambiamento e costruire un futuro migliore. |
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1.8 |
Il CESE prende atto del riferimento alla valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani contenuto nella comunicazione della Commissione europea sui risultati della Conferenza sul futuro dell’Europa (5). Sottolinea tuttavia che la proposta della Commissione non è in linea con gli obiettivi e i mezzi della proposta originaria e trascura la necessità di instaurare un dialogo significativo con le organizzazioni giovanili e gli esperti in materia, come anche quella di integrare un’attenzione specifica ai giovani in tutte le politiche, e non tiene conto dell’impatto a lungo termine delle politiche sulle generazioni future. Il CESE ritiene che la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani dovrebbe far parte del pacchetto di strumenti per «Legiferare meglio» quale elemento a sé stante, dato che le generazioni future e i giovani meritano un’attenzione specifica. |
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1.9 |
Il CESE chiede una maggiore cooperazione tra le istituzioni per allineare le iniziative di successo già in essere, come il dialogo dell’UE con i giovani, «La vostra Europa, la vostra opinione!» (Your Europe, Your Say! — YEYS) e l’Evento europeo per i giovani (European Youth Event — EYE), e far in modo che siano collegate a iniziative future quali la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani, in linea con la strategia dell’UE per la gioventù. Inoltre, il CESE delinea un elenco di proposte sulla partecipazione dei giovani in seno al Comitato stesso e intende introdurre il concetto della valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani nei suoi lavori. |
2. Osservazioni generali
2.1 Il ruolo dei giovani nella costruzione del progetto europeo
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2.1.1 |
I giovani sono il motore del progetto europeo e la loro creatività, la loro energia e il loro entusiasmo sono la forza trainante della sua sostenibilità. L’anno in corso (2022) è stato proclamato Anno europeo dei giovani, e la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che «l’Europa ha bisogno di tutti i suoi giovani» e che «la nostra Unione deve avere un’anima e una visione in cui i giovani possano credere» (6). |
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2.1.2 |
Il progetto europeo non può essere realizzato in modo efficace e adeguato nell’attuale ambiente democratico senza tenere conto del tema della partecipazione politica dei giovani (7) nel quadro delle tradizioni democratiche e dei contesti geopolitici. Il vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, ha affermato che «l’Anno europeo dei giovani dovrebbe portare a un cambiamento di paradigma nel modo in cui li rendiamo partecipi dell’elaborazione delle politiche e del processo decisionale». La motivazione di fondo è offrire l’accesso ai giovani e responsabilizzarli (8) in modo da promuoverne un coinvolgimento significativo. |
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2.1.3 |
Secondo i sondaggi di Eurobarometro (9), meno della metà (47 %) dei cittadini europei ha fiducia nell’UE e soltanto il 44 % ha un’immagine positiva dell’Unione. Il futuro del progetto europeo dipende fortemente dall’importanza attribuita dai giovani ai valori europei e dalla loro volontà di fare propria l’identità europea. La partecipazione attiva dei giovani nei processi politici e decisionali è fondamentale, poiché il loro futuro dipenderà dalle decisioni odierne. È pertanto opportuno introdurre strumenti di partecipazione al fine di garantire che la voce dei giovani sia ascoltata. Il coinvolgimento nella vita civile e democratica deve essere rafforzato a tutti i livelli onde garantire la prosperità futura dell’Europa, riconoscendo che la maturità politica influenza (10) i modelli di partecipazione politica tra i giovani dell’UE. |
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2.1.4 |
L’iniziativa dell’UE di convocare una Conferenza sul futuro dell’Europa ha offerto un incentivo per la promozione del dialogo partecipativo con i cittadini in tutta l’Unione. Il miglioramento dell’efficacia degli attuali meccanismi di partecipazione giovanile e lo sviluppo di nuovi meccanismi rappresentano la via da seguire per il futuro. Come suggerito nei risultati finali della Conferenza sul futuro dell’Europa, a tal fine si potrebbe prevedere un test per accertare quale sia l’impatto della legislazione dell’UE sui giovani (Youth Test (11)), con una valutazione d’impatto e un meccanismo di consultazione che coinvolga rappresentanti dei giovani (12). |
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2.1.5 |
La valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani funge da metodo di previsione strategica per l’elaborazione delle politiche. La previsione strategica è uno strumento efficace che la Commissione europea intende utilizzare nel quadro del processo di elaborazione delle politiche. Poiché essa si fonda su principi quali l’individuazione delle tendenze emergenti (horizon scanning), la valutazione delle megatendenze e la prefigurazione e la pianificazione di scenari futuri, è essenziale che tale quadro tenga conto della prospettiva dei giovani e di quella delle generazioni future. Pur riconoscendo che il futuro non è predeterminato, il processo di previsione raccoglie informazioni sui possibili scenari, con l’obiettivo di prepararsi alle sfide emergenti. Il dialogo intergenerazionale può comprendere strumenti preziosi che garantiscano che le politiche elaborate tengano conto di tali tendenze e scenari futuri. Un’analisi che tenga in considerazione la prospettiva dei giovani e delle generazioni future può, e anzi dovrebbe, contribuire all’elaborazione di politiche migliori e più mirate, in grado di rispondere alle sfide che le future generazioni si troveranno ad affrontare. |
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2.1.6 |
Al fine di creare politiche migliori e all’altezza delle sfide future, occorre che esse riconoscano e tutelino i diritti dei giovani e delle generazioni future, garantendo che non vi siano impatti negativi su specifici gruppi generazionali e sociali. Attualmente tali gruppi sono spesso ignorati o considerati parte di altri gruppi, il che non rispecchia la realtà. Questo fa sì che le politiche non affrontino adeguatamente le sfide e contribuiscano invece al calo della fiducia e al disimpegno nei confronti delle istituzioni formali. |
2.2 La necessità di una partecipazione significativa dei giovani
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2.2.1 |
Per essere significativo, il coinvolgimento implica la condivisione del potere e la capacità di prendere decisioni, con il concorso di altri portatori di interessi, a condizioni trasparenti note a tutti i soggetti interessati. Processi di responsabilizzazione ben strutturati sono alla base della fiducia di tutti i portatori di interessi nei processi di partecipazione politica e le responsabilità esplicite dei vari attori dovrebbero essere comunicate a tutte le parti interessate. |
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2.2.2 |
La fiducia dei giovani nelle istituzioni pubbliche è in stallo dalla crisi finanziaria globale della fine degli anni 2000 (13), e la percezione che essi hanno della loro influenza politica e rappresentanza nel processo decisionale rimane invariata. La partecipazione dei giovani alla vita democratica può assumere diverse forme. Tuttavia, votare alle elezioni locali, nazionali o europee è considerato il modo più efficace per far pervenire la propria opinione ai decisori politici (39 %) (14), benché la percentuale di giovani che ripongono fiducia in questo tipo di partecipazione democratica rimanga pur sempre molto bassa. Allo stesso tempo, per coloro che restano probabilmente lontani dalla politica ciò è dovuto alla mancanza di un coinvolgimento significativo e di fiducia, e alla sensazione che sia inutile partecipare se il loro contributo non viene tenuto in nessun conto. Uno dei principali ostacoli alla partecipazione dei giovani è la convinzione che i decisori politici «non ascoltano le persone come me» (15). La promozione della fiducia e il rafforzamento del dialogo tra i giovani e le istituzioni pubbliche sono pertanto fondamentali onde garantire che le società siano preparate e resilienti di fronte alle future crisi (16). |
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2.2.3 |
La maggioranza (70 %) (17) dei giovani ritiene di avere poca o nessuna voce in capitolo su decisioni, leggi e politiche importanti che riguardano l’UE nel suo complesso. Il 24,8 % (18) dei giovani ritiene di non avere alcuna influenza in merito alle tematiche oggetto di dibattito pubblico o politico e un ulteriore 40,8 % sostiene di avere poca influenza a tale riguardo. Inoltre, i 2/3 degli intervistati ritengono che una maggiore consapevolezza delle preoccupazioni dei giovani da parte dei politici contribuirebbe a rafforzare l’influenza dei giovani sulle politiche pubbliche, mentre oltre il 50 % è dell’avviso che anche un ruolo più incisivo svolto dalle organizzazioni giovanili in politica potrebbe essere utile in tal senso. |
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2.2.4 |
I giovani hanno modificato le proprie modalità di partecipazione e preferiscono ora forme di coinvolgimento politico non istituzionalizzate e, in particolare, non elettorali (19). La ricerca ha dimostrato in misura crescente che tale tendenza è legata al calo dei livelli di fiducia negli organismi pubblici e all’insoddisfazione verso il funzionamento della democrazia rappresentativa. La partecipazione politica non convenzionale dei giovani è diventata sempre più fluida, individualizzata e personalizzata, con la preferenza a impegnarsi su questioni e argomenti singoli nonché con l’attivismo diretto e la protesta nel senso di «scelte di stile di vita individuali» (20). Nel complesso, i giovani appaiono fortemente motivati sul piano politico. Gli esperti in materia di partecipazione politica, nell’esaminare la questione della partecipazione dei giovani, hanno spostato l’attenzione dalla volontà dei giovani di partecipare al luogo e al modo in cui scelgono di esprimere le loro opinioni politiche (21). Considerando l’ampio ventaglio di modi in cui i giovani cercano ora di influenzare le politiche e la politica tout court, è evidente che occorre tenere conto della natura non convenzionale della partecipazione politica, del processo decisionale partecipativo, del rafforzamento della comunicazione e dei meccanismi di trasparenza all’interno di un quadro istituzionale democratico. Il processo di elaborazione delle politiche in seno agli organismi pubblici dovrebbe essere adattato e concepito di conseguenza onde garantire la sensibilizzazione e il coinvolgimento di tutti i gruppi giovanili nella presa delle decisioni politiche. I meccanismi di partecipazione dovrebbero quindi essere inclusivi ed essere comunicati in modo da arrivare ad un pubblico eterogeneo, incluse le persone difficili da raggiungere. |
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2.2.5 |
Le organizzazioni giovanili hanno acquisito conoscenze e competenze su un’ampia gamma di tematiche riguardanti i problemi affrontati dai giovani. La loro inclusione nel processo di elaborazione delle politiche permetterà di adottare norme e regolamenti più coerenti e adeguati. Tale visione è sostenuta anche dal numero sempre crescente di giovani che aderiscono a queste organizzazioni (22). |
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2.2.6 |
Il coinvolgimento significativo dei giovani assume un’importanza cruciale. La partecipazione giovanile deve essere migliorata, affrontando in particolare aspetti quali la mancanza di rappresentanza democratica dei giovani e di una prospettiva giovanile al di fuori del tradizionale ambito delle politiche giovanili. I giovani desiderano essere coinvolti nella definizione delle politiche che riguardano le loro vite. Le giustizia intergenerazionale (23) rappresenta un modo per porre rimedio alla disuguaglianza tra generazioni in un contesto di invecchiamento della società. |
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2.2.7 |
Gli strumenti oggi disponibili per l’analisi dell’impatto sui giovani, ad es. lo strumento n. 31 incluso nel pacchetto di strumenti per «Legiferare meglio», non prevedono l’integrazione della questione dei giovani né l’inclusione delle organizzazioni giovanili e dei giovani con competenze pertinenti, che sono in grado di fornire una valutazione sistematica delle tematiche dal punto di vista dei giovani. Non solo, ma, da quanto risulta dalle pubblicazioni disponibili, a questi strumenti si ricorre meno spesso di quanto richiederebbero la pertinenza e l’importanza delle proposte. |
3. Osservazioni particolari
3.1 Valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani
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3.1.1 |
La proposta si fonda su tre pilastri: consultazione, valutazione d’impatto e misure di mitigazione (24). Fornisce un quadro per migliorare l’efficacia e l’efficienza delle politiche, sulla base di una maggiore partecipazione giovanile e dell’integrazione dei giovani nel processo di definizione delle politiche, prestando attenzione anche alle categorie di giovani vulnerabili, quali i giovani con disabilità, i NEET (Not in Education, Employment or Training, ossia coloro che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo) (25), i giovani che vivono in zone remote e altri gruppi ancora. Con le sue diverse componenti, la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani offre una struttura coerente per l’elaborazione di politiche migliori e di elevata qualità che affrontino problematiche con cui possibilmente le generazioni future si dovranno confrontare. |
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3.1.2 |
In una prima fase, la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani stabilisce la rilevanza e l’impatto di qualsiasi progetto di proposta politica per i giovani e le generazioni future. Questa analisi contribuirà a determinare se debba essere effettuata una valutazione completa dell’impatto di tale futura politica dal punto di vista dei giovani. Attraverso uno strumento basato su una lista di controllo, i valutatori determinano se il progetto di proposta sia effettivamente rilevante per i giovani e quale sia il suo impatto diretto e indiretto sui giovani e sulle generazioni future. Una volta determinati questi aspetti, la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani prosegue con le fasi di consultazione completa, di valutazione d’impatto vera e propria e di definizione delle misure di mitigazione. Gli indicatori della lista di controllo dovrebbero essere basati sulle esigenze e sulle idee dei giovani al fine di assicurare che la valutazione d’impatto tenga conto delle proposte pertinenti dal punto di vista dei giovani. |
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3.1.3 |
Nella fase successiva, i rispettivi valutatori dovrebbero consultare in modo significativo i portatori di interessi in materia di gioventù, al fine di garantire competenze sistematiche per un’analisi approfondita. Sulla base di tale consultazione, i valutatori cercheranno di individuare le preoccupazioni dei giovani in merito ai potenziali impatti del progetto di proposta politica sottoposto alla valutazione. Questa componente partecipativa deve essere trasparente e offrire spazio a un’ampia gamma di rappresentanti dei giovani, di organizzazioni giovanili e di giovani con competenze pertinenti affinché apportino il loro contributo. In questo modo si assicura un approccio sistematico alle questioni affrontate dai progetti di proposta politica. L’inclusione delle organizzazioni giovanili, dei rappresentanti dei giovani e dei giovani con competenze pertinenti può offrire un contesto molto diversificato e unico per la valutazione d’impatto. Un coinvolgimento significativo consente ai valutatori di ottenere un quadro globale e completo sulla base delle conoscenze e delle competenze generali acquisite da questi giovani. Avvalendosi di questo contributo, l’analisi d’impatto può essere sufficientemente dettagliata per individuare le sfide e gli ambiti in cui le politiche potrebbero causare delle perturbazioni. |
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3.1.4 |
Sulla base dei dati disponibili da raccogliere lungo l’intero processo e degli esiti delle consultazioni, i valutatori sono in grado di elaborare l’analisi d’impatto seguendo gli aspetti menzionati nella lista di controllo e di fornire un’analisi di previsione per le future generazioni. |
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3.1.5 |
Laddove venga rilevato un impatto negativo, il valutatore dovrebbe proporre misure di mitigazione che dovrebbero essere rivolte in primo luogo ai gruppi che vivono in situazioni di vulnerabilità e ai giovani svantaggiati. È consigliabile che, durante la consultazione, i valutatori includano domande su eventuali misure di mitigazione che potrebbero essere integrate nell’analisi. Nei prossimi anni si raccomanda di svolgere una valutazione per monitorare l’impatto delle politiche e il modo in cui le misure di mitigazione hanno affrontato gli effetti negativi. |
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3.1.6 |
La valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani non dovrebbe andare a sostituire un impegno e un coinvolgimento significativi con i giovani in genere e dovrebbe essere complementare ai meccanismi partecipativi esistenti. |
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3.1.7 |
La proposta è il frutto di una serie di discussioni con le maggiori reti giovanili europee, oltre ad essere stata specificamente menzionata in diverse raccomandazioni scaturite dal dialogo dell’UE con i giovani sin dalla sua istituzione (e da quella del dialogo strutturato che lo ha preceduto). I giovani hanno espresso il forte desiderio di una procedura trasparente di definizione delle politiche che consenta loro di apportare un contributo alla formulazione delle stesse e al controllo dei risultati. |
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3.1.8 |
La proposta prende ispirazione inoltre dal test PMI, che costituisce un esempio di strumento adeguato per la valutazione d’impatto a livello dell’UE, basato sui tre pilastri: consultazione, analisi d’impatto e misure di mitigazione (26). Inoltre, come il test PMI, anche la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani è destinata a far parte del pacchetto di strumenti per «Legiferare meglio» quale elemento a sé stante per porre in evidenza il ruolo dei giovani nel futuro dell’Europa, in linea con la comunicazione della Presidente della Commissione europea. |
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3.1.9 |
La proposta è basata sugli esempi di strumenti di valutazione d’impatto sui giovani già adottati in diversi Stati membri, quali Austria, Germania, Francia e la regione belga delle Fiandre, e in paesi terzi quali la Nuova Zelanda e il Canada. |
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3.1.10 |
La valutazione d’impatto proposta fornisce una soluzione per garantire che le politiche tengano conto delle esigenze e delle aspettative dei giovani e prevedano un ambito di applicazione che vada oltre i tradizionali aspetti di interesse delle politiche giovanili. Solo una piccola parte delle proposte della Commissione europea è analizzata da una prospettiva giovanile. Eppure, buona parte di tali proposte ha effetti sia diretti che indiretti sulla qualità di vita dei giovani. |
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3.1.11 |
Si suggerisce di includere la valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani nelle valutazioni d’impatto dell’iniziativa «Legiferare meglio», che sono a disposizione del pubblico, e se ne raccomanda la pubblicazione sul Portale europeo per i giovani. Tuttavia, è opportuno valutare ulteriormente quale sia la soluzione più efficace. In ogni caso, la direzione generale della Comunicazione è incoraggiata a promuoverla attivamente per garantirne la visibilità, mentre il segretariato generale dovrebbe sostenerne l’adozione tra le diverse DG. La valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani potrebbe inoltre essere pubblicata dalle istituzioni che decidono di attuarla, e anche sul sito web del CESE. Con la pubblicazione della valutazione e della versione finale della proposta, i portatori degli interessi dei giovani coinvolti nella consultazione potranno verificare in che modo si sia tenuto conto del loro contributo. |
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3.1.12 |
La valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani viene proposta come una struttura che può essere attuata a livello locale, regionale e nazionale, unitamente alle istituzioni dell’Unione europea. |
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3.1.13 |
La valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani può potenzialmente migliorare le politiche, ma deve anche essere fondata su meccanismi partecipativi significativi, perché attingere alle conoscenze della comunità è un modo per garantire efficienza e produrre miglioramenti. |
3.2 Partecipazione dei giovani in seno al CESE
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3.2.1 |
Il CESE riconosce l’importanza del coinvolgimento dei giovani nel plasmare il futuro dell’Europa (27) e, pertanto, conduce numerose iniziative di successo quali «La vostra Europa, la vostra opinione!», le tavole rotonde dei giovani sul clima e la sostenibilità e il vertice della gioventù sul clima, organizzato congiuntamente dal CESE e dal Parlamento europeo. Dando seguito al suo parere NAT/788 (28), il CESE ha inserito un delegato dei giovani nella propria delegazione ufficiale alla UNFCCC COP per la prima volta nel 2021, in occasione della COP26. Inoltre, nel contesto dell’Anno europeo dei giovani, l’edizione 2022 del Premio CESE per la società civile assegnerà un riconoscimento a iniziative efficaci, innovative e creative volte a costruire un futuro migliore per e con i giovani europei. |
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3.2.2 |
Il CESE si impegnerà ad amplificare le voci dei giovani e delle organizzazioni giovanili attraverso meccanismi di partecipazione più strutturati, significativi e mirati, al fine di migliorare il coinvolgimento interno dei giovani e delle organizzazioni giovanili nei lavori del CESE. Di conseguenza, il CESE dovrebbe adottare le seguenti iniziative:
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3.2.3 |
Il CESE esaminerà ulteriormente e valuterà le possibili modalità per applicare il concetto della valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani nei suoi lavori volti a definire un approccio coerente in materia di coinvolgimento dei giovani in seno al Comitato stesso. |
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3.2.4 |
Il CESE invita la Commissione europea a fornire una risposta al presente parere d’iniziativa e alla proposta sulla valutazione d’impatto dell’UE dal punto di vista dei giovani, come pure a riflettere insieme sulla sua attuazione. |
Bruxelles, 21 settembre 2022
La presidente del Comitato economico e sociale europeo
Christa SCHWENG
(1) Ricerca documentale European Youth in 2021 [La gioventù europea nel 2021].
(2) Influencing and understanding political participation patterns of young people [Influenzare e comprendere i modelli di partecipazione politica dei giovani], Parlamento europeo, 2021.
(3) Risoluzione del Consiglio europeo sulla strategia dell’Unione europea per la gioventù 2019-2027.
(4) Conferenza sul futuro dell’Europa, Relazione sul risultato finale, maggio 2022.
(5) https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A52022DC0404&qid=1660827033223.
(6) https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/speech_21_4701.
(7) Deželan, T., Moxon, D., Influencing and understanding political participation patterns of young people: The European perspective [studio sul tema Influenzare e comprendere i modelli di partecipazione politica dei giovani: la prospettiva europea], 2021.
(8) Barta O., Boldt G., Lavizzari A., Meaningful youth political participation in Europe: concepts, patterns and policy implications (studio di ricerca sul tema Partecipazione politica significativa dei giovani in Europa: concetti, modelli e implicazioni politiche), 2021.
(9) Eurobarometro 96 — Inverno 2021-2022.
(10) Kitanova, M., Youth political participation in the EU: evidence from a cross-national analysis [Partecipazione politica dei giovani nell’UE: dati scientifici tratti da un’analisi transnazionale], Journal of Youth Studies, vol. 23, n. 7, 2020 (documento ricevuto nel 2018).
(11) https://www.youthforum.org/files/YFJ_EU_Youth_Test.pdf.
(12) Relazione sul risultato finale della Conferenza sul futuro dell’Europa.
(13) Governance for Youth, Trust and Intergenerational Justice Fit for all generations? Highlights [Governance per i giovani, fiducia e giustizia intergenerazionale: adatti a tutte le generazioni? Sintesi dei punti principali].
(14) Indagine flash Eurobarometro sui giovani e la democrazia, condotta tra il 22 febbraio e il 4 marzo 2022.
(15) European Parliament youth survey Report [Relazione sul sondaggio del Parlamento europeo sui giovani], settembre 2021.
(16) Governance for Youth, Trust and Intergenerational Justice Fit for all generations? Highlights [Governance per i giovani, fiducia e giustizia intergenerazionale: adatti a tutte le generazioni? Sintesi dei punti principali].
(17) European Parliament youth survey Report [Relazione sul sondaggio del Parlamento europeo sui giovani], settembre 2021.
(18) Youth Survey Report [Relazione sul sondaggio sui giovani] (nell’ambito del trio di presidenze di Germania, Portogallo e Slovenia), gennaio 2022.
(19) Youth Survey Report [Relazione sul sondaggio sui giovani] (nell’ambito del trio di presidenze di Germania, Portogallo e Slovenia), gennaio 2022.
(20) Youth Survey Report [Relazione sul sondaggio sui giovani] (nell’ambito del trio di presidenze di Germania, Portogallo e Slovenia), gennaio 2022.
(21) Deželan, T., Moxon, D., Influencing and understanding political participation patterns of young people: The European perspective [studio sul tema Influenzare e comprendere i modelli di partecipazione politica dei giovani: la prospettiva europea], 2021.
(22) Eurobarometro sull’Anno europeo dei giovani: cresce l’impegno dei giovani europei, Commissione europea, 2022.
(23) Governance for Youth, Trust and Intergenerational Justice Fit for all generations? Highlights [Governance per i giovani, fiducia e giustizia intergenerazionale: adatti a tutte le generazioni? Sintesi dei punti principali].
(24) https://www.youthforum.org/files/Concept-Note_final.pdf e https://www.youthforum.org/files/YFJ_EU_Youth_Test.pdf.
(25) GU C 152 del 6.4.2022, pag. 27.
(26) Pacchetto di strumenti per «Legiferare meglio» — test PMI.
(27) SOC/706 Anno europeo dei giovani 2022, GU C 152 del 6.4.2022, pag. 122, e SOC/589 Prossima strategia dell’UE per la gioventù, GU C 62 del 15.2.2019, pag. 142.
(28) GU C 429 dell’11.12.2020, pag. 44.
(29) È attualmente in corso di elaborazione uno studio del CESE sul coinvolgimento strutturato dei giovani: mappatura delle buone pratiche locali, nazionali, europee e internazionali al fine di sviluppare i meccanismi necessari ed appropriati affinché la voce dei giovani sia ascoltata.