Nella Sala Ipogea del Consiglio
regionale, trasformata per un giorno in una sorta di mappa viva
dell'Abruzzo, sindaci e amministratori hanno firmato il
cartellone con i nomi dei 109 comuni beneficiari del programma
Rigenerazione Urbana Abruzzo 2021-2027. Un gesto simbolico, ma
dal peso concreto: oltre 105 milioni di euro destinati a ridare
vita a borghi, piazze, scuole e spazi pubblici in tutta la
regione.
L'iniziativa, presentata all'Aquila alla presenza del
governatore Marco Marsilio, segna un passaggio chiave nelle
politiche di coesione territoriale: 78 milioni provenienti dal
Fondo Sviluppo e Coesione e 27 milioni di cofinanziamento
comunale per 109 interventi già approvati. Il bando ha
registrato l'adesione dell'88% dei piccoli comuni abruzzesi,
confermando l'interesse diffuso verso il rilancio dei centri
minori e il contrasto allo spopolamento. "Con questo programma -
ha detto Marsilio - sosteniamo i centri che rappresentano
l'anima dell'Abruzzo: non è solo recupero edilizio, ma un
investimento sulla qualità della vita e sulla coesione sociale".
Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha parlato
di "una distribuzione equa e trasparente delle risorse, frutto
di un bando pubblico che segna un'inversione di tendenza
rispetto al passato. Si tratta - ha aggiunto - di oltre 100
milioni di euro che genereranno lavoro, filiere locali e
economia reale in tutti i territori". Pierpaolo Pescara,
direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente, ha ricordato
che "sono fondi Fsc da spendere e rendicontare entro il 2027:
serve efficienza amministrativa e collaborazione tra Regione e
Comuni per non perdere neppure un euro".
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