Al via lo stabilimento di Porto
Tolle, nel Polesine in Veneto, che lavorerà centinaia di
tonnellate di granchio blu all'anno, per esportarne la carne di
alta qualità per uso umano verso mercati internazionali come
Stati Uniti, Europa e Asia. Nasce oggi la società 'Granchio Blu
Trading Srl', nata dalla storica partnership tra Atman Holdings
Pte Ltd di Singapore, Taprobane Seafoods Group dello Sri Lanka e
il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine.
Un'organizzazione di produttori aderente a Confcooperative
Fedagripesca che ha promosso l'iniziativa mettendo le basi per
dar vita a questa collaborazione commerciale internazionale.
"Iniziative come questa consentono di aprire nuovi mercati e
valorizzare una produzione che fino adesso per i nostri
operatori è stata solo una minaccia", commenta Tiozzo,
vicepresidente Confcooperative Fedagripesca. Sulla stessa
lunghezza d'onda anche Paolo Mancin, presidente del Consorzio,
secondo il quale "con 'Granchio Blu' restituiamo speranza alla
comunità, creando opportunità". Presente anche il Commissario
Enrico Caterino che ha accolto con favore l'iniziativa, 'il tipo
di cooperazione pubblico-privata di cui l'Italia ha bisogno per
invertire la rotta dell'invasione del granchio blu'.
Nel Delta del Po si contano danni per oltre 100 milioni di
euro, devastando le popolazioni di vongole fino al 98%, mettendo
a rischio la sopravvivenza dei pescatori locali. Di fronte a
questa emergenza ambientale, la nuova iniziativa punta a
convertire la minaccia in una risorsa, attraverso la raccolta
controllata, la lavorazione e l'esportazione del crostaceo. La
nuova società, non solo svilupperà un'attività commerciale, ma
collaborerà anche con istituti di ricerca per promuovere metodi
di pesca ecocompatibili e contribuire a ristabilire l'equilibrio
dell'ecosistema del Delta del Po, rappresentando un modello
virtuoso di sostenibilità circolare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA