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In collaborazione con Università Statale Informa - Università degli Studi di Milano
L'acqua è un elemento presente
nell'universo e fondamentale per la vita. Ma da dove provenga e
quando si sia formata è ancora uno dei grandi misteri
dell'astronomia. Un passo importante verso la comprensione di
questo mistero arriva da un nuovo studio condotto
dall'Università Statale di Milano in collaborazione con i
ricercatori di Purdue University, Harvard & Smithsonian Center
for Astrophysics, Universidad de Chile, University of Tokyo,
Riken institute e National Radio Astronomy Observatory e
pubblicato su Nature Astronomy.
Grazie alle osservazioni effettuate con il telescopio Alma
(Atacama Large Millimeter Array) in Cile, gli astronomi hanno
rilevato acqua doppiamente deuterata (D₂O) nel disco
protoplanetario, cioè il luogo in cui si formano i pianeti, che
circonda la giovane stella V883 Ori, nella costellazione di
Orione. "La presenza di acqua deuterata dimostra
indiscutibilmente che l'acqua presente nel disco protoplanetario
è più antica della stella centrale e che si è formata nelle
primissime fasi della nascita della stella e dei suoi pianeti",
spiega Margot Leemker, prima autrice dello studio e ricercatrice
presso il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di
Milano.
Prima di questa scoperta gli scienziati ipotizzavano due
possibili scenari sull'origine dell'acqua che si trova nelle
comete e nei pianeti: l'ereditarietà o il reset chimico. Nel
primo caso si riteneva che l'acqua provenisse direttamente dalla
nube molecolare primordiale, cioè dalla fase iniziale della
formazione di stelle e pianeti. Nel secondo, che la maggior
parte dell'acqua originaria venisse distrutta durante il
collasso della nube molecolare, a causa di riscaldamento,
radiazioni e shock, per poi riformarsi nel disco
protoplanetario, ma con una composizione chimica diversa .
Ora l'individuazione di acqua pesante già nel disco di
formazione del pianeta attorno a V883 Ori, dimostra che la
maggior parte della riserva d'acqua sopravvive al passaggio da
nube molecolare al disco protoplanetario, avvalorando così lo
scenario dell'ereditarietà.
In collaborazione con Università Statale Informa - Università degli Studi di Milano
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