Il Lirico di Cagliari omaggia i grandi del soul, blues, pop
in un concerto sold out che si trasforma in una festa in musica.
Seduce la voce ammaliante di Daria Biancardi, protagonista
ieri sera al teatro Carmen Melis, ridotto del Lirico, di un
coinvolgente concerto che si è chiuso sulle note pop soul gospel
di Man in the mirror, fatto suo da Michael Jackson.
L'artista siciliana, al suo debutto a Cagliari, nel secondo e
richiestissimo bis scende dal palco ed esegue il brano
insinuandosi tra il pubblico che si lascia coinvolgere dalla sua
carica trascinante. Tutti in piedi per battere le mani a tempo
con la musica e ballare sulle note del celebre brano. Ad
accompagnare l'artista orchestra e coro del Lirico - guidati
dalla bacchetta "rock" di Alberto Maniaci, sua prima volta a
Cagliari, autore anche degli originali e raffinati
arrangiamenti.
Songs for a Better World, titolo del quarto appuntamento con
la rassegna Rotte Sonore, è un viaggio musicale, con un filo
conduttore, l'amore, il rispetto, la solidarietà. "Se ci fosse
più amore e rispetto sarebbe un mondo migliore", con queste
parole la soul singer introduce man mano celebri brani in una
scaletta che si apre con Respect di Otis Redding portata al
successo da Aretha Franklin, di cui è stata poi eseguita Think
con il suo "freedom ascendente e giubilante", poi ancora la
ballad The Greatest Love of All di Michael Masser e Linda Creed.
Particolarmente riuscito anche l'arrangiamento di un altro
brano senza tempo, What a Wonderful World, con citazioni
vivaldiane. Ancora Michael Jackson in Heal the World, Hallelujah
di Cohen, l'immortale Imagine, inno alla pace.
La serata si apre con la prima esecuzione assoluta di I
started Early - Took my Dog, celebre poesia di Emily Dickinson,
musicata da Giampiero Bernardini su commissione del Lirico.
L'ondeggiare del mare, filo conduttore che attraversa la
composizione, si configura come una rappresentazione concreta
delle onde sonore suggerita dal suono di ottavino, flauto e
oboe. Una poesia ricca di suggestioni e dal carattere fortemente
visionario, dove emerge la fascinazione per la natura. "Ho
lavorato sui contrasti suggeriti e sollecitati dalle immagini",
sottolinea il compositore Giampiero Bernardini.
L'organico dell'orchestra classica si è completato con basso
e chitarra elettrici e batteria. La serata si chiude con il
messaggio di Let it be e le sue filosofiche parole "lascia che
sia".
Questa sera si replica alle 19 ed è ancora tutto esaurito.
"Un concerto caratterizzato da un repertorio contemporaneo, coi
grandi successi del nostro tempo, inserito all'interno della
rassegna Rotte Sonore, preludio alla stagione lirica che parte
il 10 dicembre con Otello", ha sottolineato il sovrintendente
Andrea Cigni.
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