Il Made in Italy della nautica si
presenta al Brasile, in occasione della presentazione del
rapporto realizzato dal Centro Studi di Confindustria, in
collaborazione con Sace. "Il Made in Italy nella nautica si
distingue per la capacità di coniugare design, stile e cura del
dettaglio, in un equilibrio perfetto tra estetica e
funzionalità. I nostri clienti percepiscono questo valore come
qualcosa di unico e non replicabile: non si tratta solo di
costruire un'imbarcazione, ma di trasmettere una cultura, un
approccio artigianale che riflette la tradizione e l'eccellenza
industriale italiane - ha spiegato Fabio Planamente, vice
presidente di Confindustria Nautica, presente a San Paolo e Rio
de Janeiro come testimonial della nautica da diporto, eccellenza
del Bello e Ben Fatto (BBF)".
La ricerca stima un potenziale aggiuntivo di 27,6 miliardi di
euro di export 'BBF', di cui 19,4 miliardi nei mercati maturi e
8,2 miliardi nei mercati emergenti. Tra i primi figurano Stati
Uniti, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Sul fronte
emergente, i Paesi con il potenziale più elevato sono Cina,
Emirati Arabi Uniti e Turchia, con settori trainanti come
alimentari, moda, arredo e gioielleria. Nel primo trimestre del
2025 l'Italia registra risultati particolarmente positivi nei
comparti della nautica (+26,7%) e della chimica, farmaceutica e
cosmetica (+9,8%), in cui supera nettamente entrambi i
concorrenti europei. Buoni segnali emergono anche dalla
pellicceria (+3,7%), seppur con performance molto inferiori
rispetto al forte rimbalzo francese (+37,3%) e in un contesto di
volatilità.
L'accordo tra Unione Europea e Mercosur, siglato nel dicembre
2024 e approvato dalla Commissione europea, apre una nuova
stagione di scambi con 4 miliardi di euro di dazi in meno per le
imprese europee, 57 indicazioni geografiche italiane tutelate e
oltre 1.400 imprese italiane già attive nell'area. Secondo il
Centro Studi Confindustria, la piena attuazione dell'intesa
potrebbe generare oltre 1,1 miliardi di euro di export
aggiuntivo verso i Paesi Mercosur, oltre ai 7,4 miliardi già
realizzati nel 2024. Un'occasione non solo commerciale, ma anche
di cooperazione industriale e progettuale, per costruire catene
del valore più integrate e sostenibili tra Europa e America
Latina.
L'Italia risulta essere competitiva in alcuni comparti
specifici: la quota di mercato detenuta al 2023 nella Nautica è
del 15,5%, nell'Occhialeria del 26,6% e nella
Gioielleria-oreficeria del 29,4%. Da soli questi comparti
contano per più della metà del totale italiano esportato
nell'area (71,5%).
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