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Assisi capitale diritti e dei modelli sviluppo sostenibile

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Assisi capitale diritti e dei modelli sviluppo sostenibile

Ha ospitato conferenza 'Verso economia fondata su diritti umani'

ASSISI (PERUGIA), 19 ottobre 2025, 15:54

Redazione ANSA

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Assisi ha ospitato la prima edizione della conferenza biennale "Verso una economia universale fondata sui diritti umani", un appuntamento che ha posto la città al centro del dibattito mondiale sui nuovi modelli di sviluppo sostenibile. L'iniziativa, promossa dalla cattedra Unesco in Sistemi economici e diritti umani dell'Università Nazionale de La Plata, in collaborazione con Regione Umbria, Comune di Assisi, Università degli Studi di Perugia e Camera di commercio, ha riunito economisti, magistrati, imprenditori e studiosi da oltre venti Paesi.
    Trasformando il Palazzo del Monte Frumentario in una vera "capitale dei diritti".
    Dopo le lectio magistralis di monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, e del professor Stefano Zamagni, la conferenza ha sviluppato quattro tavoli tematici dedicati a economia, ambiente, educazione e finanza etica. Culminando nella presentazione del Manifesto di Assisi per un'economia universale dei diritti umani e nella nascita di un Comitato permanente che ne seguirà l'attuazione.
    Tra le riflessioni emerse con maggiore forza - spiega la Camera di commercio in una nota -, "la necessità di ripensare la teoria economica dominante, oggi schiacciata sulla massimizzazione del profitto e lontana dai bisogni delle persone". "La povertà non è un destino, ma una scelta politica", ha affermato Zamagni, ricordando che oltre un terzo della popolazione mondiale vive con meno di sette dollari al giorno.
    Da qui l'urgenza di una finanza nuovamente ancorata all'economia reale, capace di generare valore condiviso e non disuguaglianze.
    Sotto accusa anche le cosiddette economie di morte, dall'industria bellica al traffico di rifiuti tossici, fino a un concetto di "green economy". "È tempo di restituire all'economia il suo senso ontologico - ha detto il profesor Francesco Vigliarolo, titolare della cattedra Unesco e ideatore della Conferenza - ponendo i diritti umani come bussola di ogni scelta produttiva. Non è solo necessario, è urgente".
    Tra le proposte concrete, quella del giudice Francesco Neri di riconoscere il reato ambientale come crimine contro l'Umanità. Proprio la cattedra Unesco lancerà una campagna internazionale per promuovere questa istanza presso istituzioni e organismi multilaterali. Determinante è stato considerato il contributo della Camera di commercio dell’Umbria, partner istituzionale e sostenitore della Conferenza. Il segretario generale Federico Sisti ha ricordato come l’impresa, nella Costituzione italiana, non sia soltanto un soggetto economico ma anche un fattore sociale: “Conta il Pil - ha detto -, ma ancora di più il Bil, il Benessere interno lordo. La ricchezza prodotta da un’impresa è anche culturale e relazionale. In Umbria questo principio è concreto: da Luisa Spagnoli a Brunello Cucinelli fino alle società benefit, il valore della persona è parte integrante del sistema produttivo”. La Camera di Commercio ha portato ad Assisi l’esperienza di una regione laboratorio di sostenibilità, dove l’economia circolare e i criteri Esg si traducono in azioni tangibili. “Le imprese umbre – ha sottolineato Sisti – mostrano che competitività e responsabilità possono camminare insieme, restituendo valore ai territori e fiducia alle comunità”. Nel panel Economy and society: innovations and social practices for human rights, il confronto con esperti internazionali ha evidenziato "la necessità di diffondere nuovi indicatori di benessere e di sostenibilità, capaci di misurare non solo la crescita economica ma anche l’impatto sociale e ambientale delle imprese". Grande la partecipazione dei giovani, provenienti da università italiane e straniere, che hanno animato i laboratori dedicati a educazione economica, finanza etica e cooperazione. Le loro proposte – "innovative e pragmatiche" – sono entrate a pieno titolo nel testo finale del Manifesto, segnando un passaggio generazionale nel modo di pensare l’economia. Accanto ai relatori italiani, hanno portato il loro contributo Michael Humphrey (Australia), Srikanta Patnaik (India), Wolfram Elsner (Germania), Gloria Ramirez (Messico), Antonio Rojas (Spagna) e Jurema Tomelin (Brasile), insieme ai magistrati Francesco Neri e Olga Tarzia. L’ampio spettro di provenienze ha dato corpo a un dialogo tra culture e discipline, confermando Assisi come luogo privilegiato di incontro tra economia, etica e spiritualità. Nel complesso, la Conferenza ha registrato oltre duecento partecipanti in presenza e da remoto, con un intenso scambio di idee che ha generato nuove collaborazioni accademiche e istituzionali. "Il messaggio finale della tre giorni è netto: un’economia che non mette al centro l’uomo non è più sostenibile" si sottolinea ancora nella nota. Da Assisi parte un cammino globale che punta a una “economia di vita, contrapposta a quella di morte e di sfruttamento". L’Umbria, grazie anche al ruolo della sua Camera di commercio, si conferma "laboratorio di un nuovo umanesimo economico, dove impresa, conoscenza e solidarietà dialogano nel segno di San Francesco". “Assisi non è solo un luogo simbolico – ha osservato Vigliarolo – ma il punto da cui rilanciare una visione di fraternità capace di ispirare la politica economica mondiale”.

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