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Ambasciatore S.Sede, 'riconoscere centralità Israele per ebrei'

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Ambasciatore S.Sede, 'riconoscere centralità Israele per ebrei'

Sideman su anniversario dichiarazione Concilio Nostra Aetate

CITTÀ DEL VATICANO, 23 ottobre 2025, 12:22

Redazione ANSA

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"La ricezione di Nostra Aetate nel dialogo interreligioso cattolico-ebraico contemporaneo deve tener conto della centralità di Israele per il popolo ebraico." Lo scrive l'ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Yaron Sideman, in un contributo sul quotidiano dei vescovi, Avvenire, in vista dell'anniversario dei 60 anni della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate.
    "Nostra Aetate - ricorda Sideman - è stata voluta dal Concilio Vaticano II e porta la data del 28 ottobre 1965, rappresenta forse la tappa più significativa nelle relazioni tra cattolici ed ebrei nell'era moderna. In sintesi, fu il punto di partenza per una trasformazione fondamentale del dialogo cattolico-ebraico che per secoli era stato basato sull'odio, il disprezzo e la sfiducia, verso un dialogo fondato sul rispetto, l'accoglienza e l'ammirazione".
    "Questo cambiamento dottrinale storico - aggiunge il diplomatico - fu favorito dai venti di cambiamento di quel periodo, che chiedevano modernità ed ecumenismo, nonché dallo shock e dall'orrore dell'Olocausto, alimentato da un antisemitismo virulento che si rifaceva all'immagine stereotipata e negativa del popolo ebraico".
    "Annullando i concetti storici negativi sugli ebrei - sottolinea -, che per secoli avevano costituito i pilastri dell'antisemitismo e adottando invece un approccio volto a 'incoraggiare e promuovere il rispetto e l'accettazione reciproci' basati sul patrimonio spirituale comune, Nostra aetate ha di fatto rilanciato le relazioni cattolicoebraiche in modo profondamente innovativo. Nostra aetate fu una condizione necessaria per l'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Israele e la Santa Sede nel 1994".
    "Queste non sarebbero state possibili senza l'immenso cambiamento nell'approccio e nella percezione della Chiesa cattolica verso il popolo ebraico in generale".
   

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