(di Laura Valentini)
E' Pistoia la Capitale italiana del
libro 2026. L'annuncio è stato dato dal Ministro della Cultura,
Alessandro Giuli, alla presenza della Giuria di esperti che gli
ha consegnato il verdetto in busta chiusa nella cerimonia che ha
avuto luogo al ministero. La città toscana ha avuto la meglio
sugli altri comuni finalisti, ovvero Carmagnola (Torino),
Perugia, Nardò (Lecce), Tito (Potenza) con il progetto "Pistoia:
l'avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro"
votato dall'unanimità dalla commissione selezionatrice
presieduta da Adriano Monti Buzzetti Colella: nella motivazione
la giuria composta anche da Flavia Maraston, Fulvia Toscano, Ugo
Berti Arnoaldi Veli e Carlo Puca l'ha definito eccellente
spiegando che si distingue "per ricchezza e qualità delle
proposte" con un programma che prevede 1500 iniziative
distribuite lungo tutto l'anno.
"Essere Capitale Italiana del Libro non significa soltanto
promuovere la lettura o celebrare il libro come oggetto, ma - ha
affermato Giuli - riconoscerne la forza simbolica: quella di
unire le persone, di creare legami, di alimentare la coscienza
civile". E, ancora, "essere 'capitale' significa farsi guida,
rappresentare la testa di un corpo sociale vivo, fatto di
comunità, di relazioni, di parola condivisa". Con questa settima
edizione, "nel segno del Piano Olivetti per la Cultura, vogliamo
che le istituzioni continuino a illuminare le geografie
materiali e immateriali del nostro Paese, dando voce ai
territori, alle idee e alla bellezza che ogni giorno l'Italia sa
reinventare. Arrendersi alla forza della lettura, oggi, è la più
bella delle vittorie". Nel suo intervento, introdotto da Paola
Passarelli, Direttrice Generale delle Biblioteche e degli
Istituti Culturali del Ministero, che aveva affermato come il
ministro "si è speso per i libri", Giuli sorridendo ha
rettificato il verbo dicendo "ho speso" per i libri, con
evidente riferimento ai fondi stanziati per l'acquisto di libri
da parte delle biblioteche pubbliche, 30 milioni di euro, già
messi a bando, a cui si aggiungeranno altri 30 milioni di euro
per il settore. Proprio in relazione alla rete di comunità che
la lettura puo' rendere possibile al di là dei luoghi canonici,
dal presidente della giuria è giunto l'auspicio che nel prossimo
futuro insieme alla città vincitrice "anche le finaliste possano
salire idealmente su questo podio con un riconoscimento
all'eccellenza del lavoro fatto in modo da rendere questo
giudizio spendibile". Intanto a Pistoia c'è l'impegno a
"lavorare a testa bassa" in vista del 2026 come afferma il
sindaco Alessandro Tomasi. "Siamo onorati e saremo all'altezza
del compito che ci è stato affidato" ha proseguito. Per Tomasi
le aspettative per il prossimo anno sono quelle di "migliorare
ancora di più tutto quello che Pistoia offre per la cultura, ma
anche di creare nuove occasioni e nuovi luoghi che rimangano poi
sul territorio, anche al di là dell'anno in cui la città riveste
il ruolo di capitale del libro, ma soprattutto di avvicinare
sempre di più i cittadini alla lettura e alla cultura e fare in
modo che questi luoghi di cultura siano sempre più luoghi di
aggregazione". Alla base del dossier presentato dal comune di
Pistoia - che verrà finanziato con 500.000 euro dal
Dipartimento per le attività culturali - figura la visione
della lettura quale avventura collettiva identificata "come
volano di crescita, riscatto e speranza, come centralità
dell'identità della città e del suo futuro". Pistoia e la sua
comunità si aprono alla sfida contemporanea di trasformare il
libro, come si legge nel dossier, in uno strumento di:
cambiamento sociale; rigenerazione urbana; inclusione;
innovazione. Oltre a mostre tematiche ("Tracce nei libri",
"Lost in translation") nel programma di Pistoia tante le
iniziative originali come il "Librobus", il "Prestito a
domicilio", il progetto "Nati sotto il segno dei libri" ,
"Regala un libro, ricevi un libro", fino a "Liste nozze in
libreria".
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