Il Teatro Regio di Torino è il
primo archivio teatrale italiano a vincere il bando 'Musei,
Archivi e Biblioteche' promosso da Wikimedia Italia, il capitolo
italiano di Wikimedia Foundation che in Italia sostiene
Wikipedia e tutti i progetti fratelli. Un riconoscimento
importante che premia il progetto di apertura e condivisione
online di un ampio segmento del suo patrimonio storico e
artistico. Oltre 2.000 immagini di bozzetti di scena e figurini
teatrali, datati tra il 1969 e il 2019 e custoditi nell'Archivio
Storico del Regio, sono ora accessibili a tutti nel mondo grazie
alla piattaforma Wikimedia Commons.
Il 28 ottobre, a conclusione del progetto, il Teatro in
collaborazione con Wikimedia Italia organizza un'editathon
riservata alla comunità dei membri della community di Wikimedia.
Il termine, composto dalle parole edit e marathon, si riferisce
a un evento in cui i contributori creano, modificano e
migliorano gli articoli su un tema, soggetto o su un tipo
specifico di contenuto, avendo prima ricevuto una formazione
dedicata. Le voci di Wikipedia, già esistenti o create
appositamente nell'occasione, saranno arricchite con le
informazioni e i media pubblicati dal Teatro: sarà per esempio
possibile integrare le voci sulle grandi opere del repertorio o
sugli artisti coinvolti con bozzetti e figurini.
Grazie a questo progetto viene infatti reso liberamente
accessibile un patrimonio iconografico di grande valore -
afferente circa 132 produzioni - che racconta la creatività
espressa in mezzo secolo per il Regio da circa 70 registi - da
Sylvano Bussotti a Luca Ronconi, da Ettore Scola a Pier Lugi
Pizzi - e dai loro team creativi, composti da oltre 140 artisti
che hanno fatto la storia della rappresentazione e del costume
teatrale (e spesso anche cinematografico): da Margherita Palli a
Luisa Spinatelli, da Carlo Diappi a Luciano Ricceri, da Vera
Marzot a Santuzza Calì, quando non essi stessi artisti prestati
alla scena come Aligi Sassu, Emanuele Luzzati e Mimmo Paladino.
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