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Guanciale, 'ora Ricciardi esplode e abbraccia l'amore'

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Guanciale, 'ora Ricciardi esplode e abbraccia l'amore'

De Giovanni, 'la terza stagione tratta dai romanzi più potenti'

NAPOLI, 20 ottobre 2025, 20:04

Redazione ANSA

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(dell'inviato Michele Cassano) "Ci ho tenuto molto fin dalla prima stagione a tenere la briglia corta al commissario perché sapevo, essendo un lettore accanito della saga letteraria, cosa lo attendeva. Quindi non volevo sciupare quanto di meraviglioso c'è in questa fioritura emotiva e relazionale che ha Ricciardi nei nuovi episodi, dove si può dire che il commissario esplode".
    Lino Guanciale è pronto a tornare in tv nelle vesti del Commissario Ricciardi. La terza stagione, presentata in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli in occasione del Prix Italia, andrà in onda su Rai1 a partire dal 10 novembre in quattro serate da 100 minuti, tratte dai romanzi di Maurizio De Giovanni.
    "Questa stagione è basata sui romanzi più potenti, quelli in cui Ricciardi fa un cambiamento molto importante, emotivo e sentimentale, e di fronte di questo cambiamento noi vediamo succedere molte cose anche attorno a lui - racconta lo scrittore, presente all'anteprima -. La storia con la S maiuscola è fatta di tante storie e le storie da raccontare all'interno della storia sono quelle più interessanti. Quindi io confido che questa serie piaccia agli telespettatori ancora più delle prime due".
    Accanto a Lino Guanciale, il cast della terza stagione vede il ritorno di molti attori che hanno contribuito al successo della serie come Rossella Ferraro, Antonio Milo, Enrico Iannello, Nunzia Schisano e Vera Ratti. Siamo sempre nella Napoli fascista, nel dicembre 1933, quando il commissario, mentre svolge le sue indagini, comincia a frequentare la sua dirimpettaia Enrica dopo un lungo corteggiamento. La sua promessa sposa è, però, all'oscuro della sua maledizione, che lo costringe a vedere i fantasmi delle persone morte in modo violento e ascoltarne l'ultimo pensiero. Oltre a questo, Ricciardi deve fare i conti con il suo essere padre.
    Insomma, si attende un Ricciardi più intimo ed emotivo. "Io spero che amerete questa stagione quanto abbiamo amato noi farla - confida Guanciale -. Io per primo perché non ho proprio voluto 'sciupare' il commissario. L'ho tenuto come Maurizio voleva nei romanzi: stretto, stretto, stretto attorno al suo impermeabile per poi liberarlo dai suoi fardelli. Non certo dalla sua maledizione, ma dalle paure comprensibili che ha, per farlo abbandonare all'amore e alla gioia di stare al mondo".
    De Giovanni non nasconde il piacere per l'anteprima napoletana della nuova stagione. "Io non sono geloso delle mie storie, sono convinto che le storie vadano condivise, quindi sono molto contento che vadano in tv - spiega -, ma la cosa che mi rende più felice è che la mia città sia protagonista.
    Racconto le mie storie all'interno della mia città che è piena di luci e di ombre, ma sono luci e ombre assolutamente caratteristiche. Quindi il fatto che piacciano le mie storie, dai Bastardi a Sara, da Mina a Ricciardi, per me significa in qualche modo mandare una cartolina dalla mia città".
    "A questa città - prosegue - io auguro la consapevolezza.
    Questa è una città che non ha specchi, che non si guarda, che prende la vita come se fosse un eterno presente. Se si convincesse di avere delle caratteristiche su cui puntare, io credo che potrebbe davvero diventare qualcosa di straordinario".
   
   

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